Edward si immobilizzò, il suo cervello smise di funzionare per qualche secondo, mentre i suoi occhi diventavano lucidi e il battito aumentava.
La donna che aveva davanti era stata l'amore della sua vita per due settimane, poi, per colpa di quello che credeva il suo migliore amico, era morta. Ma ora era lì davanti a lui,quindi…?
"So cosa stai pensando." disse Isabella dando voce ai suoi pensieri, Edward annuì e si tolse gli auricolari."abbiamo tanto di cui parlare Ed" aggiunse sorridendo la bionda.
"Sì…" sussurrò incredulo il ragazzo"ti stanno bene…i capelli"
"Oh…grazie" disse Isabella accennando un sorriso. Infatti si era tagliata i lunghi capelli biondi fino alle spalle, scalandoli un poco e portando la piegatura a destra. "Vogliamo prenderci un caffè? Abbiamo molto da raccontarci"
"Sì, certo, volentieri!" disse Edward sorridendo e insieme passeggiarono per Narrows, godendosi di nuovo quegli splendidi momenti avvenuti solo un anno prima.
Intanto Oswald stava aiutando Martìn con i compiti, principalmente letterali, dato che non era mai stato un genio in matematica, a differenza del ragazzo.
"Complimenti Martìn! E anche questo lo abbiamo finito." disse Oswald sorridendo e scompigliandogli i capelli. Martìn sorrise e mise a posto il libro di italiano.
"Possiamo prendere il gelato, ora?" scrisse Martìn sul suo block notes, Oswald sorrise e annuì.
"Certo Martìn, conosco un ottima gelateria!" disse il corvino, Martìn sorrise e lo abbracciò. Oswald rise e lo condusse fuori, presero la macchina e ordinò all'autista di portarli nei pressi di Narrows.
"È buono?" chiese Oswald, si erano seduti su una panchina all'ombra da qualche minuto e si stavano gustando i loro gelati.
Martin annuì come risposta, continuando a mangiare il suo gelato al cioccolato e pistacchio.
"Questa gelateria è una delle più buone di Gotham,sai? Io ci venivo spesso con…beh, con una persona."
Martìn lo guardò curioso, come per incoraggiarlo a continuare, Oswald stava per rifiutare, ma non seppe resistere agli occhi da cucciolo del ragazzino.
"Grazie per la granita Ed!" disse Isabella sorridendo, Edward rise.
"Nessun problema" rispose bevendo il suo frappè alla menta. "Una bevanda fresca fa sempre bene"
"Completamente d'accordo." rispose la bionda sorridendo.
Camminarono per un po', poi, passando davanti al parco, Edward notò Oswald seduto su una panchina, il suo cuore iniziò ad accelerare, ma scorse il ragazzino accanto a lui e si sentì morire, fraintendendo malamente.
"No- quel ragazzo ha almeno dieci anni. Non può essere-... non può essere suo almeno." pensò Edward fermandosi davanti al cancello del parco, Isabella lo notò e vide anche lei Oswald con Martìn.
"Ed? Tutto bene?" chiese dolcemente la ragazza, Edward la guardò e accennò un sorriso.
"Perfettamente!"
"Sicuro…sì, insomma tu e lui-...siete ancora amici?"
Edward deglutì. Aveva accuratamente deciso di deviare cosa fosse successo tra lui e Oswald il giorno prima, ma non avrebbe mai pensato che rivederlo gli avrebbe fatto così male.
"Abbiamo…abbiamo avuto dei disguidi. Non siamo uniti come prima." disse Edward deglutendo.
"È ancora innamorato di te, vero?" chiese Isabella sorridendo, Edward la guardò con occhi sgranati.
Come faceva a saperlo?!Isabella sembrò capire i suoi pensieri perché scoppiò a ridere, facendolo imbarazzare doppiamente.
"Oh andiamo Ed, era palese che aveva una cotta per te!"
Edward fece per rispondere, ma prima che potesse fare o dire qualcosa Isabella richiamò Oswald con un urlo, facendolo voltare verso di loro con occhi increduli.
Lo sguardo del corvino incrociò quello di Edward, entrambi arrossirono e Oswald distolse subito lo sguardo, riducendosi ad un cenno di saluto. Ovviamente, non aveva riconosciuto Isabella…o meglio, aveva fatto finta di non riconoscerla.
Non avrebbe mai pensato che sarebbe tornata così presto e, come se non bastasse, si era subito avvinghiata ad Edward.
"Lurida stronza…questa volta non la passerai liscia."
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WANNA BE YOURS (NYGMOBBLEPOT)
FanfictionSofia dichiara a tutta Gotham che lei e Oswald sono una coppia...ma qualcuno ha da ridire.