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Quando Felix si svegliò quella mattina non era sorpreso nel vedere che la sua compagna non fosse accanto a lui

Tirò un sospiro di sollievo, portandosi a sedere sul duro e scomodo materasso

Odiava quel letto

Odiava quella stanza, e quella casa

Era tutto un promemoria di ciò che lui non era

Lee Felix non era un brav'uomo sposato, non era un uomo affidabile e amorevole con la sua compagna

Odiava dover fingere di essere qualcuno che sostanzialmente non esisteva e non sarebbe mai esistito:

Un Felix felice

Si passò le mani sul viso per cercare di svegliarsi, alzandosi e uscendo dalla camera da letto

Giunse nella cucina, dove trovò la sua compagna intenta a fare colazione mentre una delle loro domestiche intavolava un altra porzione, per lui a quanto pare

« buongiorno signor Lee »

Le rivolse un cenno col capo, non volendo aprir bocca e sembrare rude già di prima mattina

Si sedette, proprio davanti ad Hannah alla quale non rivolse neanche uno sguardo

La domestica, sentendo l'atmosfera gelarsi si congedò con un piccolo inchino

Felix iniziò a consumare la sua colazione, cercando di ignorare la donna davanti a lui

« potresti almeno provare a fare il marito davanti alle domestiche »

Sussurrò la donna, tono acido e freddo

« non di nuovo Hannah. »

Rispose secco, iniziando ad avvertire l'acidità di stomaco per via dei due bocconi ingeriti

« dici sempre così ogni volta che porto su l'argomento, quando la smetterai di evitare il problema?»

Felix si forzò ad ingoiare un altro boccone, sentendolo già risalire

« non sono io che ho chiesto la tua mano. Non dirmi quel che devo fare con questo matrimonio che non ho neanche voluto »

« allora perché non chiedi un divorzio? »

« lo sai benissimo il perché. E tu non lo firmeresti. »

« a-»

La donna venne interrotta dal corvino che sbatté i palmi sul tavolo, alzandosi di fretta e furia per rinchiudersi in bagno

Felix era esausto

Di tutto.

Di quelle quattro pareti, di sua moglie e di quel matrimonio forzato di cui non seppe niente fino a qualche giorno prima della cerimonia

Odiava i Bang, odiava se stesso e quanto male lo facesse stare quella situazione

Si piegò in due sul gabinetto, sentendo quel poco appena ingerito risalire lungo il suo esofago

Respirò affannato, sentendosi sempre peggio ad ogni respiro

Sentiva un grande conato fare costantemente su e giù, quasi bloccandogli il respiro

I minuti passarono, e finalmente riuscí a sentirsi meglio, riuscendo con successo a mantenere la colazione nel suo organismo

Si lavò il viso, uscendo dal bagno per tornare in camera e prepararsi per uscire

Rifiutò l'aiuto della sua domestica, scacciandola sgarbatamente, ma non gli interessava

In meno di 5 minuti era pronto, e quasi corse verso l'uscita di quella casa tanti sfarzosa quanto nauseante

Crossing Paths ○ HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora