Capitolo 28

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-Daniel- si inventò sul momento Dante. Non che non volesse dire la verità al ragazzo che aveva accanto ma non voleva subito rivelare la sua identità in quell'accademia. Doveva solamente ricordarsi di mandare un messaggio ai suoi amici e a Ryan avvisandoli di non chiamarlo Dante, con i suoi amici era facile visto che lo chiamavano "Da" di solito e con Daniel ci stava, era più il suo capo il problema.

-come hai capito credo il mio nome intero è Nikodemus- sussurrò il rosso asciugandosi le lacrime -scusa se sono scoppiato ma sei la quarta persona che crede a me e non me lo aspettavo-

-ora sono geloso-

-dei miei due migliori amici e di mia cugina?- domandò Niko ridacchiando leggermente -non devi, lo hai detto tu sono tutto tuo- concluse Nikodemus mentre Dante ridacchiava.

-almeno hai avuto loro quando è successo. Dammi il tuo telefono- e Niko glielo passò e lo osservò attentamente mentre gli salvava un numero sul dispositivo.

-è davvero il tuo?- chiese sorpreso Niko.

-si Musmus- sfuggì a Dante e si maledisse mentalmente quando vide l'altro guardarlo stranito.

-Musmus?-

-Nikodemus è troppo lungo e Niko credo lo usino tutti- si inventò sul momento Dante, gli era venuto così naturale chiamarlo come faceva anni prima che non se ne era nemmeno accorto. La cosa divertente era che non lo aveva fatto con il tono dispregiativo che era solito usare ma con uno più dolce: era letteralmente cotto di Nikodemus.

-lo so ma è strano- sussurrò Niko -nessuno mi chiama così...anzi una persona lo faceva, il fratello del mio migliore amico ma era più per sfottermi-

-non ti chiamerò più Niko fattene una ragione- sussurrò Dante lasciando un bacio sulla fronte di quello che voleva considerare il suo ragazzo -comunque credo che dovrei raggiungere i miei colleghi, vedo dove sono e mi accompagni okay?- e Niko annuì aspettando mentre Daniel parlava al telefono -mensa- disse poi.

-andiamo- Niko si incamminò per primo e Dante lo affiancò velocemente sentendosi quasi strano a camminare nuovamente tra quei corridoi -ci credo che si sono stanziati in mensa visto che è dove prende meglio internet- aggiunse poi il rosso porgendo il suo tablet a Dante che lo prese titubante e con le mani finalmente libere Nikodemus prese un elastico e si legò in uno chignon morbido i lunghi capelli che gli si erano appiccicati leggermente sul collo per il caldo prima di riprendersi il tablet dalle mani del moro. Dante sorrise nel notare una porzione del collo del rosso esposta sulla quale, accanto alle lentiggini presenti quasi in tutto il suo corpo, era ben evidente il succhiotto che gli aveva lasciato la sera prima.

-DA- appena entrati in mesa Dante avvertì chiaramente l'urlo di Felip e si guardò intorno fino a quando non individuò l'unico tavolo libero nel quale si erano rintanati Yamato con lo sguardo fisso sul suo pc, Merida e Felip.

-non c'è bisogno di urlare vi avrei visti- borbottò Dante raggiungendoli seguito a ruota da Niko. -aspetta quello è...-

-ramen istantaneo- gli confermò Merida alzando gli occhi, grigi in quel momento, al cielo -sembra essere tornati al collegio- continuò la ragazza mentre Yamato la inceneriva e prendeva un altro po' di ramen con le bacchette.

-mi concentro meglio Mer lo sai- le rispose a tono l'asiatico ridacchiando nel notare ancora il rosso al fianco di Dante.

-non ci devi presentare qualcuno Daniel?- domandò dopo un po' Felip: quando li aveva chiamati per chiedere dove si trovassero ne aveva approfittato anche per mandare un messaggio sia a loro che a Ryan dove diceva di chiamarlo Daniel.

-lui è Nikodemus il ragazzo con il quel mi sto frequentando- si decise a dire mentre Niko si mordeva il labbro inferiore leggermente in imbarazzo -Musmus loro sono i miei collegi e migliori amici sin dal collegio. Il patito del ramen è Yamato, il coglione laggiù e Felip e lei è Merida- presentò velocemente sedendosi difronte a loro Niko fece lo stesso.

-io non sono un coglione Da lo sai-

-cambiando argomento hai trovato qualcosa?- domandò Merida mentre Niko la osservava attentamente: possibile fosse lei la Merida che aveva nominato Izac?

-è un disastro e non sono potuto entrare perché non avevo dietro i guanti e non volevo inquinare la scena. Ryan è ancora con la preside?-

-si, io e Mer siamo andati con lui e ci ha dato l'elenco di tutti gli studenti che dobbiamo controllare uno ad uno, più i vari eventi che si sono svolti quel giorno e quindi trovare anche le persone che erano li presenti che sono da escludere-

-Ryan è ancora dentro a finire di gestire le trattative, la preside non vuole troppa stampa intorno- spiegò velocemente Merida.

-prima hai detto che hanno incolpato qualcuno- si ricordò Dante guardando verso Niko che annuì -chi?-

-ohi- Niko non riuscì a rispondere per via del richiamo di Pascal che era appena entrato in mensa e lo stava raggiungendo -che ci fai qui?-

-li sto aiutando con le ricerche per il laboratorio- rispose Niko indicando i quattro ragazzi che erano al tavolo con lui mentre Dante stava osservando il castano chiedendosi perché gli sembrasse familiare.

-eh?-

-stanno indagando al caso del laboratorio Pascal- continuò Niko mentre Felip stava salutando con la mano il castano e Dante sgranava gli occhi riconoscendo finalmente la versione adulta di quello che era stato il suo migliore amico li all'accademia. Un po' gli sembrava strano vederlo parlare con Niko come se fossero migliori amici ma in quel momento lo preferiva.

-oh okay, ti stavo cercando perché pensavo fossi rimasto con Roxy e...aspetta un attimo- sussurrò poi Pascal osservando l'unica ragazza che era presente a quel tavolo.

-che hai Pa?- domandò Niko confuso.

-io ti ho già vista...aspetta tu ieri stavi parlando con Izac quando me ne sono andato vero?- domandò poi a Merida che aveva davvero pregato che il castano non si ricordasse di lei.

-ehm...si- si arrese a dire Merida che in quel momento voleva solo sotterrarsi e non si accorse dello sguardo sconvolto che le aveva appena lanciato Dante.


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