Avvertenze: nessuna.
Luogo: Murder House.
Scenario: tu e Tate siete fantasmi, innamorati da sempre. La nuova coppia di fratelli Mandez smuoverà qualcosa dentro di voi che era immobile da tempo..
Sto osservando come Tate abbia fatto, amicizia, con quella riccia ispanica.Ammetto che, nello stomaco abbia provato forti botte, e che l'idea di farla fuori non sarebbe poi pessima, se non fosse che dovrei averci a che fare per l'eternità.
In complesso, la famiglia sembra tranquilla.
Io e Tate siamo studenti privatisti del padre, un uomo colto e..bruttino.
La moglie cucina, lava, stira, e ha un buon gusto per i fiori.
Poi c'è Mike, il fratello della ragazza.
Molto, simpatico.
Se devo dirla tutta, ho deciso di stringerci amicizia solo per fare qualche dispetto a Tate.
Mi manca, tanto.
<<Resterai ancora quì per molto?>>
È proprio lui, Tate.
Mi raggiunge, mentre sono seduta sul davanzale che da sul giardino, in piena notte.
Nessuno può vederci, oppure sentirci, questo è il bello.
<<Non credo. Comincio a sentirmi stanca. Tu piuttosto, dove sei stato finora?>>
Lo osservo, mentre si sfila una Malboro dal pacchetto e se la porta in bocca, guardando le stelle.
Ne porge una anche a me, e ne prendo una.
<<Da nessuna parte che possa rendermi felice tanto quanto lo sono ora>>
Accende prima la sua, poi la mia.
Lo guardo.
È un suo classico, fare così.
Ritorna, sparisce, piange, poi ride, chiede scusa.
<<Strano..sembravi parecchio felice di stare con la latina>>
Sta in silenzio, poiché odia quando esprime i suoi sentimenti e non viene capito.
Ma io, sono molto brava in questo gioco.
<<Preferisco starmene con te>>
<<Capisco. Evidentemente non credo sia simpatica come suo fratello>>
Sbuffa, alzandosi.
Ghigno, quando lo scopro.
<<Senti, non ho intenzione di litigare un'altra volta. È da tanto che non ci prendiamo del tempo per parlare, perciò sarei contento se la smettessi di essere scontrosa>>
<<Stia calmo signor permaloso...>> dico, prendendolo in giro.
<<Rimmettiti quì, e ricominciamo questa conversazione da capo>>
Dopo una manciata di secondi, passati a riflettere, lo fa.
Si mette al mio fianco, e guardiamo insieme il paesaggio.
<<Allora? Come va?>> chiedo per prima.
<<Come va qualsiasi vita di un fantasma. Tu, invece, sembri piuttosto stanca>>
Mi tocco lo strappo dei jeans, mentre sorrido a testa bassa per non sembrare troppo sorpresa.
Tate capiva tutto, di me.
<<È solo che a volte, vorrei poter tornare a sorridere come ai vecchi tempi. Con mia madre, con Adelaide, con te...>> ammetto.
Quando mi mette una braccio intorno al collo, e si avvicina a me, sospiro.
Il suo calore, il suo profumo, i suoi ricci, i suoi muscoli.
È tutto ancora così, perfetto.
<<Io sono ancora quì. Non me ne andrò mai, da te. Non voglio ferirti, ma ormai il nostro destino è segnato. Dobbiamo soltanto imparare a convincerci, Anne.>>
Il mio nome sulle labbra mi fa ancora un certo effetto, e quando mi chiama divento ancora rossa e piccola piccola.
<<Grazie mille, Tate..>> dico.
Mi poggio con la testa sulla sua spalla.
Ormai abbiamo smesso di fumare.
Mi stringe più forte, ed io chiudo gli occhi, poiché a quel contatto mi sciolgo.
<<Anche tu sembri piuttosto stanco, è tutto apposto?>>
<<Soliti problemi di famiglia. Lo sai no, com'è mia madre..troia>>
Gli tiro un buffetto sulla gamba, anche se condivido a pieno il suo pensiero su Constance..
È per colpa sua che ci siamo lasciati.
<<Oh, non fare la finta moralista. So bene quanto vorresti strapparle ogni singolo capello. Come se non ti conoscessi...>> ride, mentre mi accarezza il collo.
Ed è tremendamente vero.
Nessuno apparte Tate può dire di conoscermi, nemmeno la mia famiglia.
Rido insieme a lui, mentre continuiamo a fumare, nel silenzio, come i vecchi tempi.
Mi stringe tra le sue braccia mentre tengo la testa sulla sua spalla forte, dove so di poter contare sempre.
Lui, mi cinge il petto con le sue braccia, mentre lascio qualche carezza su di esse.
Amo questo tipo di contatto fisico.
Amo Tate.
Rimaniamo così per minuti, che sembrano ore.
A darci amore l'un l'altro senza nessun tipo di parola, come piace fare a noi.Spero, intanto, che questa sigaretta non finisca mai, ma quando troppi pensieri negativi prendono il sopravvento, senza accorgermene la fumo troppo forte, e....
<<Se non ti dispiace vado, Anne>>
Mi giro, per osservarlo.
Non riesco a non pensare che in realtà voglia passare la notte con lui, ma non posso.
Così mi alzo, standomene in silenzio.
Butto via la cicca e lo osservo alzarsi e sistemarsi il jeans.
<<Buonanotte, chiacchierona>>
Sorrido, prima di avvicinarmi.
<<Buonanotte, simpaticone>> rispondo, lasciandogli un bacio sulla guancia.
Mi stacco e se ne va, e mentre osservo le sue scarpe e ascolto i suoi passi lenti..
<<Tate....>>
Si volta.
<<Anne....>>
<<Ti amo>>
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𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐢𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚&𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐡𝐨𝐭 AHS.
FanfictionMOMENTANEAMENTE IN PAUSA avvertenze. 🔞 -i protagonisti dei capitoli saranno SOLO personaggi di american horror story. -linguaggio esplicito e scene di sesso ben descritte. (nelle storie dove viene avvisato) -NON verranno scritti capitoli con il con...