Epilogo

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Dante sorride allargando le braccia quando vide una testa rossa uscire per prima dall'ingresso delle Royal Academy e Nikodemus non ci pensò due volte prima di fiondarsi tra le braccia del suo ragazzo lasciando la presa sulle sue valigie.

-ehi questi cosi non si muovono da soli- ridacchiò Izac che era uscito poco dopo il suo migliore amico con accanto Pascal e stava guardando la scena con un sorriso genuino sulle labbra -e ti ricordo che verrai a stare da noi quindi mio fratello te lo vedrai tutti i giorni non c'è bisogno di fare il melodrammatico- continuò mentre riceveva un dito medio da parte di Dante che baciò il suo ragazzo davanti agli altri due prima di andare a prendere una delle valigie di Niko e aprire il bagagliaio della sua macchina con la quale era andato a prendere il gemello e Musmus. La settimana prima Nikodemus, Izac e Pascal avevano finalmente finito i loro studi alla Royal e in quella settimana avevano preparato tutto per tornare finalmente a casa dopo tanti anni.

-potevo portarle anch'io le valigie- protestò Niko mentre Dante alzava gli occhi al cielo e si appropriava anche di quelle del gemello.

-devo allenarmi- fu la sua risposta mentre finiva di caricare tutto nella macchina -con te ci vediamo questa sera vero Pascal?- domandò poi al castano che annuì -Roxanne può uscire oppure no? Non mi ricordo a che anno è-

-da ieri può uscire anche lei quindi la passo a prendere e arriviamo insieme altrimenti credimi Da non sarei mai venuto alla vostra festicciola per ritrovarmi in mezzo a coppiette-

-coppiette? Ehi io sono singol- protestò Izac.

-ancora per poco visto che ci sono anche gli amici del tuo gemello e quindi la tua poliziotta- gli fece notare Pascal salutandoli poi con la mano per dare le valigie all'autista privato che era passato a prenderlo.

-su salite così arriviamo in tempo e ci sistemiamo per bene- sia Niko che Izac seguirono le parole di Dante entrando in macchina e in meno di venti minuti erano già arrivati alla villetta che era casa Monstant.

-casa tutta per noi questo si che mi piace- sorrise Izac. Quando aveva scoperto che i suoi genitori sarebbero andati a un festival il giorno prima del suo rientro a casa e che ci sarebbero rimasti per una settimana buona era rimasto un po' male ma poi aveva visto la cosa come un'opportunità per festeggiare finalmente la loro laurea a conti fatti e aveva proposto al gemello quella festa. Inutile dire che Dante aveva accettato immediatamente decidendo anche di invitare i suoi amici per fare per bene le presentazioni e per permettere anche a Izac e Merida di rincontrarsi.

-tanto fra un po' io e Dante ce ne andremo-

-eh?- domandò confuso Izac guardando prima il suo migliore amico e poi in direzione del sul gemello che stava scaricando le valigie dal bagagliaio.

-Dante vuole comprare casa e io ho intenzione di andare a vivere con lui- spiegò Nikodemus osservando a sua volta il suo bel ragazzo -lui voleva trasferirsi da tanto e quando ha scoperto che mia madre mi aveva cacciato di casa mi aveva proposto la cosa quindi ho pensato perché no-

-mi hai fatto prendere un colpo per un attimo- sussurrò Izac -non ti avrei mai immaginato con Dante visto che all'inizio non vi sopportavate-

-anch'io- rise Niko per poi raggiungere Dante e prendere almeno una delle sue valigie per non far fare tutto il lavoro al suo ragazzo.

-vedi che in camera mia ci sono una marea di felpe se vuoi- gli disse Dante mentre veniva raggiunto anche da Izac -tanto lo so che te le fregherai tutte- continuò vedendo la faccia divertita di Nikodemus a quella frase.

I tre ragazzi entrarono in casa e Izac sparì immediatamente nella sua camera mentre Dante aiutava Nikodemus a spostare la sua roba nella sua camera. Avevano una, anzi più di una, camera per gli ospiti ma Dante aveva preteso di avere il ragazzo in camera con se e Niko non aveva fatto niente per protestare per quella scelta visto che andava bene anche a lui quella sistemazione.

E i due ragazzi erano ancora a sistemare le loro cose in camera, più che altro Dante stava facendo spazio alla roba di Niko in modo che tutto potesse avere un ordine, quando qualcuno suonò al campanello e fu Izac ad andare ad aprire la porta trovandosi davanti i bellissimi occhi cangianti di Merida che in quel momento erano di un verde brillante che sembrava quasi il colore degli smeraldi.

-ciao- le disse Izac aprendo maggiormente la porta per farla entrare e notando anche che era arrivata solo lei.

-ciao- sussurrò la castana a sua volta guardandosi intono in cerca di Dante ma senza trovarlo.

-Dante e Niko sono ancora in camera- le disse Izac capendo il suo sguardo -gli altri ragazzi?-

-non siamo venuti insieme- spiegò Merida -anche perché Yamato doveva ancora svegliare Felip quando li ho chiamati quindi credo che faranno un po' di ritardo-

-capisco- Izac distolse un momento lo sguardo dalla ragazza per poi prendere coraggio:

-senti io...- dissero in coro i due per poi bloccarsi si colpo entrambi.

-prima tu- le disse Izac e Merida annuì.

-scusa per essere scomparsa in quel modo ma ho avuto bisogno di un po' di tempo per fare chiarezza nella mia mente e poi mi sono autoimposta di aspettare perché volevo essere certa che tu e Dante chiariste prima- spiegò Merida con calma.

-quindi non mi odi?- le chiese per sicurezza Izac.

-certo che no! Mi piaci dalla sera che ci siamo conosciuti e io...- ma la castana non finì mai la frase perché Izac la prese per la vita avvicinandola a se per poterla baciare finalmente sulle labbra come voleva fare da tanto tempo.

-che ti avevo detto?- sussurrò Dante a Niko mentre scendevano le scale e osservavano i due ragazzi baciarsi -solo tempo-

-è colpa tua se ci hanno messo tanta coglione- ridacchiò Nikodemus prima di scendere velocemente e facendo tanto rumore in modo da avvisare i due della loro presenza.

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