Capitolo 6

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BRIGA


- Mattia ha dei seri problemi di respirazione, di tenuta proprio. - dice Emma a Fabio mentre sorseggia un bicchiere di succo d'arancia.

La guardo, sbuffo e mi accingo a rispondere.

- Ho dei problemi di respirazione dovuti al fumo- replico.

- Anche io fumo Briga ma non ho i tuoi problemi - mi stuzzica Emma allontanandosi dalla palestra.

Dio quanto mi da sui nervi quando ha questo atteggiamento, l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è cominciare ad allenarmi per lavare via tutta la pressione e il nervosismo accumulati.

Alzo gli occhi al cielo e sento lo sguardo pesante di Fabio addosso.

- L'hai fatta incazzare, ha ragione - tuona lui. - Devi stare più tranquillo. -

Adesso sono io quello agitato? Fino a prova contraria lei è venuta a svegliarmi già sul piede di guerra - penso.

- E io sto tranquillo regà, stavo a dormì.. più tranquillo de così. Lei si arrabbia sempre. - rispondo in tono pacato.

Mi giro verso la porta e vedo Emma rientrare e prendere posizione accanto a Valentina, è intenta ad ascoltare il discorso iniziato da Fabio riguardante le nostre responsabilità, il nostro allenamento e la nostra personalità.

Mi sento sotto accusa in questo momento.

- Ciò che ha fatto lui oggi non mi è piaciuto. Te lo dico, non mi sei piaciuto - mi dice Fabio guardandomi negli occhi.

Ovviamente lui ed Emma sono amici e quindi è normale che lui se la prenda con me, deve difenderla.

- Guarda te possò dì na cosa? Allenamose, daje. - gli dico infastidito.

Tempo di finire la frase e vedo Emma alzarsi di scatto, penso di averla combinata davvero grossa, ma non mi importa, devo far valere le mie ragioni. Non permetto mai a nessuno di mettermi i piedi in testa.


EMMA


Con questo suo atteggiamento mi porta davvero all'esaurimento. Non riesce nemmeno ad ammettere per una volta di aver fatto una cosa sbagliata.

- Io l'ho detto il primo giorno: ho bisogno di vedere gente che quando entro qua dentro sta affamata perchè tra tot giorni c'è la prima puntata del serale. Ok? Non devo cantare io, non devo ballar.. - nemmeno il tempo di finire la frase che mi interrompe Mattia.

- Senti, io sto qua ventiquattro ore al giorno e voglio vince pure io. Però secondo me se dovemo da n'attimo na calmata. - replica lui.

Ha anche la faccia tosta di rispondere.

- Mattia, guarda che l'unico agitato qui dentro e che prende tutto sul personale sei tu, ok? - glielo dico e basta, senza pensarci due volte.

- Ma qui non si stratta dello scherzo. È la quarta volta. Ci siamo visti quattro volte ed è la quarta volta che mi urli in faccia iniziando un discorso - risponde fissandomi negli occhi.

E ancora non hai visto niente - penso.

- Ti avviso che ci sarà la quinta, la sesta, la settima e l'ottava. Per me il problema non è il dormire. Il problema è che ti sveglio e mi fai una faccia come per dire 'ah mi hai pure svegliato!' - gli dico abbastanza alterata.

Lui alza gli occhi al cielo pronto ad intervenire.

- Ma che stai a dì Emma, sò rincoglionito. Sto dormendo da nemmeno due ore con le luci accese... - mi dice sbuffando.

Al che non resisto più e gli butto in faccia tutto ciò che la mia testa sta elaborando.

- Anche io vorrei dormire, ma sto preparando una squadra. Non dormo la notte per rivedere i brani che vi ho assegnato, vado a vedere i file delle vostre prove che mi mandano e le studio. Ho anche il mio lavoro che continuo al di fuori di questo programma eppure IO è già da un'ora e mezza che sto qua a decidere che cosa farete, se tutto va bene, la settimana prossima. Quindi, se entro in casetta, posso vedere una squadra di gente che ha fame di voler fare bene? Questo ho chiesto. Perchè poi, se la prima puntata manca un pezzo e arrivate scarichi, non venite a dire che è colpa mia o che le scelte sbagliate sono le mie eh. Qua dentro voi vi dovete sudare qualcosa, non io. Io quello che volevo dalla vita me lo sono andato a prendere e tutti i giorni mi sveglio e continuo a prendermelo. La guerra non finisce mai, le gare non finiscono mai. Lo sto dicendo per voi, perchè credo in queste cazzo di persone che ho scelto. Ho un mal di testa assurdo, avrei potuto alzare il telefono e dire alla produzione che tanto vi ho visti stamattina, ieri e l'altroieri. Avrei potuto dire di farvi preparare da soli. Invece sto qua, sono andata a dormire alle quattro e stamattina ero ancora lì con l'agenda a capire se avevo scelto le cose giuste per voi, e tu Mattia mi rispondi alzando la voce dicendo che il pomeriggio va dalle due fino alle sei. E beh? Anche per me il pomeriggio va dalle due fino alle sei, e ieri alle due ero qui e me ne sono andata alle dieci di sera. Per fare cosa secondo te? Per fare bene alla faccia mia, o per farvi arrivare carichi come una macchina da guerra? Ma non perchè la faccia è la mia ma perchè siete forti. Sennò io me ne stavo a casa. Klaudia quando balla se ne cade lo studio, a me cosa me ne frega? Quindi non prendere sempre tutto come un attacco personale perchè le stesse cose che dico a te, io le dico a Valentina.. con la differenza che lei non ha battuto ciglio, perchè forse ha capito che lo faccio per il suo bene. Tu no. Da quando ho messo piede qua dentro hai sempre preso tutto sul personale. Hai scelto tu di venire con me ed io te lo avevo detto dal primo giorno che non sarebbe stato facile, CON ME. Hai scelto tu e potevi andare anche dall'altra parte. - finalmente mi sono sfogata. Ci andava proprio, avevo bisogno di dire queste cose.

Mentre dicevo l'ultima frase Mattia ha abbassato subito lo sguardo perdendo il mio contatto visivo, sarà rimasto segnato dalle mie parole. Credo sia la cosa più giusta, deve riflettere.

Finito il discorso mi avvio per uscire dalla palestra..










Se Guardi Abbiamo Le Stesse MolecoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora