Spesso, ad Hogwarts, Hermione Harry e Ron avevano preso in giro Draco perché viveva in un castello, immaginandolo intendo a presidiare noiosi ricevimenti pieni di maghi alteri, seduti su troni d'oro massiccio.
Avevano sfottuto Malfoy senza traccia di invidia, piuttosto perché sembrava convinto di essere di stirpe reale, a giudicare dalla spocchia. Uno così, come minino aveva cessi d'oro a casa, asseriva Ron.
Nel suo caso Hermione non era certa che non ci fosse almeno una punta di invidia.
Beh, che i bagni non fossero d'oro massiccio Hermione lo aveva appurato, ma i ricevimenti sembravano effettivamente un evento reale.
Gli unici a non essere stati invitati erano Narcissa Malfoy e Draco, per ovvie ragioni.
Gli Elfi domestici erano esausti per aver dovuto lucidare e rendere più luminoso con la magia il lampadario e tutti i soffitti. Nuova legna, aromatizzata con un profumo esotico e seducente era stata portata dentro e già disposta sul caminetto. La cantina - che era molto più vasta di quella in cui durante la guerra Hermione aveva soggiornato per un po' - aveva vomitato un tripudio di vini e liquori dall'aria molto costosa e molto antica.
Lucius Malfoy le portò personalmente una lunga scatola di velluto blu.
Hermione la aprì e non finse di rimanere col fiato sospeso, quella volta.
Era l'abito più bello ed anche più osceno che avesse mai visto. Era color malva, molto chiaro, ma la stoffa luccicava. Era seta tessuta dalle fate.
Lo scollo a 'V' arrivava fino all'ombelico. La gonna, ampia e leggerissima, ti scorreva tra le dita come una cosa viva quando la toccavi.
"Ti piace?"
Altroché, se le piaceva.
Hermione, che aveva già indossato un abito di un colore simile, si sentì arrossire.
Chissà come, Lucius aveva capito che il pervinca era la sua gamma di colore preferita.
Alzò gli occhi ed intercettò il suo sorriso malizioso.
Nelle ultime due notti non avevano avuto molto tempo, ed ancora non lo avrebbero avuto quel pomeriggio con tutti i dettagli che c'erano da sistemare.
Negli occhi pallidi di Lucius Malfoy vibravano la soddisfazione e la voglia. Ormai, Hermione sapeva decifrare quando l'altero lord Malfoy l'avrebbe volentieri scaraventata di schiena sul letto.
Ah, ma doveva correre via.
"Non vedo l'ora di vederti..."
*
Mancavano i troni dorati, ma il resto c'era tutto. Vino, musica, la sicurezza - maghi del Ministero in uniformi nere a guardia del perimetro della tenuta - e cibo a profusione.
Hermione aveva indossato scarpe così alte che al confronto quelle del Ballo del Ceppo facevano pensare alla libera uscita di un'educanda. Un'Elfa le aveva lisciato i capelli fino ad ottenere onde morbide, fissate in uno chignon di trecce sulla nuca.
L'abito rischiava di lasciarle scivolare fuori i seni ad ogni movimento: Hermione si applicò un rapido incantesimo per evitarlo.
Si era sottolineata gli occhi con del khol nero, mentre le sue labbra erano state picchettate con un rossetto rosso scuro.
Si guardava e si piaceva.
Si guardava e vedeva se' stessa al Ballo del Ceppo, un riflesso di quell'antico senso di piacere e confidenza nell'essere bella anche lei, per una volta.
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Don't say a word
FanfictionHermione Granger risulta morta per mano di Bellatrix. Harry e Ron lo credono, hanno visto il suo corpo trasfigurato in un osso, sono fuggiti con l'aiuto di Dobby, convinti di averla persa. Hermione Granger é viva, prigioniera, costretta a convivere...