Capitolo 9

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Se fosse stato per Bakugou, gliela avrebbe ceduta senza nessun dubbio. Ma per lui era diventata una questione di principio e di fronte a quella sfida non avrebbe mai potuto tirarsi indietro per non macchiare il suo onore. E poi, sua madre voleva quel dannato matrimonio a tutti i costi.

"Tu, sfigato impertinente."
Disse il biondo facendo un passo avanti e gonfiando il petto, scese di un grandino sull'altare sulla quale si trovava.
Tutti i presenti avevano gli occhi puntati su di lui. Compresa la principessa.
"Come osi venire qui e rovinare il mio matrimonio."
Ringhiò, puntanti gli occhi rossi e glaciali in quelli tondi e verdi del ragazzo. Non voleva mostrare paura, il giovane Izuku, quindi fece un passo in avanti anche lui.

"Ti sfido a duello per la mano della principessa."
Asserì il verde, stringendo i pugni mentre aveva le braccia stese lungo i fianchi.

Il biondo fece un ghigno; bene, aveva colto una buona occasione per lui. Sapeva che il ragazzo non fosse tanto bravo a utilizzare i suoi poteri e quindi avrebbe potuto batterlo facilmente senza nemmeno utilizzare qualche arma.

"Silenzio."
Tuonò la regina; facendo girare l'immensa folla verso la sua direzione.
Lei aveva il potere e a lei era data l'ultima parola. Nessuno avrebbe mai potuto dire niente, Izuku compreso. Lui non si trovava nel suo regno.

"Se è questo che volete allora tra due giorni ci sarà questo duello e, per chi vince, gli sarà donata la mano della principessa."
Una grande vocio, proveniente dalla sala, di innalzò andando a spezzare il silenzio.
Izuku venne attraversato da un brivido, sperò che nessuno se ne fosse accorto. Per lui era troppo poco tempo che aveva a disposizione, perché non riusciva a gestire ancora il suo potere e Bakugou era anche bravo nella lotta. I punti in cui lo aveva colpito gli dolevano ancora e si sentiva una nullità. Perché non avrebbe potuto difendere Ochaco come voleva. Ma quei pensieri andavano a contrastare con il suo comportamento, dopo che la regina parlò. Il verde fece un passo in avanti.

"Ci sarò."
Lanciò uno sguardo al biondo. Se i suoi occhi fossero stati fatti di fuoco di sarebbe incendiato in un attimo.
Quegli occhi lo avevano scavato dentro l'anima e non riuscì a trattenere un altro brivido.
Doveva mettere tutto se stesso, anche se i giorni erano pochi, per poter imparare a meglio a gestire i suoi poteri. Dannazione, li aveva. Nessuna fata era sprovvista.
Girò i tacchi, lanciando un'ultima occhiata alla folla, e andò via.

-•-
Due giorni alla battaglia. Il maestro Toshinori gli aveva promesso che lo avrebbe allenato fino allo sfinimento, pur di fargli crescere quel potere che aveva dentro e che ancora doveva sbocciare. Izuku era stanco di essere quello debole della situazione e non poteva sempre appellarsi a quel sistema di difesa che ogni volta lo metteva davanti a una scelta: o combatteva o fuggiva. E lui sceglieva sempre la seconda. Come quella volta in cui si era scontrato con Bakugou nel bosco o quando era scappato via dalla chiesa. Ma aveva attribuito quest'ultimo evento solo al fatto che non avrebbe mai voluto mettere in pericolo Ochaco, anche se dentro di sé sapeva che fosse un debole. Un fallito. E se non avesse iniziato a combattere non avrebbe mai potuto concludere qualcosa nella sua miserabile vita. Izuku era stanco di provare a combattere, avrebbe dovuto farlo per davvero. Sforzarsi oltre il limite per conquistare ciò che voleva.
Quel giorno era con il suo maestro, nel bosco, di fronte a lui si stendeva l'acqua cristallina del fiume che veniva illuminata dai raggi solari del primo mattino. Si erano incontrati presto, perché aveva tanto da imparare.

"Abbandona tutte le emozioni negative e concentrati sulla tua missione. Focalizzala per bene."
Disse l'uomo, stando a una decina di passi un po' più in là rispetto a dove si trovava il ragazzo.
Lui, in piedi, sulla riva del fiume, aveva gli occhi chiusi. Sentiva tutti i rumori che aveva attorno; il frusciare delle foglie mosse dai leggeri sbuffi di vento estivo, il frinire delle cicale e i deboli cinguettii degli uccelli in lontananza.
Ad un tratto anche la voce del suo maestro, il quale era così vicino a lui, la sentiva fin troppo lontano. Aveva fatto sì che si potesse concentrare solo sulle sue emozioni positive, allontanandosi dalla realtà e creando intorno a lui una bolla in modo tale da allongare tutto il negativo.
Un braccio lo allungò verso l'acqua del fiume, la sua pelle nivea brillò sotto il raggio solare che lo andò a colpire.
Mosse appena le dita, un filo d'acqua si alzò appena verso l'alto, fluttuò lentamente sopra la distesa d'acqua fino a staccarsi completamente da essa.

"Bravo, ragazzo. Continua così."
Sussurrò la voce rauca del maggiore alle sue spalle. Ma lui non perse la concentrazione: rimase con gli occhi chiusi,  focalizzando solamente l'immagine dell'acqua che stava fluttuando sotto le sue dita ma che non stava toccando con esse.
Poi, udì un boato, fu così forte da fargli perdere la concentrazione. I suoi occhi si splacarono, la bolla d'acqua esplode davanti ai suoi occhi così come quella che si era creato intorno alla sua figura per allontanare tutto.
Davanti alla distesa verde, oltre la coltre di alberi, un po' più lontani da loro, riconobbe la figura slanciata di Katsuki. Il suo petto nudo e sudato, con un pantalone di cuoio a coprirlo. In mano aveva una spada e stava combattendo contro un uomo più grande, con biondi e corti capelli.
Vide il ragazzo scontrarsi con quest'ultimo. L'altro lo schivava mentre Katsuki piegava le gambe e fendeva l'aria a vuoto. L'altro, probabilmente il suo maestro, era molto abile nello schivarlo. I due non sembravano non essersi accorti della loro presenza. A un tratto, percepì un peso sulla spalla. Gli occhi verdi e brillanti di Izuku distolsero l'attenzione e la portarono al maestro Toshinori, in piedi al suo fianco.
Aveva appoggiato la mano sulla sua spalla e aveva stretto un po' la presa su di essa.
"Andiamo via, ragazzo. Prima che si accorgono di noi."
Izuku fece un sospiro, prendendo da terra tutte le sue cose.
Non voleva pensarci: aveva fatto qualcosa, però, e doveva esserne felice.

Spazio autrice

Premetto che questo capitolo è stato scritto tutto a un fiato, perché sono rimasta senza idee per un po' quindi se riscontrate eventuali errori segnalateli senza paura.

Ho voluto pubblicare ora perché mi avete detto di sì tramite il sondaggio su IG (la mia pagina è wormhole10_)

Ultima cosa: come già detto la storia non conterà troppu capitoli, ho intenzione di fermarmi a 12-15 (massimo) perché ho storie da continuare e altre da scrivere. Quindi godetevi questi ultimi istanti della storia

E ultimissima cosa: vi amo tantissimo grazie mille a tutt* per leggere le mie storie non sapete quanto mi fa piacere e mi si riempie il cuore. Se vi va ditemi se oggi volete anche il capitolo 10 o meno, altrimenti lo pubblico settimana prossima.

Dominion (Bakudeku)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora