I giorni passavano, così come i mesi. Due in tutto. Due nella quale Katsuki si stava riprendendo e solo nell'ultimo mese aveva iniziato ad allenarsi. Izuku aveva accordato con lui che si sarebbero allenati insieme, non c'era nessun problema e anzi sembravano andare d'accordo. Anche se qualche piccolo battibecco tra i due sorgeva di tanto in tanto.
Quando l'aveva portato per la prima volta in casa sua, sua madre era rimasta shoccata nel vedere il figlio della regina di Xia lì, all'inizio non voleva ma Izuku era stato così tanto insistente con lei che alla fine aveva accettato e lo aveva quasi considerato un figlio.
Katsuki, con il passare dei giorni, aveva detto all'altro anche perché si trovasse nel bosco in quelle condizioni: aveva litigato con sua madre e, sulla strada per il ritorno al castello, si era scontrato con un cinghiale il quale non si era fatto nessuno scrupolo nell'attaccarlo e a rimanerlo a terra quasi morente. Una motivazione stupida, sì, ma era convincente. Nessuno, meglio di Izuku, sapeva che la selvaggina in quel bosco a volte era così aggressiva se veniva istigata. E il biondo se ne intendeva di istigazioni. Con il tempo aveva imparato a conoscerlo meglio, aveva capito che sotto quella corazza dura che si era costruito in realtà c'era un cuore tenero. Bastava solamente capirlo. A lui era bastato lavorarlo per bne per scoprire che avesse nascosto quel lato che non conosceva nemmeno sua madre.
Avevano passato i giorni così: insieme, tutte le ore del giorno. Sua madre provvedeva a cucinare a entrambi mentre erano fuori per le commissioni o per gli allenamenti. Anche il suo maestro Toshinori si era arreso all'idea che non avesse un solo allievo ma ben due.
Katsuki, dall'altra parte, aveva scoperto quanto quella civiltà fosse così diversa dalla sua temprata di abili guerrieri. Avevano delle tradizioni basate sul pacifismo e sull'amore per la terra e qualsiasi altro essere vivente. Non gli dispiaceva conoscerla, lo faceva sentire quasi in pace con se stesso tutta quella purezza. Gli piaceva stare lì e non capiva perché il suo regno e quello di Silla fossero costantemente in contrasto.
Quella mattina, Katsuki, era appena uscito da casa del verdino.
La ferita all'addome si stava rimarginando ma comunque gli faceva male ancora. Ogni tanto, si faceva aiutare da Izuku a medicarsi quando le fitte erano fin troppo dolorose da sopportare perfino per lui.I due raggiunsero il bosco.
Avevano intenzione di allenarsi quella mattina e avrebbero dovuto fare da soli, siccome il maestro Toshinori era fuori per delle commissioni.
Andarono verso la parte più fitta e fresca. Dove c'erano gli alberi più alti con le foglie più verdi e più vicino al fiume. Se avessero avuto sete si sarebbero dissetati con l'acqua dello stesso."Sei pronto ?"
La voce di Izuku interruppe i suoi pensieri. Gli occhi cremisi del biondo si girarono verso la sua direzione, trovandolo già pronto e in posizione di attacco. Durante quel periodo, aveva affinato le sue abilità tanto che era diventato così bravo a gestire il suoi potere che un paio di volte era riuscito a ribaltarlo durante una lotta.
Ovviamente, era sempre lui quello più forte. Anche se non aveva con sé la sua spada."Lo sono sempre."
Sussurrò, posizionandosi anche lui in attacco e serrando i pugni, pronto a qualsiasi evenienza.Il verde, muovendo le braccia in aria, disegnò un cerchio invisibile. L'acqua del torrente si alzò così tanto che arrivò anche a superarli in altezza.
"Però...senza poteri."
Disse Katsuki. L'altro perse subito la concentrazione. E così come l'acqua si era alzata, si schiantò nuovamente nel torrente, andando a schizzare le gocce intorno a loro."Se tu vuoi questo. Allora lottiamo."
Era da tempo che non utilizzava il corpo a corpo.
Doveva sgranchirsi un po' e di certo non ci sarebbe andato leggero con il biondo solo perché era ancora ferito. Ormai il suo addome si stava rimarginando e le possibilità che questo si aprisse erano minime. Lo aveva curato con tutte le erbe e gli infusi che aveva in casa.
Erano state efficaci, così come avevano aiutato lui con i suoi malori.-•-
I due lottarono. Tutto il tempo. Fu come la prima volta in cui si erano incontrati. Izuku contro Katsuki. Il biondo però cedette per primo, a causa di un piccolo dolore che si insinuò tra le sue costole e lo stomaco. Doveva riprendersi ancora un altro po'.
Aveva ancora il fiatone, così come anche il verde il quale si avvicinò a lui quando lo vide accovacciarsi a terra."Hey... Tutto bene ?"
Gli chiese. Sul sul viso c'era una nota di preoccupazione che gli andò a sfiorare gli occhi chiari.
Katsuki era ancora calato, le mani sull'addome.
Respirava a fatica.
"Non fare scherzi."
La preoccupazione si fece ancora più vivida nella sua voce.
A quel punto però, con un sorriso nascosto sul suo viso, il biondo gli afferrò la mano e lo ribaltò con la schiena a terra, mettendosi su di lui con il punto preteso in aria."Toshinori non ti ha mai detto di non abbassare la guardia se stai combattendo contro un nemico ? Non bisogna mai dimostrarsi deboli, altrimenti sei fottuto."
I due, in quel momento, si stavano guardando negli occhi.
Quegli occhi verde smeraldo, a un tratto, si conficcarono nella sua anima e non ebbe il coraggio di abbassare il pugno contro il suo viso.Un piccolo sorriso si fece spazio sul viso lentigginoso del minore.
"Sei stato bravo a fregarmi."
Rimasero però così; nessuno dei due aveva intenzione di alzarsi.
Il cuore del biondo si schiantò contro le costole, implorando attenzione. E sapeva che non fosse per effetto della ferita, anzi lui sperava che il motivo fosse proprio quello. Ma non era così che funzionava. Quegli occhi lo avevano rapito e lui si era imbambolato come uno stupido.Dall'altra parte, invece, Izuku percepiva il cuore che si stava dimenando come una furia nel suo petto e si accorse da subito di non voler rimanere a quella distanza, anzi gli voleva stare persino più vicino.
Ci fu un attimo di silenzio. Il primo a muoversi fu proprio il verdino: si alzò con il busto e premette le labbra contro quelle del biondo, finché non si fosse dimenticato di ciò che avessero intorno a loro.
Dei rumori che provenivano dalla foresta e dello scroscio dell'acqua del torrente che stava scorrendo al loro fianco.
Katsuki rimase.
Lo voleva anche lui, d'altronde.Fine.
Spazio autrice
Ed ho concluso anche questa avventura.
Spero vivamente che vi sia piaciuto questo libro e possiate seguire tutti i miei scritti.
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Dominion (Bakudeku)
Fanfic✓TW: linguaggio scurrile, scene di violenza. ✓non adatto ai più sensibili. ✓ i personaggi non sono i miei ma sono frutto dell'opera di Kōhei Horikoshi, io li ho solo presi in considerazione ma la storia sarà del tutto diversa. ✓ è una au Bakudeku ...