Predizioni D'Amore

Capitolo IX

Dal giorno dei waffles donati sono passate tre settimane.

Tempo impiegato non solo a svolgere il mio abituale lavoro, ma anche a rispondere a qualunque domanda saltasse in mente ad Ethan.

Che ho cominciato a vedere molto più spesso di quanto potessi anche solo immaginare.

La quale presenza a volte si palesa anche via telefonica, prima domandando per messaggio se sono occupata e poi via chiamata.

Perché da gran scettico cinico qual è ne ha sempre una. Da chiedere.

Ma al contrario di com'era all'inizio, ora sembra aver iniziato a comprendere un po' di più alcuni punti importanti.

Anche grazie a degli esercizi psichici fatti assieme, che gli hanno dato modo di avvicinarsi al mondo invisibile in maniera un attimo più diretta. "Tangibile".

Pur tenendolo dannatamente coi piedi per terra.

A causa della sua fatica ad aprirsi all'ignoto.

O sarebbe meglio dire... la sua paura di aprirsi. Punto.

Non solo all'ignoto, ma un po' a tutto in generale.

Perché più ho a che fare con Ethan più mi rendo conto di ciò che intendeva Jasper dicendomi che il ragazzo non sa interagire con le persone.

Il moro non è che non sa intavolare una conversazione, essere piacevole od altro... no.

Il suo problema sta nel fatto che si tiene sempre indietro. Ti mostra solo una piccolissima parte di sé senza mai esporsi.

Come dovesse dimostrare a sé ed agli altri d'essere una persona forte, integra e ferrea. Come la sua nomea di Vice Procuratore fa intendere.

Fratello protettivo.

Figlio coscienzioso.

Avvocato intransigente, ma giusto.

Questi e molti altri sono i volti che si cucisce addosso. Parti di sé che però sono solo pezzi del quadro completo.

Composto anche da insicurezze, ansie, dolori e paure. Com'è per tutti gli umani.

Le quali, nel suo caso, tende a seppellire nel profondo per sostenere le persone che gli sono care.

Soprattutto coloro che in passato hanno avuto tanto bisogno di lui. Senza rendersi conto che, oramai, il brutto è andato.

Lasciando davanti a sé persone in grado di rialzarsi anche senza aver necessità costante d'averlo accanto.

Ed è proprio tale inconsapevolezza il succo della questione.

Ciò che l'ha portato, inconsciamente, a domandarmi aiuto. Perché...

Più che aver davvero bisogno di comprendere il mondo invisibile, sono convinta che Ethan sia giunto da me per far partire il cambiamento che gli serviva.

Cominciato nel momento in cui ha iniziato a mettersi in dubbio, dopo aver avuto "prova" delle mie capacità.

Un cambiamento che lo porterà a guardarsi dentro come mai fatto nei suoi precedenti trent'anni di vita.

Anche se... ho idea che la svolta arriverà quando si renderà conto che Estelle e sua madre non sono più la piccolina e la donna triste di un tempo.

Realizzazione che pare ancora abbastanza lontana, dati certi suoi discorsi.

Come quello su Estelle e Mason, diventati ufficialmente una coppia.

In ogni caso... pian piano qualcosa si sta smuovendo.