Il week end per Amber era arrivato più veloce di quanto si aspettasse, era riuscita a recupera il sonno aveva ripreso le forze,dopo quella notte da incubo non ebbe più ricadute per fortuna.
-" Vedi te lo avevo detto che era solo un pò di virus"
-"Sì forse hai ragione... "
Rispose Anna non troppo convinta a dire la verità non lo era nemmeno Amber, però ormai era passata e non ci volevi pensare più, anche se la visione che aveva avuto rimaneva un argomento tabù per lei.
Avevamo passato la giornata in biblioteca a studiare, Amber era contenta di star meglio perché riuscì a mettersi in pari con lo studio e gli appunti.
'Finalmente Amber è tornata' Pensò felice mentre Anna le faceva vedere delle formule di chimica sul libro, quando sentì vibrare la coscia, era il cellulare si alzò e velocemente uscì dalla biblioteca per rispondere.
Era la madre.
-"Pronto mamma"
-"Ciao tesoro come stai?"
-"Benissimo e te?"
Non aveva intenzione di dirgli quello che le era successo, anche se il discorso dei genitori l'aveva turbata, non voleva fare conclusioni affrettate.
-"Oggi vieni a cena da noi? È sabato!"
-"Mamma non posso questa sera c'è una festa qui e vorrei andarci"
-"Una festa? Mmm capisco va bene tesoro tranquilla. Ma promettimi che oggi starai particolarmente attenta, sopratutto questa notte!"
La voce della madre preoccupata Amber lo sentiva che c'era qualcosa che le stava nascondendo
-"Mamma tu e papà mi dite sempre le stesse cose, mi dite che succede?"
-"Nulla piccola siamo solo preoccupati per te.. "
-"Come vuoi mamma ci sentiamo ora devo tornare a studiare. Stai tranquilla. Ti voglio bene"
-"Ciao piccola, anche io"------------------------------------------------------
Hayden quella notte fra stato di nuovo male, male come non mai, il dolore era tornato tre volte peggio, aveva vomitato più volte nel bagno talmente tante volte che si era addormentato sul pavimento.
Aveva la faccia contro la mattonella fredda del pavimento in bagno, era stordito ma per fortuna i dolori erano cessati.
Si alzò lentamente guardandosi allo specchio e davanti ai suoi occhi si presentò un Hayden cadaverico, aveva gli occhi contornati di nuovo dalle occhiaie nere, il viso era pallido ed emancipato, i capelli completamente scombinati e in più puzzava.
Aprì l'acqua per farsi una doccia fredda, si spogliò completamente, aveva un fisico asciutto ma era comunque un fascio di muscoli, entrò nella doccia rilassandosi mentre le sue ossa risentivano della notte passata in agonia.
Dopo essersi lavato uscì dalla faccia mettendosi un asciugamano intorno alla vita, era incazzato già di prima mattina ma sopratutto per suo fratello di ancora non si era fatto sentire dopo la sua telefonata.
A un certo punto senti bussare alla porta
-"Chi è?"
-"Ehm... Sono Logan, seguo il corso di chimica con te hai scordato il libro nell' aula, così ho pensato di riportartelo"
Hayden si diede dello stupido ma senza pensarci due volte andò ad aprire al ragazzo
-"Grazie Logan"
Disse prendendo il libro dalle mani del ragazzo facendo una mezza smorfia,che però doveva sembrare un sorriso.
Davanti a lui si presentò un ragazzo alto, magro, con grandi occhiali da nerd che nascondevano due occhi azzurro chiaro, aveva labbra leggermente rosa che spiccavano sulla carnagione chiara, capelli corti ma non troppo ed espressione tipica da secchione.
-"Ehm sai qui non ho molti amici mi chiedevo se stasera vieni alla festa anche tu!"
Rimase sorpreso alla domanda del ragazzo poi annuì,non aveva amici nemmeno lui ma il suo sesto senso gli diceva che il sarebbe potuto fidare di quel ragazzo.
-"Sì vengo anche io perché?"
-"Beh se ti va potremmo andare insieme.. cioè non capire male.. insieme nel senso da amici dico:
Aveva preso a parlare piano guardando in basso era agitato si capiva
-"Tranquillo vengo volentieri con te ed è ovvio che ci andiamo insieme da amici"
Ridacchiò leggermente mentre il ragazzo gli sorrise
-"Grazie beh allora vengo qui per le sei "
-"Va bene ora vado mi devo riposare a dopo Logan"
Disse Hayden girandosi e sentì un sussulto di sorpresa provenire dal ragazzo, capi subito il perché
-"Sì lo so sono enormi a dopo comunque "
-"No.. io cioè ehm va bene a dopo"
Chiuse la porta alle sue spalle consapevole che il ragazzo aveva notato le sue grandi cicatrici sulla schiena, erano solchi profondi che lo percorrevano dalla spalla fino al fianco, ferite indelebili come i ricordi che gli portavano alla mente.
La madre, il padre, il fratello, sangue, zanne ed artigli e poi nulla solo il vuoto e silenzio il silenzio della morte.
