Il tuo vuoto

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Entrammo in quella bellissima villa, era di quelle moderne con le pareti fatte di vetrate, arredamento minimalista.
Che sogno stare lì!
Eppure osservando meglio era tutto talmente in ordine da non sembrare vissuta, veniste da me a parte il gatto che lascia peli su peli ovunque, ma più in generale, quel maglione lasciato sulla sedia, i piatti ancora da lavare ( lo so cosa state pensando, figuriamoci qui dentro la mia mente ci sono io e ci siete voi, siamo una cosa sola quindi vediamo se indovino.... state pensando: ma come i piatti da lavare al plurale! Vivo da sola sporcherò solo un piatto per volta !
Ma io lascio accumulare piatti anche per 2 giorni, che pigrona sono! ) insomma una casa un pochino in disordine mi faceva sentire bene, a mio agio, qui dove tutto era tirato a lucido avevio persino paura di lasciare qualche didata quà e là che si vedeva subito.
Mi sentivi fuori posto, poi perché si sentiva così tanto il rumore dei miei passi? C'era addirittura l'eco, che sensazione di vuoto incredibile, non mi sentivo affatto a mio agio, anzi avevo qualche brivido freddo, quasi mi pareva di stare in una casa disabitata e piena di fantasmi.



E forse questo bellissimo ragazzo ricco, dalla vita apparentemente perfetta, forse anche lui aveva un vuoto dentro e avevo la sensazione essere un vuoto gigantesco, incolmabile. So bene di cosa stessi parlando perché anche la mia vita era vuota e forse per quello la mente mi riempiva costantemente di pensieri a raffica senza tregua che a volte mi veniva il mal di testa., ma intanto non riuscivo a fermare in nessuna maniera quel flusso di pensieri.
Quando ero con lui però intendo quando scopavamo, potevo finalmente sentire il silenzio, tutto taceva e mi liberavo finalmente del rumore.
Mi guardai attorno e non vidi nessuna foto, vedevo quadri bellissimi e sicuramente costosi <<(sarà meglio ci stia ben lontana, immaginate: goffa come sono mentre cammino cado, mi appoggio al muro e tiro giù con me un quadro per poi scoprire che è un dipinto da un milione di euro che ovviamente non potrei ripagare nemmeno tra mille vite)>> casa mia non aveva molti quadri, però avevo molte foto di quando ero piccolina, quelle foto non avevano certamente valore economico, ma il valore affettivo che avevano per me era inestimabile.




Mi mettevq malinconia e tristezza vedere che lui non possedeva nulla che abbia un costo a livello affettivo, è come se comprasse con i soldi oggetti costosi per riempire vuoti affettivi.
Matteo fece per prendere due calici e una bottiglia di vino, lo fermai e dissi che avrei voluto rendermi utile, lui sorrise e disse:<<ok Silvia allora prendi tu i calici, io mi occuperò del vino!>>
Mi avvicinai allo sportello della cucina che lui aveva già aperto per prendere i calici e guardando poco più in alto notai che tutti i piatti erano incellofanati tranne due, che stranezza era mai questa? Matteo chiese se potessi prendergli l'apri bottiglia che era nel cassetto a fianco a me, lo aprii e anche lì forchette, cucchiai, cucchiaini, ogni cosa era incellofanata tranne due, feci finta di nulla, gli porsi l'apri bottiglia.

Non sapevo cosa fare, volevo tanto chiedere il motivo di queste stranezze ma sentivo essere un argomento molto delicato e non lo conoscevo abbastanza da osare tanto.

Lontana da lui,  vicina a me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora