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*capitolo bonus*

Anna

Quella giornata la stavo trascorrendo nella pace più ultraterrena che avessi mai provato. A breve sarebbero iniziate le attività e mi stavo preparando a dare la notizia a Filippo, ma Nunzia venne in cella per accompagnarmi in direzione.

-dottorè, che bello vedervi- sorrisi alla donna, e mi andai a sedere sul divano di fronte al suo

-allora. Ci sono due notizie per te, e credo proprio ti faranno contenta- incrociò le gambe ed io cominciai a sentire il mio cuore battere

-voi mi fate morire con tutta sta ansia, ja dite- mi portai una mano al petto e cominciai a respirare

-Carmine si è svegliato, Nina aveva ragione- d'istinto mi coprì la bocca con le mani e sentì le lacrime riempirmi gli occhi

-lo sapevo- sussurrai e mi passai una mano tra i capelli sorridendo

-e se ti sbrighi puoi anche vederlo. Una ginecologa del policlinico ti ha trovato un posto per un ecografia oggi stesso- aggiunse e mi sentì al settimo cielo.

Uscì dall'ufficio della direttrice con un sorriso a trentadue denti, e presi Nunzia a braccetto mentre mi accompagnava ai dormitori.

Indossai dei jeans chiari, ed una semplice t-shirt nera, per poi essere scortata in cortile dove ad aspettarmi c'era un'auto della polizia che avrebbe guidato Lino.

Gli occhi dei ragazzi impegnati nella loro solita partita a calcio giornaliera, furono su di me all'istante. Totò mi guardò confuso, così come Edoardo. Probabilmente se avessero saputo che nel mio grembo stava crescendo il figlio di Ciro, avrebbero calato l'ascia di guerra per un po'.

-Anna ma t' n vai?- gridò il rosso ed io entrai nell'auto rivolgendo uno sguardo a Filippo.

La direttrice prese posto di fianco a me, e Lino uscì fuori dall'IPM, fino a raggiungere l'ospedale.

Io e la bionda percorsimo alcuni piani con l'ascensore, fino ad arrivare davanti una stanza che sembrava essere lo studio della ginecologa.

-devi essere Anna. Vieni siediti pure- restai immobile sull'uscio della porta, e mi voltai a guardare la direttrice con un velo di preoccupazione.

Se la circostanza fosse stata diversa la persona che avrei voluto accanto in quel momento così speciale, sarebbe stata mia madre, ma ora come ora, avevo bisogno di qualcuno che mi sostenesse. Non volevo essere sola.

-può entrare anche la direttrice?- guardai la dottoressa, e poi la bionda che rimase stupefatta dalla mia richiesta

-certo, un accompagnatore è concesso, prego accomodatevi- aprì la porta e ci fece segno di entrare.

Sentì la mano della direttrice accarezzarmi la spalla, e con coraggio entrai nella grande stanza bianca, che odorava di disinfettante.

-ti stendi sul lettino, e mi sollevi la maglia gentilmente- alzai le punte dei piedi per poter raggiungere il lettino, e mi distesi prendendo un grosso sospiro

-il test dice che sono di tre settimane- le raccontai mentre lei annuiva, ed iniziava a spalmare del gel azzurro sulla mia pancia della quale si notava solo un leggero rigonfiamento, che somigliava più alla mia pancia durante il pranzo della domenica di mia madre.

-ricordi quand'è che hai avuto l'ultimo rapporto?- a quella domanda mi gelai.

-22 aprile- quel giorno era ormai indelebile nella mia mente. Il giorno del permesso. Ed il giorno in cui avevo ammesso a me stessa di amare ancora Ciro Ricci.

-effettivamente il feto sembra essere di tre settimane, non si riesce a vedere ancora bene, ma è questo cerchietto qui- con l'indice indicò una piccola pallina nel mio stomaco, ed i miei occhi si illuminarono.

Mi voltai per guardare la direttrice, e le vidi lo sguardo sorridente e lucido. Era commossa, e mi teneva la mano facendomi sentire al sicuro.

-possiamo vederci il prossimo mese per la prossima ecografia. Il mio consiglio è quello di evitare stress, troppi sforzi, o situazioni emotive che ti facciano stare male, fidati che influisce molto anche sul bambino- mi tirai su la zip dei jeans, e mi sistemai la maglietta scendendo dal lettino

-la ringrazio- parlò la bionda ed io annuì d'accordo con lei.

Uscì dalla stanza e mi ritrovai nei corridoi, vidi alcuni infermieri passeggiare e attesi l'arrivo della direttrice per andare da Carmine.

Una donna in età avanzata ci condusse fino alla camera del mio amico, avvisandoci di avere pochi minuti a disposizione prima della fine dell'orario delle visite.

-voi non entrate?- osservai la direttrice prima di mettere la mia mano sulla maniglia della porta

-adesso è più importante che veda te- mi fece segno di entrare ed io le mandai un bacio volante, per poi sospirare ed andare dal mio amico.

La stanza era ancora illuminata e posai subito i miei occhi sul letto dove era disteso Carmine intento a fissarmi.

-Carmine- sussurrai con la voce rotta, e andai spedita verso di lui per abbracciarlo. Le sue braccia mi avvolsero e lo sentì piangere sul mio petto.

-comm me fatt cuntent Annè- sorrise ed io mi sedetti accanto a lui

-quante cose ti devo raccontà, non vedevo l'ora che ti svegliavi- scossi la testa e strinsi il foglio dell'ecografia tra le mani

-e dici ja- tirò su col naso, ed io mi passai gli indici sotto i miei occhi per asciugare le lacrime

-sono incinta Ca'- lo vidi sbarrare gli occhi e restare immobile per alcuni secondi, prima di poter parlare

-verament Anna?- mi accarezzò la mano ed io gli mostrai l'ecografia

-guarda qua- gli indicai la piccola pallina sul foglio, e sorrisi con le lacrime agli occhi

-e quann è succies?- domandò ed io sentì una lacrima scendere lungo la mia guancia.

Misi le gambe a penzoloni lungo il lettino del mio amico, e sospirai. Sentì Carmine smettere di respirare e si preparò alla mia risposta.

-il giorno del permesso, Ciro mi aveva dato appuntamento in un hotel la sera stessa. Io non ci volevo andare, dentro di me lo odiavo ancora, ma poi il cuore mi ha detto altro. Ho preso il motorino e l'ho raggiunto. Ciro è il padre Ca'- piansi sulla sua spalla mentre mi consolava

-è tutt appost Anna, hai un sacco di persone ca t vuonn ben, nun stai a sol- mi rassicurò passando una mano sulla mia schiena.

-t' vogl ben- sussurrai e mi godetti quei pochi minuti a disposizione.

Quando fu l'ora di lasciare la stanza salutai il mio amico, e tornai dalla bionda che mi aspettava fuori con un'espressione rilassata.

-dobbiamo tornare all'IPM- mi avvertì ed io annuì semplicemente per poi seguirla verso l'uscita.

Ciaooo.
Venerdì esce l'epilogo.
Tutto questa sta quasi per finire 😭
Al prossimo aggiornamento
Bluemoon 🌙

Annarè | Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora