Giorgio
Mi sono appena fatto una lunga doccia, ma per niente rigenerante. Ho preso a pugni le piastrelle e ho cacciato delle grida.
Sto ancora combattendo con i miei demoni. Non ho mai smesso di litigare con le mie personalità, certi giorni è così difficile gestirmi che nemmeno cinque canne fumate di fila mi calmerebbero.
Le canne, la mia routine.
Me ne giro una proprio ora, vediamo se mi calmo un po'.
Sento suonare il citofono di casa. Alzo gli occhi al cielo e sbuffo, non ho voglia di vedere nessuno ora, nemmeno se fosse un corriere.
Apro la videocamera e dallo schermo vedo Arienne a braccia conserte.
Che cazzo, no.
Ignoro completamente la sua presenza ed esco fuori nel terrazzo.
Fumo nervoso affacciandomi per guardare sotto, so che è ancora lì, ma voglio farla aspettare.
«Giorgio so che sei qui, quindi fammi entrare!» grida piazzandosi in mezzo al quartiere.
«Ti avevo detto che non mi avresti visto nemmeno col binocolo!»
Alza il dito medio ed io sorrido amaro.
Ha vinto lei.
La faccio entrare in casa mia, anche se non ho proprio un'aria sana. Ho ancora la canna fra le dita, ora spenta.
«Quindi cosa vuoi?» le dico una volta entrata in casa mia.
Non ci vediamo da due settimane. Rivederla è sempre bello, nonostante la situazione fra me e lei faccia schifo.
«Non iniziare, Giorgio. Devo dirti una cosa» mi guarda seria.
«Potevi scrivermi, non serviva presentarsi qua» dico riaccendendo la canna.
Mi strappa quest'ultima dalla mano e la getta a terra.
«Che cazzo di problemi hai?» grido incazzato raccogliendola per poi buttarla nel posacenere.
«Smettila di fare il sedicenne e ascoltami»
«Cristo santo, Arienne. Ogni volta sfidi la mia pazienza» mi passo le mani fra i capelli. Devo calmarmi, l'agitazione sale, la saliva diminuisce.
«Non me ne frega un cazzo della tua pazienza, sono qui perché era meglio dirtelo di persona...»
«Che cosa? Dai, parla!» grido sempre più furioso.
«Sono incinta, coglione!»
Boom.
Che cosa mi ha appena detto.
Un pugno allo stomaco avrebbe fatto meno male. «Come?»
Annuisce. «Sì, Giorgio. Sì. Ed è tuo, non pensare che sia di qualcun altro»
Mi lancia addosso il test di gravidanza che riesco a prendere al volo.
Osservo le due linee del test e sudo, tremo.
È incinta da tre mesi.
Osservo il suo corpo minuto e il piccolo gonfiore sul ventre. Prima d'ora non l'avevo mai notato.
«Ecco cosa dovevo dirti. Ora lo sai»
«Come-come hai fatto a scoprirlo solo adesso?»
Sospira e alza gli occhi al cielo. «Lo sapevo già, Giorgio. Ma non avevo il coraggio di accettare la cosa»
Resto in silenzio, ho perso le parole. Continuo a fissare il test di gravidanza.
«Ormai non posso più abo-»
«Non dirlo nemmeno» la interrompo. «Ammetto di aver paura, ma spero di essere all'altezza»
La sua espressione si rilassa, sembra proprio che voleva sentirsi dire queste parole. «Quindi che facciamo io e te adesso?» mormora con gli occhi colmi di lacrime ferme.
«Vieni qui» le afferro un polso per tirarla verso di me e l'abbraccio. «Viviamoci, Arienne. Punto e basta» sussurro.
Poggio la fronte sulla sua e ci guardiamo negli occhi.
«Sai già se...»«Sì» mi interrompe sapendo già la domanda. «È un maschietto. E se sei d'accordo, ho già in mente il nome»
«E quale sarebbe?» chiedo churioso.
«Vittorio»
Mi scendono le lacrime involontariamente, sorrido come uno stupido mentre lei mi accarezza le guance per asciugarle.
Sento che questa creatura sarà la cura di tanti miei mali.
spazio autrice: e con questo capitolo strappalacrime vi informo che la storia sta per finire :')
kisses 💖
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(NON) IMPORTA - mostro /instagram
Fanfiction«e non importa se alla fine di tutto è stata più mia la colpa o più tua...» Ci sono tante storie su Gio, lo so, ma farò di tutto per renderla il più originale possibile. cast: Maggie Lindemann · Arienne Vinci Madison Beer · Laura Maggio Giorgio Fer...