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Layla stringe al petto un librone che sembra antico, e ha un'aria felice. Non le ha ancora chiesto com'è andata con Mona e non è sicuro di volerlo fare; in realtà non gliene importa moltissimo, e si sente un po' irritato dal loro abbandono di quel giorno, ma non vuole fare scenate. Vuole soltanto arrivare al punto in cui potranno montare le tende e riposare.

Fra l'altro, la tappa successiva del viaggio sarà Inazuma. Un disastro. Sa di essere ancora in tempo per cambiare idea, però non vuole. Vorrebbe aver già vissuto le esperienze e poter tornare in camera sua, a Sumeru, da Nahida, al sicuro. Invece cammina, piano, fissandosi i piedi. Per qualche ragione, anche Layla e Kazuha sembrano esausti.

"Se volete, fra un quarto d'ora di cammino pensiamo ad accamparci. Ok?" chiede Kazuha, che sa sempre leggergli nel pensiero.

Kuni annuisce, grato, e Layla non si oppone all'idea.

"Sei stato bravissimo" aggiunge Kuni, poi, verso Kazuha. "Con Jean, dico. Sarai abituato, ormai..."

Lui solleva le spalle. "Certo, mi capita spesso di parlarle. Ci conosciamo, tutto qua."

"Tu conosci chiunque, è assurdo."

"Viaggio molto."

Kuni si gira verso Layla. "E tu, con l'astrologa. Quello te lo ha dato lei?"

"Oh, sì, è stata così gentile! Si tratta di un saggio che a Sumeru non si trova, lei ne ha ordinate due copie per errore... e quindi..." Solleva il libro verso Kuni, per mostrarglielo, anche se la copertina non ha scritte né figure, è solo marrone. "Ho cercato di rifiutare, ma non ha voluto sentire ragioni. Però sì, sono contenta di averle potuto parlare."

Già. Solo lui non ha concluso niente di utile. "Uf... che stanchezza." Stira le braccia in alto e sbadiglia, senza fermarsi.

"La prossima volta, magari, se vuoi essere bravissimo anche tu, invece di allontanarti potresti ascoltare."

"Ma ho ascoltato per due ore... stavo per svenire dalla noia..."

"In effetti" si inserisce Layla, "non è proprio un compito divertente."

"Sono accordi commerciali, cosa vi aspettavate?"

"E tu fai sempre questo? Per tutta la vita?"

Kazuha ride. "Per ora sì. Ma è quel che mi fa mangiare, quindi lo faccio."

"Io non ho bisogno di mangiare" commenta Kuni. "E in ogni caso preferirei morire di inedia."

"O nutrirsi della frutta che si trova in giro" aggiunge Layla.

"Esatto, esatto. Non sarebbe poi così difficile."

Kazuha ride ancora. "Andate proprio d'accordo, voi due."

Lei torna a stringere il suo libro, Kuni toglie il cappello e mette le braccia incrociate dietro la testa. Poi la guarda.

In effetti, non è ben chiaro perché lui e Layla non dovrebbero divertirsi un po', durante quel viaggio. Se lei fosse d'accordo, chiaro. Ma tanto lo sarà, insomma.

Riabbassa le braccia. "Ti va di farlo, stanotte?" le chiede tranquillamente.

Lei ricambia lo sguardo senza capire, e non ha il tempo di generare una reazione, perché Kazuha ha già preso Kuni per un orecchio, tirando, e hanno iniziato entrambi a parlare a voce troppo alta perché lei capisca cosa sta succedendo.

"Come ti permetti di parlarle così?"

"Ahia, sei scemo? Perché? Che ho detto?"

"Non ci si rivolge in questo modo alle donne, idiota!"

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