Capitolo XX

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Con un sospiro sento il corpo farsi più pesante, mentre riacquisto lucidità.

In sottofondo una profonda voce a me familiare fa da cornice al mio risveglio.

- Puoi per cortesia abbassare il tono? È mattina, se non te ne fossi resa conto. - si lamenta, in un sussurro.

- E quindi? Non mi dirai che hai dormito male, proprio stanotte. - risponde, una voce ancora più lontana. Anch'essa nota - Di solito sei sempre così vitale la mattina. Il primo tra noi due ad usare toni per nulla adatti all'orario. -

- Estelle? - confusa mi stropiccio gli occhi, prima d'aprirli appena.

Trovandomi a guardare un Ethan, al mio fianco, assai... sconvolto? Quasi rassegnato.

Espressione che comprendo sentendo la ragazza, dall'altra parte di quella che ora so essere una telefonata, tirare un urlo degno dei fischietti per cani.

- QUELLA VOCE ERA DI AYLEEN?? - quasi mi pare d'averla in stanza.

Al punto da ritrovarmi improvvisamente sveglia sul colpo.

A realizzare cosa sta accadendo.

- Non avevi detto che ti eri appena svegliato? - aggiunge, sempre più gasata - Questo vuol dire che... -

- Non una parola oltre, Estelle. - la blocca il fratello, con fare semi brusco - Anche fosse? Non sono affari che ti riguardano. -

- Tu parli? Ti devo ricordare quanto naso stai mettendo nella mia relazione con Mason? -

- Io lo faccio per il tuo bene, tu per pura sete di gossip. - allunga un braccio, per stringermi a sé.

Spingendomi a mimargli un sincero "Scusami", a cui risponde con un sorriso ed una scrollata di spalle.

- Che cattivo! Anch'io mi preoccupo per te, sai? - borbotta.

- Quindi la tua reazione dipendeva dal fatto che hai riserve nei confronti di Ayleen? - inarca un sopracciglio, divertito.

- Come potrei averne? Ayleen è un tesoro e trovo sia perfetta per te. - la sua risposta mi scalda il cuore.

Mentre alla mente mi torna la precedente serata.

Dove il ragazzo si è dichiarato.

Rendendomi la persona più felice dell'universo.

- Visto? - ridacchia il moro, incantandomi - Pura sete di gossip. -

- Oh, eddai! Non puoi pretendere che resti impassibile dopo una scoperta del genere! - si lagna.

- Sì, sì. - taglia corto - Tornando a noi, perché mi hai chiamato? Ancora non me l'hai detto. -

- Volevo sapere come stavi. - sbuffa - Ieri sera è passato Jasper a parlarci, ma di te nemmeno l'ombra. E considerando che manco rispondevi al cellulare... cominciavo a preoccuparmi. Certo, a sapere dov'eri mica mi sarei agitata tanto. -

- No, hai ragione. Saresti andata pure oltre l'agitazione. - solleva gli occhi al soffitto - Quindi... tutto qui? Volevi solo sapere come stavo? -

- Sì, beh... volevo pure chiederti di pranzare assieme, ma... alla luce dei fatti... perché non ceniamo tutti assieme con mamma? - quasi mi pare di vederla, con lo sguardo luccicante.

- Con tutti... chi intendi? - Ethan si fa giustamente sospettoso, lanciandomi una strana occhiata.

- Io, te, mamma, Jasper ed Ayleen. -

- Giusto perché avere a che fare con voi due non basta... perché non metterci pure Jasper nel mezzo, no? - sospira.

- Beh, ma Ethan... Jasper è di famiglia. -

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