Quel pomeriggio, alle quattro precise, Edward, da bravo futuro marito, accompagnò Oswald al nascondiglio di Ivy nei quartieri di Narrows e aspettò in macchina, sapendo bene che la rossa non aveva una buona opinione di lui.
Oswald entrò nell'edificio abbandonato, salì due rampe di scale, con la gamba malata che pulsava di dolore, arrivò in cima e vide quei tre uomini che credevano ancora che Ivy, un'innocente bambina di tredici anni nel corpo di una donna adulta, fosse una strega.
Alla sua vista, quei tre si inchinarono leggermente e, senza fare troppe storie, lo lasciarono passare.
Oswald andò verso la porta, bussò due volte, ma senza avere risposta e aprì la porta.La stanza era buia, umida, piena di piante rampicanti ai muri e una misera finestra con le tapparelle rotte.
Ivy era in fondo alla stanza, nel suo vestito verde con dei fiori ricamati in rosa, sdraiata su un sacco a pelo e sembrava quasi che stesse dormendo.
"Ehi…Ivy?" la chiamò lentamente Oswald, la rossa si spaventò, sobbalzando di colpo, e all'improvviso dei rampicanti avvolsero il corpo del Pinguino, alzandolo da terra e cercando di soffocarlo.
"IVY!" urlò Oswald con la voce che gli era rimasta "SONO IO!"
La ragazza si rese conto dell'errore, le sue mani tornarono distese sui fianchi e i rampicanti lasciarono cadere il corvino sul pavimento, facendogli prendere una bella botta.
"ODDIO…scusa Pengy!" si scusò Ivy portandosi le mani alla bocca, sconvolta, si avvicinò all'amico e lo aiutò ad alzarsi mentre quello si tastava la chiappa destra con espressione dolorante. "Ti sei fatto male?"
"No…tranquilla." mormorò Oswald massaggiandosi il didietro, poi guardò la rossa e le sorrise.
Era cambiata rispetto all'ultima volta che si erano visti, era sempre una bella donna, ma il viso aveva alcune rughe, i capelli erano più lunghi e ondulati e gli occhi avevano un luccichio tra il gioioso e il drogato.
"Sei…diversa" disse il corvino "in senso positivo, ovvio!" aggiunse, sapendo quanto fosse suscettibile la ragazza.
"Davvero?" chiese lei con la sua voce da bambina, Oswald annuì.
"Ivy…ti ricordi di Edward?" chiese Oswald ad un certo punto, la rossa rise.
"Quello che ha provato ad ucciderti, che hai congelato e di cui eri innamorato pazzo? Sì, mi ricordo" Oswald arrossì violentemente.
"Ecco…io e lui, insomma noi- " prese un respiro profondo e disse: " Io e Edward ci sposiamo tra un mese!"
Ivy sgranò gli occhi sorpresa, non riusciva a credere alle sue orecchie, da quanto era bella quella notizia.
"COSA?!" sclerò felice la rossa, Oswald annuì, arrossendo. "ODDIO PENGY, SONO FELICISSIMA PER TE!!" aggiunse urlando e abbracciando l'amico, Oswald ricambiò lentamente l'abbraccio.
"Quindi…verrai?" chiese Oswald ridendo
"OVVIO CHE VERRÒ!! NON VEDO L'ORA DI VEDERE IL TUO AMATO!" urlò Ivy felice, Oswald arrossì e accennò un sorriso.
"Perfetto. Allora ti chiamo io, ok Ivy? Ora devo andare a fare altri inviti"
"Certo, che sbadata!" disse la ragazza, abbracciò l'amico e lo lasciò andare, felice di averlo rivisto e per la notizia che le aveva dato.
Ed e Oswald entrarono nel bar, si lanciarono un'occhiata divertita e ripresero a camminare.
L'ansia per un eventuale rifiuto saliva piano piano, andando però a pari passo con la gioia per il matrimonio.Trovarono seduti su due tavolini vicini al bancone Jim e Lucius.
Ovviamente non era solo un fortuito caso: avevano fatto in modo che si trovassero entrambi lì a quell'ora.
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WANNA BE YOURS (NYGMOBBLEPOT)
FanfictionSofia dichiara a tutta Gotham che lei e Oswald sono una coppia...ma qualcuno ha da ridire.