Capitolo 3

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-preside Deplus voleva vedermi?- domandò Dante entrando nell'ufficio della preside e solo in un secondo momento si accorse che una delle due sedie difronte la donna era occupata dal suo gemello.

-siediti Dante- disse la donna e il moro fece come gli era stato detto cercando di ignorare Izac proprio come gli aveva consigliato di fare Pascal, in quei pochi giorni era stato semplice visto che non si era mai incontrato con l'altro e la sua vera prova era in quel momento -mi dispiace dirlo ma dei testimoni oculari mi hanno detto che è stato uno di voi due a provocare l'incendio nel laboratorio di chimica solo che essendo identici non ha potuto dirmi chi di voi due-

-è impossibile- disse prontamente Izac -io ero con Niko che stavamo andando in mensa dopo aver finito il test di fisica-

-e io stavo facendo il test di canto che il giorno prima avevo saltato perché la voce mi era andata via- spiegò velocemente Dante che si era spaventato quando aveva sentito quel boato mentre stava svolgendo il suddetto test e il professore lo aveva anche bloccato perché preoccupato a sua volta: era stato costretto a ripeterlo quel maledetto test per colpa di quell'incidente.

-ragazzi è stato uno di voi due e me lo hanno confermato- continuò la preside calma.

-chi?- domandò Dante furioso -può chiedere al professor Flonian visto che ero con lui- sbottò ancora incrociando le braccia al petto.

-ma sei uscito di corsa dall'aula di fisica-

-perché dovevo raggiungere la sala prove, non crederai davvero che sia stato io?- domandò sconvolto Dante mandando a quel paese il suo intento di ignorare il gemello.

-faresti di tutto per attirare la mia attenzione-

-non è che sei stato tu e il tuo fottuto amico è solo una copertura?- Dante stava perdendo letteralmente la testa per via di quelle accuse.

-ragazzi non iniziate a litigare- li bloccò la preside -se chi è stato confessa potrei prendere un provvedimento più leggero-

-non sono stato io- disse Dante.

-nemmeno io- aggiunse Izac lanciando una veloce occhiata al gemello -chi è che le ha riferito che è stato uno di noi due?-

-non posso dirvelo- spiegò la preside -devo espellere uno di voi due ragazzi-

-cosa?- dissero in coro i due gemelli spaventati da quella possibilità -le abbiamo detto che non siamo stati noi- continuò Dante con il cuore che batteva a mille -perché ci deve espellere-

-non posso lasciare un'azione del genere impunita e anche se non siete stati voi uno di voi due deve andarsene, devo dare il buon esempio-

-non ho nessuna intenzione di andarmene- disse convinto Izac.

-nemmeno io se è per questo- sbottò Dante.

-scegliete voi ma uno se ne deve andare- continuò la preside mentre il silenzio cadeva in quella stanza fino a quando Izac non lo infranse:

-Dante- disse mentre il gemello lo guardava sconvolto -io ho i voti migliori del mio anno mentre Dante non fa che accumulare punteggi bassi e l'anno scorso ha rischiato grosso. Se ne deve andare lui-

-Izac?- domandò sconvolto Dante -sul serio? Ho solo bisogno di tempo per studiare e capire come muovermi! Non puoi decidere di mandarmi via!-

-hai preso un altro punteggio vergognoso al compito di fisica. Se te ne vai mi fai un favore-

-forse dovresti andartene tu allora- sbottò Dante che stava letteralmente andando nel panico.

-Dante Monstant- disse Brianna Daplus con calma -da questo momento sei espulso dalla Royal Academy per aver fatto esplodere il laboratorio di chimica. Prendi le tue cose e vattene- Dante guardò sconvolto la preside mentre lacrime iniziavano a rigargli le guance.

-non può...-

-ho già preso la mia decisione ed è ufficiale, sei espulso-

-sei contento adesso?- domandò con la voce che tremava Dante al gemello -mi hai tappato le ali a quindici anni complimenti- e il moro uscì da quell'ufficio di corsa per andare a rifugiarsi nella sua camera.

-preside Deplus- disse Izac alzandosi a sua volta mentre sentiva una strana sensazione nel petto -avete espulso mio fratello ma vi prego continuate a cercare il vero colpevole- e dicendo quelle parole anche lui lasciò la stanza con calma ringraziando di aver parlato prima del gemello: essere espulso da quell'accademia significava non poter più entrare in quel campo, significava carriera rovinata.

-ehi cosa voleva la preside?- Izac alzò lo sguardo per osservare Niko che lo aveva appena affiancato.

-qualcuno ha visto me o Dante vicino al laboratorio e ha dato la colpa a uno di noi due-

-ma tu eri con me-

-infatti-

-quindi è stato Dante?- domandò Niko sconvolto, non credeva possibile che il gemello del suo migliore amico avesse fatto una cosa del genere: per cosa poi?

-non credo...sembrava davvero sincero mentre diceva di essere impegnato in una verifica ma la preside voleva comunque mandare via uno di noi due. Sono stato più veloce di lui e l'ho fatto espellere puntando anche sui suoi brutti voti-

-ma hai appena detto che non è stato lui- sussurrò Niko preoccupato per il suo migliore amico perché anche se non lo diceva apertamente aveva notato quando fosse sconvolto in realtà.

-o io o lui fuori. Non avevo scelta e...-

-stronzo bastardo!- i due si voltarono di scatto mentre osservavano Pascal che si avvicinava a loro furante -odi così tanto il tuo gemello da fargli questo?- domandò rivolto soprattutto a Izac.

-non lo odio, è solo fastidioso-

-e per questo lo incolpi di qualcosa che non ha fatto troncandogli la carriera? Non so se hai mai sentito Dante cantare ma è il migliore del nostro corso e con questa espulsione hai appena chiuso la sua carriera per sempre. Lo sai almeno quanto cazzo è sconvolto in questo momento?- continuò il castano che mai aveva urlato in un modo del genere ma quando aveva visto Dante in quello stato e dopo che era riuscito a farsi dire dal suo migliore amico cosa diavolo fosse successo non era riuscito a trattenersi dall'andare a cercare Izac.

-la preside non mi ha dato scelta-

-e hai pugnalato alle spalle il tuo gemello, complimenti- Pascal gli voltò le spalle ritornando nella sua camera pronto a stare accanto al suo migliore amico per quel poco tempo che rimaneva.

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