Prologo

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"Ci sono delle sensazioni che ci restano addosso, si incastrano perfettamente tra un ricordo ed un lungo brivido sulla schiena.

Mi piacerebbe tanto riuscire a descrivere a parole, con dettagli e sfumature, il giorno del nostro matrimonio, l'emozione, la felicità, e perché no, anche la paura che qualcosa potesse andare storto.

La verità però è che per quanto io fissi questo foglio, le parole non riescono a scorrere veloci dalla mente alla mano.

Hai presente quando fai un sogno di notte e ti resta quello strano torpore sotto il collo per tutto il giorno senza però riuscire a ricordare bene come finisse o come fosse cominciato? Eppure c'è quel formicolio costante e la mente torna sempre lì per ripetere quei pochi fotogrammi che sono rimasti nella nostra memoria.

Ecco si, credo sia di questo che parlo.

Ma come è possibile descrivere con delle semplici parole le emozioni che può darti l'amore?

La mattina di quel giorno mi sono svegliata e avevo la testa così piena di emozioni che non mi sembrava di essere in grado di compiere frasi di senso logico. Ho preso il telefono per chiamarti e mi sono ricordata di tutte le raccomandazioni che mi erano state fatte sul "non chiamare assolutamente lo sposo" , così mi sono messa a fissare per qualche minuto il muro, immaginando la tua voce.

Mi sono calmata.

Perché è questo l'effetto che mi fai.

Riesci sempre a calmarmi.

Cioè non sempre, qualche volta mi fai incazzare da morire e allora lì mi agito e solitamente grido, ma poi, poi dopo sei sempre tu a calmarmi.

E non è mica una cosa da sottovalutare sai, perché sei l'unica persona al mondo che riesce a colmare tutte le mie emozioni, le mie lacune, le mie ansie.

Colmi e calmi, come il fruscio del vento in estate che si mischia al rumore delle onde o il cinguettio dei passerotti in una tiepida mattina di primavera.

Stavo fissando ancora il muro o forse no, ed in un attimo ero in chiesa davanti a te e non riuscivo neanche a respirare tanto eri bello ed io sarei voluta correre ad abbracciarti e avrei voluto dirti che il colore dei tuoi occhi mi ricorda la cioccolata con le nocciole e che il tuo sorriso era bello come il primo giorno di ferie dopo un lungo anno di lavoro.

Avrei voluto dirti che la tua pelle mi ricorda i tramonti del mare e profuma sempre di buono e che il tuo corpo si incastra perfettamente con il mio e che quindi dai, era logico che ci saremmo dovuti sposare.

Volevo dirti che ero esattamente dove volevo essere.

Di quel primo pomeriggio mi ricordo le mani sudate e tremanti mentre ci scambiavamo le fedi, il primo bacio da marito e moglie e lo stupore presente nei tuoi occhi mentre mi guardavi.

"Sei uno spettacolo " mi hai sussurrato all'orecchio davanti all'altare e finalmente sono tornata a respirare.

Mi ricordo che in quel momento mi sono sentita la donna più bella, felice e fortuna del mondo ed è incredibile come tu riesca a farmi sentire così praticamente tutti i giorni.

Poi la festa, i balli, le risate. I cori degli invitati, il trenino tra i tavoli, le tue canzoni stonate al karaoke. Una torta nunziale storta, ma chi se ne frega se era costata uno sproposito, eravamo felici e ci bastava quello, anche se questo lo capisci sempre a festa conclusa.

Quel giorno è volato via veloce proprio come un sogno.

La meraviglia vera è stata la mattina dopo, quando ci siamo svegliati abbracciati ed io avevo ancora l'acconciatura intatta e gli occhi pieni di trucco sbavato e tu avevi tutta quella gelatina secca sui capelli e quel sorriso stampato in faccia nonostante le pochissime ore di sonno.

Quello è il mio ricordo più bello, quando ci siamo stretti e ci siamo promessi tutte le cose che non avevano bisogno di parole."

Adesso. Prima o poi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora