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Felix gli sposta i capelli dal viso, respiro pesante e irregolare

Hyunjin chiude gli occhi, sentendo un improvvisa voglia di piangere

Era ancora dentro di lui, non per chissà quale intento perverso

Era bello sentirsi una persona sola, uniti nel corpo e nell'anima

Hyunjin flette le braccia, chinandosi per baciarlo

Si sentiva come se non lo avesse mai sfiorato prima d'ora, come se stesse scoprendo un corpo totalmente nuovo, ma allo stesso tempo familiare

Il pensiero gli faceva girare la testa

Era suo, di nessun'altro

Quei segni rossastri che gli ricoprivano il corpo erano i suoi, li aveva fatti lui, nessun'altro

Lo avrebbe urlato al mondo intero, se solo potesse

Ma andava bene così, amarlo in segreto, tra un ombra e l'anima, andava bene lo stesso, non lo scambierebbe per nient'altro al mondo.

È metà della sua anima, la ragione per la quale il cuore continua a pompare sangue nel suo corpo

Si tirarono in su, mantenendo il contatto tra I loro corpi

Felix a cavalcioni su di lui, le braccia che per istinto si legavano intorno al suo collo

La lieve frizione data dallo spostamento fece gemere entrambi

Le mani di hyunjin trovarono posto sui fianchi del minore, la pelle calda e appiccicosa dal sudore

Le loro lingue si annodarono l'una all'altra, le punte dei loro nasi si scontrarono

Nella stanza riecheggiavano i loro respiri affannati e lo schiocco delle loro bocche che si inframgevano una sull'altra

Felix aggiustò la sua posizione, causando ulteriore frizione che fece - di nuovo - gemere entrambi con un brivido

Senza fiato, rimasero bocca a bocca, annaspanti. I loro petti ad alzarsi a ritmo irregolare

Hyunjin unì le mani sulla la zona lombare del minore, arrestando ulteriori eventuali movimenti da parte sua

Non che non volesse, ma aveva bisogno di riprendersi prima di ricominciare o sarebbe passato a miglior vita, Felix era decisamente... qualcosa

Aprì gli occhi, trovandoselo davanti più bello che mai

Viso arrossato, lentiggini più pigmentate del solito e capelli scomposti, le labbra gonfie e umide

« ti fermi da me stasera? »

Sapeva che non ci fosse alcun bisogno di chiederlo, che ormai fosse inutile. Venne fuori prima che potesse pensarci, per abitudine

Felix sorrise, annuendo

« allora andiamo a farci la doccia e poi mi aiuti a cambiare le lenzuola »

Sussurrò ancora affannato, facendolo ridere

Si alzò, buttandosi sul materasso con un sospiro

Hyunjin quasi rimpianse il distacco tra i loro corpi, piuttosto , si alzò

« vado a farmi la doccia »

Disse avviandosi verso il bagno, facendo alzare di scatto il capo dell'australiano

« Hey »

Si voltò, trovandolo a sorreggersi sul gomito sinistro mentre lo guardava con sguardo minaccioso

Non riuscì a trattenere una risata

« che c'è? »

Chiese, stuzzicandolo

« non fare il finto tonto, vienimi a prendere »

Ordinò, e chi era Hyunjin per dirgli di no?

Si avvicinò al letto, prendendolo come fosse una principessa, con tanto di bacio a stampo

Lo insaponò nella doccia, pulendo ogni centimetro di pelle e strofinando con cautela nelle zone livide che aveva lasciato sul suo corpo

Lo costrinse a rimanere seduto mentre cambiava le lenzuola, capelli umidi e stanchezza ad offuscargli la vista, ma non lo fece notare, altrimenti Felix lo avrebbe costretto a scambiarsi

Poi lo prese di nuovo in braccio, adagiandolo sul materasso

Il secondo in cui la sua testa fu sul cuscino chiuse gli occhi, sentendo il corpo di felix legarsi al suo, i capelli a solleticargli il mento

Ricordò di averlo abbracciato a sua volta, poi il resto è buio totale

Quando aprì gli occhi, la stanza era immersa nella luce solare

Strinse le palpebre, abutuandosi alla luce

Gli faceva male la schiena, e un braccio, schiacciato sotto il peso di Hyunjin per avvolgergli il busto

Sentiva le sue braccia tenerlo saldamente, una mano dietro la sua nuca, a cingerla amorevolmente

Le sue guance si scaldarono al ricordo della sera precedente

All'inizio non pensava fosse una buona idea presentarsi alla sua porta a quell'ora, ma davvero non resisteva più

Quella maledetta dichiarazione ci mise più del previsto ad essere recapitata alla sua porta, lui e Hannah temettero un ripensamento da parte del signor Bang e sua Madre, magari ci aveva impiegato tanto perché era Chan che doveva procuragliene una

Poi, quasi all'ora di cena, il campanello finalmente suonò, e non dovettero che mettere nero su bianco i loro nomi per poi andare a depositarla

Il secondo in cui mise piedi fuori dal tribunale corse da lui

Non era neanche sicuro di aver salutato Hannah, o se lei lo avesse salutato prima di svanire

Non che fosse importante dopotutto.

Premette il naso sul petto di Hyunjin, affogando nel suo profumo

Sentiva l'ovattato rimbombare del suo cuore nella cassa toracica, un ritmo pacato e rilassante

Quel cuore era suo, e se ne sarebbe preso cura

Strinse il tessuto della maglietta di Hyunjin, chiudendo gli occhi

Non si sarebbe schiodato da questa posizione neanche con una pistola alla testa

Il calore irradiato dal suo corpo lo avvolgeva, si sentiva affogare nel suo profumo e amava il modo in cui hyunjin lo stringeva a sè nel sonno, quasi impaurito a lasciare andare

Lo sentì irrigidirsi leggermente, per poi rilassarsi di nuovo e sospirare

Si era svegliato

Alzò il capo, incontrando il suo sguardo

Lo osservò con un tenero sorriso mentre acquisiva coscenza, asciugandogli una lacrima che scese sul suo viso quando sbadigliò

Gli baciò la guancia

« Buongiorno »

Lo salutò, voce impastata dal sonno, più profonda del solito

« a te »

Ricambiò, voce simile alla sua

Guardò l'orologio sul comodino , erano le 9 del mattino

Sospirò, stringendo la presa su Felix, stringendolo al petto

Chiuse gli occhi di nuovo, sentendo ancora la soffice nuvola del sonno ad annebbiargli la mente

Era domenica, nessuno dei due doveva lavorare, sarebbero potuti rimanere a letto tutto il giorno

Gli baciò la cute, sentendosi al settimo cielo

Questa era la definizione di serenità, di felicità.

Ora avevano tutto il tempo del mondo

Non li avrebbe separati più niente

Crossing Paths ○ HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora