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Kuni sta per sollevare la bottiglia e riempirsi il bicchiere un'altra volta, ma Layla gli posa una mano sulla spalla.

"Sicuro?" gli chiede, a voce bassa. E lui si ferma.

"Hai ragione, magari basta così."

"Hah!" Cyno attira l'attenzione di tutti, al tavolo, perché ha esclamato quel verso a voce fin troppo alta. Si sporge sul tavolo e indica Kuni con un dito. "Hai visto? Hai visto?"

Kuni si guarda intorno in modo teatrale, perché le loro interazioni sono sempre così, per quale motivo; e poi lo fissa, impegnandosi per esprimere disgusto. "Qual è il tuo problema, Generale?"

Cyno torna a incrociare le braccia al petto. "Mi risulta di essere stato preso in giro più volte, perché se Nari mi chiede qualcosa cerco di adeguarmi."

"Ok... E allora?"

"E allora guardati adesso."

Kuni continua a guardarlo male, senza rispondergli.

"Lo dico solo per la sua salute" dice Layla, intanto. "Non volevo limitarlo."

"Ma certo, lo so. Però fa ridere."

"Vorresti dire che io limito Cyno?" chiede Tighnari. E nel frattempo, considerando il volume con cui quello ha parlato, blocca con una mano il bicchiere che Cyno stava per riempirsi.

"Oh, no, ovviamente no." Layla agita le mani e guarda Kuni, in cerca di assistenza.

"Lasciatela stare" dice lui, e Cyno ride.

"Secondo me, dovresti contenerlo maggiormente" dice Alhaitham.

"Perché dovete litigare ogni volta?" commenta Kaveh. "Si crea sempre un tale casino..."

"Non preoccuparti" dice Faruzan, posando una mano sulla sua per rassicurarlo. "Girati verso questo lato della tavola, noi siamo la parte giusta."

Collei fa una risata poco convinta e si stringe nelle spalle, Nahida è troppo impegnata a raggiungere il cibo senza farlo cadere nonostante sia troppo in alto per lei e non sta neppure ascoltando.

"Ti serve aiuto?" le chiede Kuni, ma lei fa di no con la testa, decisa.

"Ce la faccio."

"Sicura? Kaveh, renditi utile, dalle una mano!"

Kaveh si affretta a porgerle il piatto, in modo che possa reggerlo senza sporgersi troppo.

"Grazie mille" gli dice, anche se adesso usare le posate sarà impossibile, con le mani impegnate a tener su il piatto. Un po' incerta, resta così per qualche secondo e poi torna a poggiarlo sul tavolo, come prima.

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