- E sia. Facciamo questa cosa. - mi fissa, con un mezzo sorriso stampato in volto - In fondo non sarà un vero spreco di denaro, se avrò modo di far comprendere a mia sorella quanto sono inutili questo genere di negozi. -
- È davvero sicuro della sua decisione? - non mi lascio intimorire, alzandomi dal tavolo.
Per andare a ripetere il rito fatto in precedenza, che eseguo sempre dopo una lettura.
- Perché questa domanda? Vuole battere in ritirata? - sento il suo sguardo su di me.
- Al contrario. - mi volto - Ad essere onesta sono arrivata quasi al mio limite di sopportazione, riguardo il suo scetticismo. O meglio, a causa della sua lingua tagliente. Da persona educata, quale sono, ho evitato di ribattere alle sue provocazioni, ma ammetto che dimostrarle quanto sbaglia mi piace molto come prospettiva. Ma... più importante di ciò c'è il voto che ho fatto a me stessa. -
- Che sarebbe? - è pronto a sentirsi rifilare qualche tipo di paraculata.
Probabilmente qualcosa come "Non faccio letture ai non credenti, per evitare visioni distorte ed imprecise".
Il che non sarebbe un discorso sbagliato, se dovessi prevedere il suo futuro.
In tal caso, l'energia negativa che gli aleggia attorno, finirebbe sicuramente per influenzare le carte e, di conseguenza, la mia divinazione.
Ma essendo che dobbiamo sbirciare nel suo passato... al massimo troverò difficoltoso vedere con chiarezza i ricordi per lui più dolorosi.
Essendo che mi sta chiedendo tutto ciò per sfida, non per ottenere un riscontro positivo per il suo futuro.
Il che è il vero motivo del mio, di scetticismo.
Bisogna essere pronti emotivamente all'apertura di certe porte e lui... sembra semmai uno di quelli che, anche se ricordano tutto, tendono a nascondere il brutto sotto al "tappeto".
Consci del fatto che nulla scompare, ma altrettanto intenzionati a non parlarne.
C'è.
Sai che c'è, ma guai a farne parola.
- Allora? - mi fissa, accigliandosi - Sta prendendo tempo per cercare di formulare una scusa credibile? -
- No. - sospiro, chiudendo le finestre e mettendo da parte gli ultimi rimasugli di salvia fumante - Quello che volevo dire è che il mio lavoro consiste nell'aiutare le persone. Ed avendo avuto spesso a che fare con divinazioni legate al passato, so quanto esse possano nascondere insidie, per il richiedente. -
- E con ciò? -
- È davvero pronto a sentire ciò che dirò? - mi siedo, porgendogli il mio mazzo.
Preoccupata sinceramente per lui.
- Anche mettendo l'impossibile eventualità che lei non sia una ciarlatana... si tratta del mio passato, no? Perciò, nulla che io non conosca già. Nulla per cui potrei non essere pronto. - gli lascio cadere, sul grande palmo, le carte. Che stringe, puntando lo sguardo deciso nel mio.
- Allora, iniziamo. - annuisco - Il procedimento è il medesimo della lettura fatta a sua sorella, perciò deve... - mi blocca.
- Me lo ricordo. -
- Ottimo, ma se mi lasciasse finire... - contengo l'irritazione - L'unica differenza sta nella domanda. Che deve venir posta in maniera da riuscire ad estrapolare ciò che serve. Tipo "Perché ho così tanta paura dei ragni?" oppure "Cosa mi ha reso così cinico?" -
- L'ultimo pareva più un suggerimento di domanda che un esempio. - ghigna.
- Oltre che cinico è pure perspicace. - gli indico le carte - Se vuole può pure iniziare. -
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Predizioni D'Amore
RomanceFino a non molti anni fa ci facevamo chiamare sensitivi, chiaroveggenti, medium... in qualunque modo tranne che quello di quel periodo nefasto. Probabilmente lo facevamo per non pensarci o per timore di venire di nuovo cacciati, solo perché più rece...