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-" Perciò tu e tuo fratello sareste lupi mannari maledetti?"
Chiese Logan con voce leggermente balbettante mentre faceva avanti e indietro per la camera
-"Wolf Cursed per la precisione, si, ed Amber è una Algos"
Rispose Hayden guardando l' amico che ormai era bianco cadavere, non voleva metterlo in mezzo ma cosa potevano fare? Era lì e non avevano avuto modo di trovare una giustificazione valida per quello che era successo, Amber era andata via, si sentiva leggermente in colpa ma ora era troppo impegnato. Impegnato a ripetere mille volte le stesse cose a Logan che sembrava non riuscire a capire,o semplicemente capiva ma non voleva capire, anche se sicuramente non era facile per lui venire a conoscenza di tutte quelle novità.
La loro conversazione però fu interrotta da qualcuno che stava entrando nella stanza, era la rossa l' amica di Amber, aveva il volto tirato e sembrava abbastanza sorpresa di vederli li.
Notò che tra le braccia teneva un libro, non sembrava un libro comune proveniente dalla biblioteca, la ragazzo lo strinse più a sé come se volesse nasconderlo ai loro occhi.
-"Che ci fate qui?"
Chiese mentre si dirigeva a grandi passi verso il suo armadio
-"Ehm scusa eravamo venuti a parlare con Amber ma è dovuta uscire che i suoi genitori l' hanno chiamata. Comunque piacere Alex"
Disse il fratello che era bravo ad inventare scuse su due piedi
-"Piacere mio Annabelle"
Gli strinse la mano per poi posare subito quello strano libro nel suo armadio, sentiva che c'era qualcosa di strano, non indugiò oltre però.
Dopo qualche minuto erano nel corridoio mentre Alex era ancora intento a parlare con Logan, per fortuna c'era lui che aveva più pazienza.
-"Sentite. Io vado a cercare Amber credo di dovergli un minimo di scuse tu intanto divertiti a fare lo psicologo"
Ridacchiò divertito mentre Logan lo guardava male se ne andò non notando il sorrisetto compiaciuto di Alex.

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Era nel giardino del college seduta sull' erba intenta a prendersela proprio con essa, strappava pezzetti di foglie per poi farli a pezzi mentre le lacrime gli rigavano il volto silenziose. Tutti quegli avvenimenti l' avevano portata ad un grande accumulo di stress, si sentiva scoppiare, odiava stare così essere così debole. Ma in quel momento ne aveva bisogno aveva bisogno di essere debole.
Pensò per l' ennesima volta a sua madre e a quel simbolo, doveva scoprire di più se voleva davvero aiutarli, decise infatti che quel fine settimana sarebbe tornata a casa a costosi mettere a soqquadro lo studio di sua madre.
Poi il pensiero passò a quel ragazzo, Hayden, nella sua mente vide di nuovo i suoi ricordi quei terribili ricordi che lo avevano segnato per tutta la vita. Aveva sentito il suo dolore un dolore davvero indescrivibile, pensò che per sopportare una cosa del genere quel ragazzo dovesse avere una gran forza, lo invidiò per un secondo. Lei era lì che piangeva per cose ciò a confronto sembravano sciocchezze mentre lui dentro stava peggio di chiunque altro. I suoi pensieri però furono interrotti dall' arrivo di qualcuno che senza chiedere si mise al suo fianco, si girò e vide che era lui, non la guardava però
-"Scusa"
Disse Hayden mentre lei distoglieva lo sguardo sperando che lui non avesse notato le sue lacrime. Infondo era felice che lui fosse lì anche se quelle parole sembrava averle pronunciate a gran fatica accettò le sue scuse"
-"Tranquillo fa nulla.. "
Sussurrò lei mentre continuava a strappare qualche filo d' erba come antistress. C'era un silenzio leggermente imbarazzante. Lui sopratutto sembrava a disagio ma poi si girò a guardarla
-"Che cosa hai visto?"
Amber si voltò guardandolo negli occhi, occhi che ho quel momento sembravano supplicarla, anche se la voce era fredda e distaccata
-"Sei sicuro di volerlo sapere?"
-"Sì sei l'unica oltre a mio fratello che sa di quello che ho fatto. L'unica che ha provato il mio stesso dolore perciò si voglio sapere di preciso cosa hai visto.."
Lei annuì prese un respiro per poi cominciare a parlare
-"Ho visto te tra i corpi dei tuoi genitori, ho sentito lo tue urla e percepito il tuo dolore, la tua schiena era squarciata da due profondi tagli. Ma sopratutto il sangue era dappertutto, sulle pareti, sul pavimento, su di te ho visto tuo fratello cercare di staccarti da quel pavimento. Ho visto anche la tua prima trasformazione ho visto come li hai uccisi e di come Alex sia riuscito a fermarti anche se era troppo tardi. Ho sentito il tuo senso di colpa che ancora ti porti dietro dopo tutto questo tempo"
A quelle parole Hayden ebbe un tremito, strinse con forza i pugni mentre Amber lo guardava
-"Io non penso che tu ti debba sentire così, non eri tu, quello non era il ragazzo che sta seduto qui al mio fianco. Ma sopratutto non sei un mostro, anzi se tu sei un mostro allora io lo sono tanto quanto te"
Disse lei con semplicità facendo spallucce, Hayden abbozzò un leggero sorriso, era raro vederlo sorridere ma avrebbe dovuto farlo più spesso.
-"Perciò quando vorrai parlarmene io ti ascolterò e ti aiuterò a trovare il modo di liberarti da questo sigillo"
Sì stavano fissando gli occhi di lui non riuscivano a staccarsi da quelli di lei che sorrise e lentamente si alzò per andarsene.
Ma lui velocemente gli prese il polso fermandola
-"Grazie "
Sussurrò lui Amber era sorpresa, sorpresa di non sentire finalmente alcun dolore a quel tocco, ma poteva semplicemente sentire la sua pelle calda contro la sua.
-"Non devi ringraziarmi poi credo di sapere già da dove cominciare"
Gli sorrise stancandosi poi controvoglia da quel contatto, capendo che Hayden in quel momento stava bene, il suo grazie perciò era davvero sincero.

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