capitolo quattordici

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sono passate due settimane dalla partita con il monza, e voi direte:
-hai chiarito con gio?-
non ci vediamo da quella partita.
si sembra strano,io vado sempre agli allenamenti ma non ci sono andata per schiarirmi un po' le idee.
però...non vedo l'ora che mi chiami o che venga sotto casa mia per dirmi che mi ama e che non vorrebbe mai più stare senza di me.
l'ora che non arriverà mai se non chiariamo.
quindi,dopo due settimane che non vedo i miei amici e il mio ipotetico fidanzato,sto per andare agli allenamenti.
ma vado con una scusa,per allenarmi anche io.
prendo una felpa al volo perché di mattina fa fresco e scendo le scale con un sorriso.
"che c'è? hai fatto pace con il tuo fidanzatino?" dice samuele.
si esatto, i miei fratelli rimangono qui tutta l'estate fino a settembre.
io lo imito e dico
"non ancora,però non essere geloso perché ho un ragazzo" dico facendo un sorrisetto e prendendo la mia bottiglia d'acqua per poi uscire di casa insieme a papà.

arriviamo al campo,corro verso giack e lo abbraccio.
"non ti sei fatta vedere per due settimane,devi farti perdonare" dice giack.
"sono d'accordo con lui" dice matteo avvicinandosi insieme a gio e mario.
"ciao" dico sorridendo verso gio.
"ei" ricambia sorridendo ma poi mi guarda dalla testa ai piedi.
"ti sei messa la mia felpa?" chiede.
"oddio scusami ma ho preso una felpa a caso e non avevo notato che era la tua" dico accorgendomi della sua felpa.
"non ti preoccupare" dice sorridendo ed io arrossisco.
dopo due mesi mi fa ancora arrossire.

"ma quindi ti alleni pure tu?" dice mario dopo che spiego perché sono qui.
io annuisco.
"si però non facciamo distrarre certe persone" dice matteo guardando gio.
"state tranquilli,mi metto da parte" dico io ridendo.
gio mi guarda imbarazzato per poi andarsene.

incominciamo gli allenamenti e mi faccio una bella corsa.
"ei, totta! ti vieni a fare una gara di corsa con noi?" mi chiede giack.
"va bene,ma se perdete ricordatevi che me l'avete chiesto voi" dico avvicinandomi a loro.
ci mettiamo in posizione ed iniziamo.
supero tutti tranne gio,ma quando cazzo è veloce?
aumento la corsa e lo supero per poi vincere.
"ma stavo vincendo io!" dice gio non aspettandosi lo sprint finale.
"questo succede quando si corre con un arbitro" dico io riprendendo fiato.
ci dividiamo e continuiamo ad allenarci.
"gio,però se ti devi distrarre a guardarla,la prossima volta non la faccio venire" dice mio padre.
"papà.." dico io facendogli capire che ci ha fatto imbarazzare entrambi.
"scusa totta,ma se si distrae non posso farlo giocare" mi spiega papà.

gli allenamenti finiscono all'ora di pranzo.
"totta,io vado che non posso fare tardi.
fatti riaccompagnare da qualcuno, qualcuno di cui mi fido" dice mio padre andandosene.
credo che abbiamo capito tutti chi intendesse,il più responsabile.
e d'altronde,chi può essere non il capitano della squadra?
"ah,così? va bene.." dico restando un po' scioccata dal suo comportamento.

"ragazzi,essendo che mi devo fare la doccia anche io..potreste non entrare nelle docce per 10 minuti?" chiedo
"beh,non lo faremo...ma gio potrebbe pure farlo essendo che..vabbè hai capito" dice mario.
"non lo farà nessuno di voi" dico voltandomi e andando a farmi la doccia.
finisco subito e vado fuori ad aspettare i ragazzi.
iniziano ad uscire un po' di gente che sta parlando di andare al mare.
escono tutti e mi avvicino verso di loro.
"di che parlate,ragazzi?" chiedo per entrare nel discorso.
"domani abbiamo il giorno libero ed andiamo al mare,vieni anche tu?" mi chiede zielu
"oh...emh sì,credo che ci sarò" dico pensandoci qualche secondo.
continuano a parlare ma li interrompo
"può venire anche nat?"
almeno se viene anche lei non sono l'unica ragazza.
"ma è OVVIO che può venire" dice giack.
"lo dici solo perché è la tua ragazza" dice gio.
"concordo con lui" rispondo io.
"dai,totta andiamo" dice una voce alle mie spalle.
non dirmi che sono venuti fin qua per venirmi a riprendere.
"samu,fede,che cazzo ci fate qui?" gli dico appena mi giro.
"papà ha detto che se ne è dovuto andare e tu sei rimasta qui,
ti doveva accompagnare qualcuno ma dopo quello che hai detto stamattina non lascio che un ragazzo ti porti solo a letto e poi ti abbandoni" spiega lui incrociando le braccia.
"tu pensi che i ragazzi non siano affidabili?
che gio mi portava solo a letto?
samu,quello che è successo è solo per colpa tua e di tuo fratello..io e gio non siamo più in buoni rapporti per quello che avete detto" dico io ribattendo.
"samuele,davvero pensi che io non ami tua sorella?" dice gio avvicinandosi a me.
sento che le mie guance diventano di fuoco.
"sei stata tu a non dire la verità" dice fede, a volte sembra che quel ragazzo sia trascinato da samu.
"se lei non si sentiva pronta,voi non avevate il diritto di dirlo al posto suo" dice gio.
"senti carlotta,fa come ti pare.
dopo non venire a casa in lacrime perché giovanni prima ti ha difeso e poi non ti vuole più" dice samu seccato.
"chi ha mai detto che non la voglio più?" dice gio.
si sente un "uuuh" ed un "questa è stata pesante" da parte dei ragazzi dietro di noi.
"andatevene via,subito" dico guardando a terra.
samu fa spallucce e se ne va.
fede mi guarda,come se quelle cose non uscissero dalla sua bocca.
"mi dispiace tanto,totta" dice per poi andare anche lui.

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