Capitolo 21:

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Capitolo 21:

Passarono due mesi prima che la regina e il Consiglio venissero alla ovvia conclusione che Otto Hightower non potesse essere tenuto in vita. Il Consiglio ebbe da obiettare solamente perché l'uomo era il padre della precedente regina e un'esecuzione avrebbe potuto alterare l'opinione che il popolo aveva della nuova sovrana.
Presto venne annunciato il giorno dell'esecuzione e la regina madre fece un'ultima visita a suo padre.
Otto Hightower sedeva nella sua cella indossando i colori degli Hightower. Il suo viso era curato, barba e capelli tenuti corti e in ordine. Appariva in tutto e per tutto l'uomo che era stato un tempo.
"Padre," disse lei guardandolo dall'alto in basso, come lui aveva guardato lei per tutta la sua vita.
Otto sollevò lo sguardo e quasi sorrise.
"Sei venuta a salutarmi?" le domandò con tono così gentile da farle male al cuore. Le sue labbra ebbero un lieve tremito ma subito tornarono immobili.
"È così," rispose lei.
Lui si alzò in piedi e si avvicinò alle sbarre che li separavano. Nonostante fosse più alto di lei ora appariva piccolo, minuscolo. Un uomo semplice e non un Drago.
"Non mi pento per aver cercato di dare un futuro alla nostra famiglia," disse lui guardandola dritta negli occhi.
Alicent scosse il capo e sollevò gli occhi lucidi.
"Avevamo un futuro. Tutti noi lo avevamo e tu lo hai distrutto," disse lei asciugandosi gli occhi.
"Avremmo potuto essere felici," continuò Alicent stringendo le mani attorno alle sbarre fredde. Otto le sfiorò con gentilezza.
"Io sarò felice," disse infine annuendo con convinzione.
"Ho i miei figli, i miei nipoti e una famiglia che mi ama," Otto la guardava con sufficienza ma sembrò che un sorriso solcasse le sue labbra.
"Non ho più bisogno di te ma dentro di me ci sarà sempre un posto per il tuo ricordo," disse infine, desiderosa di non mandare suo padre fra le braccia dello Sconosciuto senza nemmeno un briciolo di affetto.

Rhaenyra era in piedi davanti al grande specchio. Due domestiche l'avevano preparata per l'evento. Il lungo mantello nero di suo padre le avvolgeva il corpo come una coperta, solamente l'enorme pancia era ben visibile. I capelli bianchi erano sciolti sulle spalle e la corona le avvolgeva il capo.
Rhaenyra prese un profondo respiro e si leccò le labbra.
"Le guardie ti aspettano," disse Daemon comparendo alle sue spalle.
La regina annuì e si voltò, stringendo le mani del marito nelle proprie.
"Finalmente tutto andrà per il verso giusto," disse Rhaenyra con un sorriso. Daemon annuì e le sorrise porgendole il suo braccio.
La regina lo accettò con gratitudine. Fu quando giunsero davanti alla porta che Rhaenyra si immobilizzò, una mano premuta contro il ventre, il viso pallido e gli occhi sgranati.
Daemon le poggiò una mano alla base della schiena.
"Rhaenyra?" le domandò con terrore nella voce.
La regina scostò il lungo mantello e Daemon poté vedere le sue gambe umide.
"Il bambino sta arrivando..." sussurrò lei con il cuore che batteva veloce.

La famiglia reale, fatta eccezione per i bambini e Aegon, era radunata nella piazza cittadina, laddove si era tenuta l'esecuzione di Lord Borros. Tutti indossavano pesanti abiti invernali ma nonostante il freddo molti cittadini erano radunati in attesa dell'esecuzione.
Otto Hightower era inginocchiato al centro della piazza ma nonostante fosse passata quasi un'ora, della regina non c'era traccia.
"Dov'è nostra madre?" domandò Lucerys avvicinandosi a suo fratello. Il ventre iniziava a diventare visibile anche da sotto i vestiti e il Portatore lo accarezzava con dolcezza. Aemond era solito circondagli la vita e poggiarvi sopra le mani, sentendo i piccoli movimenti del piccolo.
Jacaerys scosse il capo e sollevò lo sguardo sui posti riservati alla regina e al principe consorte. Alicent sedeva in un posto aggiuntivo, pareva nervosa e si guardava attorno con impazienza. Con i denti stringeva il labbro inferiore.
"Non è da lei far attendere in questo modo," commentò l'erede incrociando le braccia contro il petto. Un soffio di aria gelida gli scostò una ciocca e lui la sistemò con fare seccato.
"Jace," disse Luke accennando alle sue spalle.
Ser Erryk giunse a cavallo dalla Fortezza Rossa. Il cavaliere smontò dal suo destriero e si precipitò dal principe di Roccia del Drago. Jacaerys rivolse un'occhiata a suo fratello e fece qualche passo avanti, concedendo al Ser di parlare.
Erryk si chinò e gli sussurrò qualcosa all'orecchio, coprendo le labbra con una mano guantata.
Lucerys vide gli occhi di suo fratello diventare più grandi e le sue labbra contorcersi con terrore.
Jacaerys prese un profondo respiro, annuì e si avvicinò al fratello minore.
"Nostra madre è in travaglio. Vuole vedermi," disse con un filo di voce. Si affrettò immediatamente a schiarire la voce e portò una mano al collo, guardandosi attorno come fosse un uccellino tremante.
Luke si sentì rabbrividire. Si leccò le labbra e strinse la mano di Aemond
"Allora va, io avvertirò Alicent," disse il Portatore accennando alla regina madre che solitaria osservava la platea.
Jacaerys annuì e scortato da Ser Erryk si allontanò dalla piazza. In molti sembrarono notarlo e subito iniziarono a sussurrare, domandandosi che cosa stesse rallentando l'esecuzione.
"Rimani qui," ordinò Lucerys accennando agli altri membri della famiglia che curiosi li osservavano. Solamente Rhaenys sembrava essersi resa conto di ciò che stava accadendo e con occhi vigili sorvegliava l'erede che velocemente si stava allontanando.
Lucerys percorse la piazza e gli occhi di tutti si posarono su di lui. Si arrampicò sul balconcino destinato alla regina e si strinse la mano di Alicent.
"Il bambino sta arrivando," disse inginocchiandosi al suo fianco.
La regina madre sospirò e prese un profondo respiro tremante.

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