27/09/2021

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A causa della punizione, la cui notizia si sparse piuttosto in fretta a scuola, tornò di interesse anche la storia della porta in faccia, che di suo era piuttosto divertente. Adele divenne così il bersaglio di siparietti simpatici in cui la aspettavano dietro una porta e facevano finta di aprirla per spaventarla e farsi due risate facili facili. L'improvvisa popolarità della ragazza era un po' sgradita, lambiva il bullismo.

All'ennesima porta fintamente aperta, una mano superò Adele e rifilò una botta tremenda all'uscio, finendo in faccia al simpatico che c'era dalla stessa parte. Davide, sopra di lei, aveva lo sguardo di uno parecchio infastidito.

«Oh, scusa, non ti avevo visto, fa male la porta in faccia?» ringhiò al ragazzo dall'altra parte, che si teneva la fronte in cui stava crescendo un bozzo violaceo.

Due o tre tipe lì poco distanti assunsero l'aria tra il colpevole e l'interessato. Si sprecarono le labbra prese a morsi, mentre gli sguardi percorrevano il ragazzo dalla testa ai piedi.

«Mi sa che devo farti un po' da guardia del corpo» scherzò Davide, seguendo a qualche passo Adele. Lei sorrise, sapeva che era una cosa un po' da "io maschio forte difendo te femmina debole", ma sinceramente non le dispiaceva qualcuno che la affiancasse in quel momento di sgradevole popolarità.

Per di più, Sofia, con cui aveva scambiato un paio di messaggi, sembrava essere tornata a una complessiva indifferenza rispetto alla scuola che frequentava, compresi i suoi studenti, compresa lei. Se la storia della porta in faccia aveva girato, il dettaglio che Sofia fosse lì dentro al bagno con due maschi, di cui uno appena sfidanzato, era stata subito oggetto di ricami.

A guidare l'esercito dei ricamatori era Denise, l'ormai ex di Alessio, che pur non essendo un premio Nobel, non aveva fatto fatica a fare due più due, eleggendo Sofia a zoccola sfasciacoppie.

Denise aveva una certa popolarità in fondo. Non di quelle popolarità costruite sui reggiseni ed i costumi a triangoli, ma nemmeno sulle videolezioni di astrofisica. In maniera quasi innata, però, sapeva confezionare dei contenuti che funzionavano: le ci vollero poche storie ben costruite ed allusive a far capire a tutto l'universo che Sofia aveva provato a "fregarle" il tipo. Questa non replicò, non le interessava fomentare polemiche sterili con gente come Denise.

Sofia usava poco i social, per una della sua età: le battute che riceveva l'avevano convinta che non valesse la pena passarci poi tutto questo tempo. Erano troppe le persone che, dietro uno schermo, si permettevano di giudicare.


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Alla quinta storia di questo tenore da parte di Denise, Adele chiese un parere a Davide, che si stava guardando il ciuffo con la cam frontale.

«Ma non ti sembra una stupidaggine dire che Sofia aveva provato a "fregarle" il ragazzo? Alessio non è una bicicletta».

«Ma così scarica il problema. Non era lei che non se l'è tenuto stretto, bensì lui che è stato "fregato". Tutto torna».

«Ma tenere stretto? Mica era un cane».

«Dai, hai capito. E poi tanto erano destinati a mollarsi» concluse Davide, con una certa dose di indifferenza.

«Appunto! Dovremmo difendere Sofia da tutte queste voci idiote» rincarò Adele.

«Tempo perso. Le voci idiote non devono partire nemmeno, perchè se partono, non puoi certo fermarle da sola, specialmente su questo argomento».

«Ma che c'entra l'argomento? Le voci idiote vanno fermate a prescindere. E se mi dai una mano-».

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