CAPITOLO DUE
Cocci rotti
"Guardami, se non sto a sentire ascoltami.
Finché c'è silenzio resta qui.
È una notte complicata ma soltanto nostra.
E scusami, se non ti capisco aiutami,
sono qui per questo, abbracciami,
perché vedo ancora luce in quelle due finestre"
Erano le 6 e 45 del mattino, la sveglia non era ancora suonata, ma Jennifer continuava a rigirarsi nel letto nella speranza di non perdere l'ultima mezz'ora di quiete. Aveva dormito bene, si sentiva riposata e piena di energie nonostante le poche ore di sonno, ma l'idea di alzarsi non la entusiasmava per niente, stava troppo bene avvolta nel tepore di quel piumone.
La sera precedente era stata piacevolmente intensa, avevano ordinato le pizze e bevuto vino rosso, due bottiglie in realtà, e alla fine si erano messi a mangiare il gelato in vaschetta sul divano.
Avevano riso tanto.
«Che gusto hai comprato?» aveva chiesto Jacopo mentre prendeva dalla dispensa le ciotole di coccio e dal cassetto i cucchiaini.
Jennifer sorrise di quell'attenzione, sapeva che suo marito avrebbe tranquillamente mangiato il gelato in un semplice bicchiere di plastica, stava prendendo le ciotole solo perché lei amava mangiare il gelato lì, come le aveva insegnato la sua amica Consuelo.
«Questa volta ti ho pensato! Niente Yogurt! Non ringraziarmi eh!» aveva risposto facendogli la linguaccia.
«Mi hai pensato eh? Vediamo...» rispose divertito da quel modo carino che aveva nel farle i versacci, prendendolo sempre alla sprovvista. Sua moglie aveva la capacità di trasformarsi in una bambina di dodici anni e subito dopo tornare ad essere la trentenne più sexy che lui avesse mai conosciuto, questo suo lato del carattere lo faceva letteralmente impazzire.
Jenny prese il barattolo di gelato che era stato conficcato con forza nell'ultimo cassetto del frezeer, poi si apprestò a togliere la velata di ghiaccio che si era formata sul coperchio e che non permetteva di scorgere il gusto. Sorrise e , «Tadaaaan!», lo girò verso di lui con le braccia tese per fargli vedere da più vicino di cosa si trattava.
Jacopo prese in mano il barattolo e scoppiò in una risata rumorosa, Jennifer non riusciva a capire, lo guardava con aria interrogativa, le braccia basse e disarmate, un grosso punto interrogativo che le volteggiava sulla testa.
«Amore hai preso gusto cheesecake e variegato alla pesca! Due gusti ed entrambi con lo yogurt. Grazie per avermi pensato!» non smetteva di ridere, lei gli strattonò dalle mani il barattolo e si mise a scrutare la lista degli ingredienti, e dopo un finto broncio, lo seguì in quella risata rumorosa.
«Vabbè dai! Lo mangerò lo stesso. Senti, Netflix o Prime?» era tornato serio.
«Oddio Martinelli, chi sei tu? Dove hai messo mio marito? Pizza, vino, gelato sul divano e film? Se non l'avessimo già fatto penserei che vuoi farmi la proposta di matrimonio! Sicuro di stare bene?» Lo prese in giro lei ridendo «Se mi fai scegliere anche il genere vado a prendere la macchina della verità che tengo segretamente nascosta nell'armadio e iniziamo il test per scoprire dove hai rinchiuso quel brontolone del mio amatissimo coniuge»

STAI LEGGENDO
Adesso. Prima o poi.
RomansJennifer e Jacopo sono sposati da 6 anni , ma stanno insieme da quasi un decennio. La loro storia nasce per caso, e quella che doveva essere l'avventura di una notte ,si trasforma in un amore inatteso, passionale e sempre più coinvolgente, tanto da...