Capitolo 11

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Capitolo undici

Un eroe non è più coraggioso di una persona comune, ma è coraggioso cinque minuti più a lungo.
(Ralph Waldo Emerson)

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Quando mi sveglio, la testa mi fa così male che l'unica cosa che faccio appena apro gli occhi, trovandomi davanti Jason, Brendon e Troy, è gemere dal dolore.
Brendon si apre in un sorriso prima di portarmi alla bocca uno strano miscuglio, mentre Jason e Troy, non accorgendosi del mio risveglio, continuano a mandarsi occhiate di fuoco, trattenendosi dal passare alle armi.

" Non l'avrebbe aggredita se tu avessi portato la tua stupida spada."

Ringhia acidamente Jason indicandomi ma non rivolgendomi nemmeno uno sguardo.

"Beh, se tu non avessi fatto la vittima ieri sera, non avrebbe avuto la necessità di uscire in piena notte a cercare delle stupide piantine."

Risponde Troy mentre Brendon mi mima di ignorarli. Annuisco dandogli ragione, prima di tossire rumorosamente.

"Io...io sarei sveglia."

Riesco a dire con voce roca. Cerco di alzarmi per evitare questa scomoda posizione, ma un dolore che parte dalla schiena come una scarica elettrica mi immobilizza, percorrendo tutta la colonna vertebrale.
Serro gli occhi, e cerco di ignorare il dolore, ma i miei tentativi di alzarmi vanno in fumo quando Jason mi rimette contro la parete sorridendomi teneramente.

"Non sforzarti, okay?"

Mi limito ad annuire, prima di ritentare. Ce la faccio. Certo, la grotta barcolla un po', ed ho un forte mal di testa, ma oltre questo sto bene. Fino a che mi ritrovo col viso per terra. A quanto pare la forza di gravità funziona in modo particolare con me.

"Diana! Riesci a stare ferma per qualche ora, o sto chiedendo la luna?"

Sbuffa Troy cercando di aiutarmi ad alzarmi ma io lo spingo via, volendo alzarmi da sola. Non sono mica un invalida.

"Sto bene! Usciamo a cacciare!"

Mormoro sentendo le ginocchia di gelatina. Okay, forse dovrei stendermi.

"Sono convinto che hai una gallina al posto del cervello!"

Sospira il biondino ed io lo fulmino con lo sguardo.

"Ha parlato quello con un occhio nero enorme che cerca di prendere in mano la situazione."

Mormoro mentre alza gli occhi al cielo. Mi domando ancora come posso averlo scelto come alleato. È così irritante.

"Non sto cercando di prendere in mano la situazione. E sbaglio o sei viva solamente grazie a me?"

Domanda quando riesco finalmente ad appoggiarmi contro la parete per poi appoggiare il capo sulla spalla di Jason, che si è limitato a lanciare occhiatacce a quest'ultimo. Sembra che Troy non piaccia davvero a nessuno. Tranne per Brendon. Ma Brendon troverebbe simpatico anche il presidente Snow, quindi... Con lui non vale.

"Intanto sei caduto come un sacco di patate appena ti ha sfiorato. Se fossi in te non parlerei molto."

Rispondo non rivolgendogli nemmeno uno sguardo. Ma potrei giurare che molto probabilmente stia cercando di uccidermi solamente con lo sguardo. O la forza del pensiero.

"Disse la ragazza che perse i sensi un paio di volte mentre la trascinavo alla grotta."

Borbotta. Faccio per rispondere quando vengo interrotta da Brendon che si intromette tra noi, sbuffando.

"Giuro che se sento ancora qualche parola da parte vostra, vi mollo ragazzi."

Jason riesce a stento a reprimere una risata mentre sia io e Troy ci apriamo in un sorriso, scoppiando a ridere.

La 59esima edizione degli Hunger GamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora