Anna
L'indomani arrivò presto, e dopo la colazione le undici scoccarono in un battito di ciglia. Aggiustai le bretelle del top a costine grigio, e cambiai i pantaloni del tuta con degli shorts neri, da sopra chiusi a metà una felpa a zip nera, e lasciai i capelli sciolti, mettendo un eleatico al polso nel caso avessi voluto legarli.
-marò sono troppo emozionata, ma voi ci pensate, un corso dove suono io- mentre seguivamo Nunzia per raggiungere la sala comune, Naditza saltava di gioia per i corridoi
-muvitv pccrè- esclamò la donna, e quando entrammo nella stanza i ragazzi erano già lì. Puntai gli occhi sul pavimento, e non appena vidi Carmine seduto da solo al tavolino, andai a prendere posto di fianco a lui.
-comm stai carmniè?- gli chiesi, e notai l'assenza del suo compagno di cella
-vac annaz, tu?- osservai le borse sotto agli occhi, e mi bastò immaginare ciò che Ciro gli stesse facendo passare. Nazario era un suo caro amico.
-preferiv a libertà, o chiattill?- gli feci notare la mancanza del Milanese, e lui alzò le spalle, e anche lìi fu chiaro che tra i due non stava andando bene
-è na cap e cazz- mentre Naditza cominciò a suonare, e cercò di spiegare a Silvia i tasti, Carmine mi raccontò di tutto ciò che era accaduto nei giorni in cui non c'eravamo visti.
-San Martino campanaro- ci fu del silenzio e vidi la mia amica poggiare le mani sui tasti del pianoforte
-tocca qua, tocca qua- alla battuta di Pino non feci che ridere come tutti gli altri, e con la coda dell'occhio istintivamente lo cercai
-pinù vuoi provare pure tu?- Giuseppe rimproverò il biondo
-no grazie, già c'ho un flauto di pelle io- altre risate partirono
-o piffero tieni- lo prese in giro l'uomo. Staccai gli occhi da quella scena, e senza volerlo li poggiai su Ciro. Era seduto sul divano affiancato da Edoardo, mentre Viola era seduta di spalle sul maniglione, a scambiarsi con il moro degli sguardi infiniti.
Cominciai a mangiarmi le unghie, e Carmine lo notò.
-tu ci muori ancora per lui Annarè- allontanò la mia mano dalla bocca mettendo fine a quella tortura che mi procuravo da sola, e mi voltai per guardalo.
-lo odio Ca', ma mi fa male vederlo con un'altra- sussurrai e lo fissai per pochi secondi in cui i miei occhi si scontrarono con i suoi.
Nel mentre non mi accorsi della scenata di Serena contro Cardio che aveva tentato di allungare le mani alla mia amica, che aveva reagito bruscamente.
Il silenzio calò nella sala comune e si udì solo Naditza suonare, quando all'impianto fece il suo ingresso Filippo che ricordò alla mia amica del loro primo incontro. Proprio la sera prima Nad aveva raccontato a me e a Silvia, di come aveva conosciuto il chiattilo.
-quando mi hai chiamato zingara di merda?- a quelle parole scattai in piedi e mi avvicinai per vedere, seguita da Carmine
-questa fuori è una ladra e qui dentro un prof di musica, bell'idea- sbottò il riccio e a quel punto scattò la reazione della direttrice
-basta così, lezione finita- tutti si avviarono verso l'uscita, ed io mi trovai faccia a faccia con lui. Tutti si erano accalcati alla porta, ed io non aveva via d'uscita.
-ancora con il piecuro, non lo vuoi capire che gli devi stare lontana?- si abbassò per sussurrarmi all'orecchio, ed io rabbrividì quando il suo fiato colpì il mio collo
-ij nun m facc cummanná ra nu strunz comm a te, e a Carmine nun c' rompr o cazz- riuscì a trovare coraggio, e parlai con la rabbia stretta tra i denti
-andiamo ragazze- Liz mi afferrò il braccio ed io me ne andai fissandolo da lontano.
Tornate sul nostro piano, Nunzia ci lasciò i nostri 15 minuti di specchio in cui mi esaminai le occhiaie che sembravano essere diminuite. Passai lo specchio a Serena e mi appollaiai sul divano aspettando che le altre finissero, fin quando un'idea mi attraversò.
-mi è venuta un'idea, perché non chiediamo se possiamo dormire tutte e quattro insieme come facevamo prima?- guardai le mie tre amiche, e subito sembrarono d'accordo. Il mio primo mese all'IPM avevo legato soprattutto con Silvia, Nad, e Serena, ed eravamo solite organizzare questi specie di pigiama party.
-ua amò sì, mo vado a chiedere a Liz- Nad balzò dal divano entusiasta
-sarebbe bello.... ma è complicato, forse è meglio di no, ho tutta la mia roba nella cella con Viola- Serena parve anche lei contenta, ma in pochi secondi sembrò cambiare idea.
Mi voltai verso la rossa che la stava fissando in cagnesco. Vidi la bionda lasciare la stanza, e Viola la seguì. Guardai le mie due amiche e sbuffai rumorosamente, facendo ritorno in cella.Tolsi alcuni dei miei vestiti asciutti dallo stendino e li riposi nel mio armadietto, per poi infilarmi la corta camicia da notte rosa cipria. Mi sedetti sul davanzale a fumarmi una sigaretta, aspettando che le mie amiche dormissero. Mi avvicinai al mio cassetto del intimo e tirai fuori una foto.
Tornai sul davanzale e la osservai. Risaliva a due estati fa, i miei felici quindici anni. L'anno in cui avevo conosciuto Ciro. Era proprio uno scatto di noi due in riva mentre ci baciavamo. Lui mi teneva stretta la vita, ed io avevo le mani sul suo collo. Avevo pregato Carmela di scattarci quella foto, nonostante le lamentele di Ciro per il caldo.
Mi accorsi di una calda lacrima che giunse alle mie labbra e ci passai sopra la lingua, assaporando il suo sapore salato. Mi alzai dal gelido muretto e riposi la foto tra la mia biancheria.
2 anni prima
-e ja amò, una sola ce ne facciamo, te lo giuro- trascinai Ciro verso la riva, e lasciai il mio telefono in mano a Carmela, seguita da Edoardo
-e vabbuò, ma una Annè!- annuì alla sua affermazione e feci segno a Carmela di iniziare a scattare
Ciro mi avvicinò a sé per darmi un lungo bacio mentre l'acqua della riva ci bagnava i piedi
-si a chiù bell e tutta Napl- mi sussurrò all'orecchio facendomi sorridere ampiamente
-mo cia putim pigliá na cosa fresc?- si lamentò Edoardo che voleva raggiungere il bar al più presto
-cammin ja- Carmela gli afferrò il braccio allontanandolo
-ti amo Cì- il ragazzo mi avvolse con il braccio il collo, ed io alzai la testa per poterlo guardare
-pur ij t' amm Annarè- mi posò un piccolo bacio a fior di labbra, e fece scontrare i nostri nasi.
Ciaoo!
Oggi tra una cosa e l'altra mi stavo dimenticando di pubblicare il capitolo, perdonatemi per il ritardo:)
Comunque penso di avere un problema con la storia. Vi giuro non capisco. Mi porta che ci sono 40 parti pubblicate, ma con questo sarebbero dieci. Fatemi sapere a voi come esce, non voglio che poi leggiate la storia in ordine sparso. Sto disperata😭.
Al prossimo aggiornamento.
Bluemoon 🌙
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Annarè | Ciro Ricci
FanfictionAnna Amato è un'adolescente napoletana che vive la sua vita in uno dei quartieri della grande e bella Napoli. Anna è vincolata in un relazione tossica, e dopo aver sparato al suo ragazzo viene portata all'IPM, dove si ritroverà ad affrontare il suo...