01/03/2022

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X: ciao, come ti chiami?

B: Mi chiamo Benny

X: e quanti anni hai?

B: 18

X: io qualcuno in più, ti scoccia?

B: per nulla, basta che sei porco il più possibile

Lo schermo del pc illuminava la stanza buia, piuttosto ordinata per essere quella di un maschio adolescente. Una schermata di una serie in streaming era pronta per essere riattivata nel caso in cui ci fossero dei rumori sospetti dalle parti della camera dei suoi genitori.

La chat andò avanti qualche altro minuto in toni sempre più apertamente espliciti: descrizioni fisiche con tanto di particolari intimi, esperienze forse vere, forse esagerate, forse inventate di sana pianta.

X: e tu hai già avuto esperienze con maschi?

B: sì, in gran parte online. Pochi maschi si fidano di incontrare.

X: perché molti di voi ragazzi in realtà siete fake.

B: io no, posso dimostrartelo quando vuoi

X: spero non con delle foto, quelle ormai si possono reperire e taroccare ovunque

B: mi offendo se dici così, hai voglia di vederci in cam?

X: certo Benny

Le due camere dei dispositivi inquadrarono i corpi dei due maschi davanti allo schermo. Uno era un uomo, che aveva detto di chiamarsi Giorgio, relativamente tonico, compiaciuto nel toccarsi il membro già gonfio. Dall'altra parte un ragazzo che ancora non era un uomo se non per la maggiore età, anch'esso eccitato.

I due continuarono a scambiarsi commenti espliciti, scivolarono in una sexchat dai toni molto cupi, in cui l'uomo sfoderò un copioso arsenale di fantasie di dominazione. L'altro scrisse relativamente poco, lasciando parlare le immagini delle sue mani che masturbavano e penetravano sé stesso, il proprio giovane corpo.

B: adoro sentirmi dire certe cose. Continua!

Mancavano pochi minuti alle tre di mattina quando entrambi giunsero al culmine della loro sexchat. Stanchi e colanti dei propri umori, si diedero appuntamento l'indomani sera.

X: Benny raramente ho goduto come stasera.

B: ti ringrazio, adoro far godere così un maschio

X: vorrei tu facessi un pensiero al fatto di incontrarci. Vorrei ripetere tutto questo di persona.

B: in questo periodo è complicato, ho una ragazza che mi sta molto addosso

B: La mia tipa è come me, ha sempre voglia di cazzo

X: hahaha mi fai morire. Però pensaci, magari porti pure lei.

B: eh ma una che porterei ci sarebbe. Lei è bisex, si chiama Sofia e sarebbe una figata scoparla in due e poi tu scopi pure me.

X: ehi Benny qui andiamo sul porno haha

X: intanto deciditi tu a vederci sul serio, ho voglia di scopare quel bel fisico che hai

Dopo alcuni convenevoli dello stesso tenore, i due si salutarono e chiusero la chat.

Chiudendo il pc portatile, fece un pensiero su Giorgio, sul suo corpo tosto, sulla sua erezione. Sarebbe stato proprio piacevole incontrarlo, ma in quel momento era impossibile, era veramente impossibile.

Sospirò, perchè sapeva che non era un periodo: lui non avrebbe mai potuto incontrare uno come Giorgio, farci sesso, perchè lui era Davide, era il rubacuori della scuola.

Chiuse il profilo instagram di Benny, da cui aveva scelto le due uniche foto da mandare a Giorgio, poi chiuse la galleria delle immagini del cell, dove aveva attinto ad altre foto, specialmente quelle al mare, dove si vedeva il fisico: erano immagini del periodo in cui girava molto con Benny. Tanto a fisico erano simili, non avresti visto grosse differenze anche perchè Benny, come lui, non aveva tatuaggi.

Davide diede un'ultima occhiata a instagram, mise qualche like tattico ad alcune storie di tipe che fisicamente meritavano, fece una battuta a un paio di ragazze di Onlyfans che cercavano più o meno scherzosamente partner per creare contenuti.

Infine spense e si stese nel letto, non senza dedicare uno sprezzante ultimo pensiero a Sofia, a suo dire la colpevole di tutti quegli ultimi casini della sua vita. Eppure lei ora aveva trovato una ragazza, mentre lui si dipanava tra la delusione di essere stato piantato in asso da Denise e la rabbia per vederla avvicinarsi a quella checca inconsapevole di Benny.

No, non serviva fare quei pensieri. La verità era che non aveva mai affrontato seriamente i sentimenti che derivavano da un orientamento che stava reprimendo sempre più a fatica, e che esplodeva in quelle notti in cui si lasciava andare alle lunghe sessioni punitive di masturbazione anale contattando maschi, spesso adulti, fingendosi Benny. Quello stesso Benny che aveva avuto a pochi centimetri mentre faceva sesso con Sofia, e se solo lei non lo avesse abbracciato, chissà come sarebbe finita.

Sofia, Benny, Adele, Denise. Tutto si faceva confuso quando rimaneva da solo nella sua stanza, al buio, senza nemmeno più la consolazione di fingersi qualcun altro. Cercava di tenere a bada i suoi demoni, sempre più pressanti, sempre più urlanti, sempre più pronti a ferirlo, addormentandosi esausto.

Quella sera non fece eccezione. E nemmeno quello che successe la mattina, mentre già sua madre lo chiamava dalla cucina: si svegliò, si ricompose, si sciacquò, e tornò a essere il solito, Davide il Rubacuori.

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