-come va la gola?- domandò Pascal passando una bottiglietta d'acqua a quello che era il suo migliore amico che l'accettò volentieri bevendone un sorso.
-sono fregato- disse con un filo di voce Dante storcendo la bocca.
-pure tu che ti metti ad urlare contro tuo fratello il giorno prima di una verifica sei davvero un genio- borbottò il castano sedendosi accanto al moro e stiracchiandosi leggermente -almeno ti permettono di rifarla visto che non hai letteralmente la voce per cantare-
-già ma domani quindi questa situazione deve migliorare- borbottò Dante sbuffando mentre incrociava le braccia al petto.
-ancora devo capire perché hai urlato contro Izac-
-quel cretino non mi considera- rispose velocemente Dante per poi prendere una caramella alla propoli e ficcarsela in bocca sperando che alleviasse in parte il dolore che stava provando.
-lo sai che come tu hai me anche lui ha i suoi amici del gruppo di arte-
-certo che lo so ma gli avevo chiesto di passare il pomeriggio con me per aiutarmi con le prove, non volevo disturbarti visto che dovevi provare anche tu, e lui se ne va in giro con quel Musmus ignorandomi completamente-
-Musmus?- domandò confuso Pascal non riconoscendo quel nome e solo dopo un po' di tempo fece mente locale -ah stai parlando di Nikodemus-
-e di chi se non del suo compagno di stanza?- sbuffò nuovamente Dante -da quando si sono incontrati stanno sempre appiccicati e a momenti sembra che sia lui il suo gemello e non io. Sono passati tre anni da quando siamo entrati nell'accademia e...e il mio gemello non fa altro che ignorami bellamente quando aveva detto che sarebbe stato con me per non sentire la mancanza di casa-
-Dante siete in due corsi diversi è normale che si sia leggermente allontanato. Di certo non puoi pretendere che lui stia sempre con te-
-non è quello che pretendo Pascal- sussurrò Dante prendendo un altro sorso d'acqua -voglio solo passare un po' di tempo con lui, anche solo pochi minuti, invece lui mi evita come la peste-
-parlagli- propose Pascal che non amava vedere il suo migliore amico in quello stato e che voleva anche fermare in parte li la conversazione per non far stancare troppo la voce del moro, fino a prova contraria il ragazzo doveva riposarsi per non trovarsi nella stessa situazione il giorno dopo alla verifica che avevano.
-ci ho provato ma quel cazzo di Musmus è sempre in mezzo alle palle e Izac non mi considera-
-e allora prova a trattarlo allo stesso modo. Ignoralo per un po' e quando ti viene a cercare per qualcosa non prestargli attenzione. Forse capirà che ti fa male e passerà un po' di tempo con te- propose Pascal -ora che ne dici di andare in camera e smetterla di parlare? La tua voce ha bisogno di riposare e so che se continuiamo a parlare non lo farà mai- Dante a quelle parole annuì anche se non aveva realmente tanta voglia di non parlare con il gemello per un po', si sentiva come se una parte di lui non ci fosse la sensazione non era per niente bella. Era anche certo che Izac non sarebbe mai andato a cercarlo e che quindi il piano ideato dal suo migliore amico e compagno di stanza non si sarebbe mai avverato, o non sarebbe stato messo in atto come voleva.
-comunque...-
-Dante scrivi e non parlare- borbottò Pascal lanciandogli un'occhiataccia con i suoi occhi ambra e il moro si trovò ad annuire prima di prendere il suo cellulare sul quale aprì il blocco note e scrisse velocemente per poi far vedere al suo amico.
"hai studiato per la verifica di fisica? Io non ci capisco niente di quella roba e avrei bisogno di una mano per non prendere un'altra insufficienza"
-fammi indovinare ti sei concentrato solo sulla canzone e quando dicevi di andare in biblioteca in realtà andavi in sala prove- sbuffò Pascal e Dante annuì confermando i dubbi di Pascal. -sei un caso perso-
"la fisica è difficile" scrisse ancora Dante cercando di fare gli occhi dolci al suo migliore amico che sbuffò.
-dovresti concentrarti di più sulle cose che non sai fare per impararle e non sul cantare quando sei uno dei migliori del nostro corso Dante. L'hanno scorso hai rischiato di essere bocciato per colpa di matematica e fisica e quest'anno non sta andando diversamente-
"non è colpa mia se queste materie davvero non le comprendo" scrisse nuovamente Dante mentre i due erano arrivati in camera e Pascal prese i suoi appunti di fisica e la sedia della sua scrivania per raggiungere quella di Dante e sedersi al suo fianco.
-cosa non hai capito?- domandò Pascal mentre il moro prendeva i suoi post-it e la penna blu per scriverci sopra. Aveva messo il cellulare a caricare e non poteva usare ancora le note.
"tutto" scrisse il moro mentre avvertiva lo sguardo ambra del castano incenerirlo.
-tu sei davvero impossibile Dante- sbuffò Pascal -partiamo dai concetti base okay?- Dante annuì e cercò di concentrarsi sull'ascoltare Pascal che gli rispiegava quello che il professore aveva spiegato in classe qualche mese prima. Stava davvero ascoltando il castano al suo fianco solo che dopo poco si ritrovò a non capire un tubo di quello che stava dicendo Pascal. Glielo stava spiegando anche in modo abbastanza semplice ma lui continuava a non capirci niente solo che non aveva il cuore di bloccare l'altro per fargli ripetere tutto quanto. Fino a prova contraria anche Pascal, così come tutti gli altri ragazzi dei vari corsi del loro anno, avevano quella maledetta verifica di fisica e Dante non voleva rovinare la media al suo migliore amico solo perché gli aveva chiesto di ripetergli mille volte le stesse identiche cose senza permettergli di ripassare quello che c'era di importante da sapere per la verifica del giorno dopo.
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New rooky
RomansDante e Izac sono gemelli e frequentano la Royal Academy, accademia di formazione per figli di famiglie ricche, fino a quando un giorno l'esplosione del laboratorio di chimica dell'accademia cambierà per sempre il loro futuro.