XXVIII /Giorgio

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due mesi dopo

Giorgio

Sapete quando siete convinti di aver fatto la scelta giusta per la vita, ma all'improvviso tutto si sgretola?
È successo.
Ma non lo immaginavo, lo giuro.
Non era previsto, ma ci sono cascato.
Sapevo che Arienne era una grandissima stronza. Però sapevo anche del suo passato, quindi ho cercato di comprendere la sua freddezza, rassicurarla e trattarla come una principessa nonostante non fosse nel mio stile essere romantico.
A quanto pare non ha servito a nulla tutto questo, perché i nostri caratteri in continuo conflitto non ci hanno permesso di andare avanti.
E

non è un problema.
I problemi sono altri.
Tipo me stesso. Io sono un problema.
Forse sbaglio i modi, sbaglio tutto quanto. Ma sono Giorgio. E non sono normale, lo ammetto.
Ho i miei momenti di euforia, altri di tristezza e solitudine assoluta.
Ed è questo forse che ha fatto impazzire ogni ragazza che mi ha frequentato. Rimangono ammaliate dal mio essere strano, enigmatico. Ma poi fuggono.
Fuggono perché spaventa la mia stranezza, i miei umori altalenanti.
Chi mai capirà che ho un cuore che sa amare forte? Chi mai capirà che sono disposto a tutto, qualsiasi follia pur di essere felici insieme?
Non l'ha capito mai nessuna ragazza. Tantomeno Arienne che è fuggita.
E vaffanculo, Arienne mi piace ancora.
Sono segretamente innamorato di lei, anche se le avevo detto ti amo più di una volta sotto le coperte. Ma solo in quei momenti, mai alla luce del sole.
Cristo santo, dovrei dimenticare ogni singolo ricordo con lei.
Ma è impossibile.
Ora lascio il mio corpo coricarsi sul divano e pensare, fumare e pensare ancora. Anche se fa molto male pensare a volte.
Magari dipingo qualcosa.
Che cosa dipingerebbe Mostro in questo momento?
Il volto di Arienne ricoperto di sangue circondata da una nuvola di ragni.
Bella idea.

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