Passò circa una settimana
Ma fu come se il tempo si fosse fermato
Nessuno sapeva la verità
Suo padre aveva insabbiato l'accaduto come se non avesse ucciso sua figlia a sangue freddo
Aveva fatto scrivere delle lettere alla famiglia di Joshua, dove lui spiegava quanto amasse Hannah e che quindi sarebbero scappati insieme
Per quanto riguarda lei, suo padre diffuse la voce che avesse dato i voti. Che fosse in convento.
"Per non destare sospetti" Disse. "Faresti la stessa cosa se fosse accaduto sul serio pur di non far sapere che tua sorella è con il tuo acerrimo rivale "
Il problema era che non lo fosse sul serio
Iniziava a pensare di preferirla chissà dove con lui, piuttosto che sotto terra
Aveva provato ad andare avanti con la sua vita come se niente fosse, ma l'assenza di Joshua a lavoro continuava a ricordargli che lo aveva visto morire davanti ai suoi occhi
C'era una piccola parte di lui sollevata dalla loro assenza
Insomma, senza loro, non vi era nessun altro a rovinare la loro immagine impeccabile
La carriera di chan sarebbe continuata senza intoppi, Joshua non era più un problema, hannah non lo avrebbe più intralciato
Era libero, in un certo senso
Dopotutto aveva ancora l'ombra di suo padre a sorvegliarlo e tenerlo sotto pressione
Doveva essere il figlio perfetto
Un degno primogenito
Ma, c'è sempre un "Ma"
Sentiva lo stomaco rigirarsi ogni volta che vedeva la porta della stanza di sua sorella chiusa, ogni volta che trovava Jessica seduta sul divano, dove solitamente conversava con lei
E gli mancava l'odore di thè nero al mattino, lo beveva sempre
Con un cucchiaino di miele
Si illudeva fosse ancora viva quando vedeva uno dei suoi vestiti appesi ad asciugare dalle domestiche, quando vedeva i suoi saponi in bagno, quando al mattino lo sguardo gli cadeva sul suo spazzolino
Non aveva alcun senso
La odiava, perchè avrebbe dovuto provare un sentimento tale?
Il lutto non era sicuramente un emozione che provava spesso, forse mai
Non meritava piangere la morte di qualcuno quando la sua mente continua ad urlargli quanto la odiasse, quanto adesso sia felice
Eppure il suo cuore diceva l'opposto, stringendosi e saltando un battito nel momento in cui il pensiero di sua sorella gli sfiorava la mente
Non aveva alcun senso
Lui non aveva alcun senso
Era come un mare in tempesta, non riusciva a comprendere cosa gli girasse nel cervello
Se fosse umano o una sorta di alieno
Aveva perso la sua identità nel mare in burrasca, lasciandola affondare mentre lui si faceva sballottare dalle onde alte e violente
Era solo un sacco di carne ed ossa
Un pupazzo designato a muoversi in base a come suo padre muoveva i fili
Lo aveva cresciuto per diventare la sua copia, ed era troppo tardi per cambiare le cose
Non c'era alcuna speranza per lui
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Crossing Paths ○ Hyunlix
FanfictionDove hyunjin e felix si incontrano come per destino nella cittadina inglese di oxford negli anni '30 Come andrà a finire? DAL TESTO: « tu sai cercare costellazioni nel cielo e io non so neanche trovare un modo per risolvere il caos che sto vivendo...