Capitolo 39

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-che farai con Izac?- domandò Dante mentre entrava nella centrale. Si era scordato li le chiavi di casa quella mattina ed era più comodo per lui passare dalla struttura prima di accompagnare Niko all'accademia.

-non gli dirò niente per il momento- fu la risposta di Nikodemus -ho capito che hai bisogno di tempo ma non metterci troppo, non sono bravo a mentire ai miei migliori amici-

-grazie amore- sorrise felice Dante baciando sulle labbra il rosso -siete ancora qui?- domandò poi entrando nella stanza dove si trovava la sua scrivania e quelle dei suoi migliori amici.

-diversamente da te noi non avevamo giorno libero oggi- gli fece notare Merida sorridendo poi a Niko -ti ha trattato bene?-

-ehi!-

-si- rispose Niko sorridendo a Dante che nel mentre si era messo a cercare le chiavi di casa nei vari cassetti della sua scrivania.

-Dante sei qui?- il moro alzò lo sguardo osservando confuso Ryan -ti rubo solo due secondi mi serve che controlli con me una cosa-

-ma...-

-vai- gli disse Niko sorridendo -non ho tanta voglia di ritornare velocemente alla Royal- Dante annuì e scomparve insieme al suo capo mentre Niko si appropriava della sedia della scrivania del suo ragazzo.

-ehm...-sussurrò Felip preoccupato e Nikodemus sorrise.

-me lo ha detto oggi che è Dante quindi non è appena saltata la sua copertura- ridacchiò il rosso mentre vedeva i tre sospirare di sollievo -posso farvi alcune domande?- domando dopo un po' -ovviamente se non vi disturbo-

-spara- gli disse Yamato senza nemmeno osservarlo.

-è stata tanto dura per lui al collegio?-

-all'inizio si- fu Merida a rispondergli -lo hanno preso subito di mira e nessuno voleva aiutarlo per non parlare del fatto che era entrato in ritardo di due anni e mezzo. Io sono stata costretta ad ignorarlo per un bel po' anche se eravamo vicini di banco altrimenti se la sarebbero presa anche con me-

-idem io e Yamato che eravamo i suoi compagni di stanza. Poi però lui è migliorato e lo hanno lasciato stare e ci siamo avvicinati-

-come mai non vi sento vantarvi delle buone azioni che avete fatto?- Nikodemus si voltò notando Dante entrare nello studio.

-avevamo appena iniziato a parlare- gli fece notare Merida sorridendo.

-andiamo prima che quei tre gonfino i fatti-

-hai finito?-

-si- confermò Dante mentre Felip gli faceva il dito medio per salutarli.

-di cosa stavi parlando?- domandò dopo un po' di silenzio Niko -sono curioso di sapere cos'è successo al mio ragazzo in tutti questi anni- Dante gli fece cenno di entrare in macchina e solo una volta al volante iniziò a spiegare.

-li se avevi un'insufficienza dovevi fare allenamento aggiuntivo per punizione e non so se ti ricordi ma io facevo schifo in fisica e matematica. Ero appena arrivato e non solo non ero al livello degli altri ma ero anche costretto a fare allenamenti extra ogni volta visto che erano anche avanti nel programma. Poi un giorno Merida si è accorta cosa non andasse dai miei appunti: ho la discalculia e me lo ha fatto notare mandandomi un messaggio. Mi ha aiutato a trovare un modo per studiare e grazie a lei non mi sono più trovato a fare allenamenti extra- iniziò a raccontare Dante.

-e non lo sapevi?-

-no, i miei lo sapevano ma non hanno mai detto niente perché credevano che mi fosse passata. Inutile dirti che mi sono incazzato con loro e tanto-

-e poi?-

-Yamato e Felip mi hanno aiutato il primo portandomi di nascosto le medicine contro il vomito e il secondo nascondendo la mia roba ai bulletti: dopo l'episodio del cellulare avevano paura che mi buttassero nel cesso altra roba-

-medicine contro il vomito?- domandò sorpreso Nikodemus e anche molto preoccupato per il suo ragazzo.

-i primi mesi sono stati un infermo non ti mentirò. Vomitavo per colpa dell'allenamento e una volta sono quasi svenuto. Adesso mi vedi così ma c'è stato un periodo nel quale sembravo uno scheletro che camminava-

-se Izac e Pascal scoprono tutto ciò diventando delle belve feroci- borbottò Nikodemus osservando attentamente il ragazzo che aveva accanto. -Merida lo sa che Izac...-

-è il mio gemello? Si, questo è uno dei motivi per cui non gli parla da un po'. Quando ha realizzato di essere andata a letto con il mio gemello è letteralmente sbiancata-

-quindi non era per l'imbarazzo che si stava comportando così davanti a Pascal ma perché aveva appena capito che era il tuo gemello?- chiese divertito Niko e Dante annuì.

-mi ha rivelato che forse darà una possibilità a Izac ma solo e soltanto quando lui saprà che io sono Dante solo che io non mi sento ancora pronto e allo stesso tempo mi sento in colpa-

-siete davvero complicati- sussurrò Nikodemus mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio -spero solo che tu sia pronto presto visto che manca relativamente poco al nostro diploma e Izac tornerà a casa-

-lo so...non voglio che mi trovi li senza sapere niente ma ho ancora bisogno di un po' di tempo. Dovrai passarmi il tuo indirizzo di casa poi-

-perché?-

-se no da dove passo a prenderti quando finirai alla Royal?-

-ah...in realtà...ti ho detto no che mia madre non...non accetta il fatto che io abbia scelto il corso di arte e mi ha detto che se proprio voglio fare l'artista posso farlo da un'altra parte- rivelò con voce tremante Nikodemus.

-aspetta ti ha cacciato di casa? Seriamente?- e Nikodemus annuì -che stronza. Dove andrai a vivere allora?-

-non lo so ancora, ho solo pensato di provare a vedere se mi fanno restare un altro po' alla Royal dopo il diploma-

-potresti venire da me- propose allora Dante -ho comunque intenzione di trovarmi casa da solo e sto risparmiando per non chiedere nemmeno un centesimo ai miei quindi ci vorrà un po' di tempo però nel mentre potresti vivere come me. Mio fratello è anche il tuo migliore amico quindi non credo che farà storie-

-ci penserò- sussurrò Niko mordendosi il labbro inferiore.

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