capitolo 1

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Dopo un altro litigio con mia madre decisi di andarmene in camera mia, chiudo la porta a chiave e mi misi a pensare a cosa potevo fare per scappare da questa situazione almeno per un po'. Ah oddio mi sono dimentica di presentarmi, sono Tn/Tc, vivo in Italia, ho un carattere abbastanza particolare, so essere una vera stronza, però solo con chi se lo merita, amo le sfide e sono molto sarcastica.
Ho 15 anni, mi piace leggere e fare lunghe passeggiate da sola.
I miei genitori mi hanno abbandonata quando avevo circa sei mesi, però quando sono stata adottata a 5 anni pensavo di poter finalmente avere anche io dei genitori che mi volessero bene, però le cose non andarono così. Mio padre era violento e a 8 anni i miei genitori si sono separati ed ora vivo con mia madre, che ogni volta che una giornata gli va storta, versa tutta la sua rabbia su di me.
Beh vi ho raccontato un po' della mia vita, ora torniamo a noi.
Penso a cosa fare per poter scappare un po' da questa situazione e poi ricordo che sto ancora a metà di un libro e volevo finirlo, quindi lo prendo e inizio a leggere, passano molte ore e essendo un po' stanca poso il libro e mi addormento.
Sento un rumore alla finestra, all'inizio non ci faccio troppo caso però poi quando diventa insistente apro gli occhi, mi alzo e vado alla finestra, apro e entrano due ragazzi sto per urlare per lo spavento quando un ragazzo riccio mi mette la mano davanti alla bocca e dice.
?: Zitta!
Un po' scazzata gli mordo la mano e dico.
Tn: Senti ricciolino, zitta non me lo dici, comunque chi siete e cosa volete?
?: Uhh, ribelle la ragazza.
Risponde l'altro ragazzo con il ciuffo e un ghigno.
Tn: Quindi? Chi siete?
?: Non ti interessa.
?: Muoviti, andiamo via da qui.
Tn: Emmh, no tipo?
?: Sbrigati, la nostra pazienza sta per finire!
Tn: Perché dovrei venire? Non vi conosco e a che scopo dovrei venire con voi?
?: Perché te lo stiamo chiedendo ancora gentilmente?
Lo interrompo.
Tn: Se questo é essere gentili non voglio immaginare cosa succede quando non lo siete.
Dico alzando gli occhi al cielo.
?: Non alzare gli occhi al cielo e muoviti ad entrare in quella cazzo di macchina!
Dice ormai spazientito, macchina? Quale macchina?
?: Quella fuori alla finestra.
Lo guardo stranita, vabbè avrò parlato ad alta voce senza accorgermene.
?: No, noi leggiamo la mente.
Tn: Oh, figo, comunque, se mi date una valida ragione per salire in macchina vengo.
?: Forse non hai capito, devi salire perché te lo stiamo ordinando noi!
Vabbè dai alla fine scappo da mia madre, poi co sti du boni, mica me va male.
?: Grazie tesoro per il complimento, ora muoviti!
Ma che cazzo è bipolare?
Mi mettono tutti e due al muro e quello ricciolino dice.
?: Non parlare così a mio fratello.
Io li guardo stranita e dico.
Tn: Oh levatevi che devo prendere delle cose.
Gli metto le mani sul petto e li spingo via.
Li sento che mi seguono con lo sguardo incazzato, però faccio finta di nulla e inizio a preparare le mie cose.
?: Non permetterti mai più di toccarci o di parlarci in questo modo! E comunque non ti servirà nulla, tranquilla.
Tn: Sì vado in giro nuda?! Comunque non mi avete più detto i vostri nomi.
Sbuffano e dicono.
M: Io sono Mattheo, Mattheo Riddle e lui è mio fratello Tom.
T: E comunque tesoro, non sarebbe male vederti nuda.
Io lo guardo sbalordita e dico.
Tn: Pervertito!
Sento una leggera risata da parte di tutti e due e visto che mi hanno detto, che non mi servirà nulla, vado verso la porta di camera mia e proprio mentre stavo per aprirla sento un braccio che mi toglie la mano dalla maniglia.
M: Cosa fai?
Mi chiede scocciato.
Tn: Sto scendendo per andare in macchina, forse?!
Dico ricambiando il tono scocciato.
I due si guardano e ghignano.
T: Apri la finestra e vedrai che non ce né bisogno. Li guardo stranita, apro la finestra e vedo una macchina volante davanti a me.
Tn: Oh. Mio. Dio.!
Loro intanto salgono e aspettano che lo faccio anche io.
Tn: Allora? Non mi date una mano per salire?
Apro completamente la finestra e vedo che è una macchina piccola, non ci sono posti dietro...
Tn: Scusate io dove mi metto? Nel porta bagagli ve lo scordate.
M: Sopra di me?!
Dice in tono ovvio e scocciato.
Tn: Posso guidare io e tu prendi in braccio il tuo amato fratello.
T: Niente storie, muoviti!
Sbuffo e salgo in macchina, però visto che la parte del guidatore era rivolta verso la mia finestra, prima sono costretta a mettermi sopra Tom, per poi spostarmi su Mattheo.
Però mentre mi spostavo, Tom, mi tira uno schiaffo sul culo.
Tn: Tom! Sei un pervertito!
Tutti e due ghignano e mi ritrovo in braccio a Mattheo.
Passa un po' di tempo e ci ritroviamo in un silenzio assoluto.
Io sto in pizzo alle gambe di Mattheo per non toccarlo proprio, finché non mi prende per la vita e mi fa mettere meglio sulle sue gambe.
Sbuffo e mi affaccio al finestrino, dopo un po' di silenzio chiedo.
Tn: Dove stiamo andando?
Tom: Lo vedrai.
Tn: Uffaaa!
Infastidita, mi metto più comoda, fino a quando sento un rigonfiamento e dico.
Tn: Mattheo, togli qualsiasi cosa hai dalla tasca, mi dà fastidio!
M: Se ti stessi ferma, non sentiresti nulla!
Io mi zittisco e divento tutta rossa, Tom si gira per guardarci.
Ritorno nella posizione di prima, la testa fuori dal finestrino, però poco dopo mi addormento.
Mi sveglio dopo un oretta e mi ritrovo abbracciata a Mattheo con la testa sul suo petto.
Tn: Oh scusa!
Non risponde allora dico.
Tn: Beh, tra quanto cazzo arriviamo e dove stiamo andando?!
T: Non sono cazzi tuoi dove stiamo andando! E comunque ci metteremo 3/4 giorni circa ad arrivare e tra poco ci fermiamo da qualche parte a dormire.
Tn: In realtà sarebbero cazzi miei, sai com'è sono stata rapita, comunque non credo ci sia bisogno di essere così aggressivi.
Dico l'ultima parte ghignando per infastidirlo, anche perché, avevo cominciato io a rispondergli a tono, lui mi guarda male e dopo un paio di minuti ci fermiamo in un hotel, entriamo e prendiamo una camera per due persone, li guardo, loro ghignano e io sbuffo.
Entrando in camera vedo un divano ad angolo e una plasma, poi entro nella camera da letto e vedo un letto matrimoniale, abbastanza grande per tutti e tre, con una porta che conduce al bagno e una portafinestra che fa notare un piccolo balcone.
Tn: Bene, voi due sul divano e io sul letto.
Dico buttandomi su di esso.
M: Certo come no.
T: Ti conviene alzarti se non vuoi che faccia cose che non vorresti.
Giro la testa, lo guardo stranita, ma poi vedo che guarda il mio fondoschiena, mi alzo e gli urlo.
Tn: Porco!
T: Guarda che è un complimento.
Tn: Sei un porco comunque!
M: Tom tu non ti stai stancando di tutta questa disobbedienza e maleducazione nei nostri confronti?
T: Si Mattheo, forse dovremmo dargli una punizione.
Rido e dico.
Tn: Cosa?! Vi sembra che ho due anni per caso?! Ma fatemi il p-
Neanche il tempo di finire la frase che uno dei due mi prende per la vita e mi butta sul letto, è Mattheo, mi comincia a dare baci sul collo e io, un po' ansimante, dico.
Tn: Mat-theo t-togliti.
M: Perché? A me pare che ti stia piacendo.
Eccome se mi piaceva, però trovo la forza e lo spingo, non tanto forte, ma giusto per fargli capire che si doveva togliere.
Mi alzo vado a prendere le sigarette nella borsa e vado nel piccolo balcone, mi attacco alla ringhiera di vetro e ne accendo una, dopo un po' vedo che anche i due fratelli mi raggiungono a fumare. Ancora non li avevo visti bene, quindi guardo prima a destra, dove c'è Tom, è alto, occhi castani e cappelli un po' lunghi con il ciuffo, ha dei jeans, quasi mi soffermo sul suo cazzo, sembra anche abbastanza grande, subito levo quel pensiero, ha una maglia attillata dove gli si intravedono i pettorali, e cazzo, che pettorali, ha lo sguardo un po' da stronzo, però cazzo se è bello.
Passo al fratello alla mia sinistra, Mattheo, è poco più basso di Tom ed è riccio, lui ha una semplice maglia grigia, si intravedono i muscoli, la maglia gli sta un po' attillata e si intravedono anche a lui i pettorali, sotto ha un paio di pantaloni di tuta abbasso lo sguardo, ok, non dovevo farlo, i miei occhi vanno sul suo cazzo, che dalla tuta grigia, cazzo, mi stavo eccitando, tolgo lo sguardo, anche lui niente male.
Sono finita in paradiso per caso?
Appena finisco di squadrarli, i due si mettono a ridere.
M: Prima mi spingi via e poi hai questi pensieri?
Imbarazzata spengo la sigaretta, tanto era praticamente finita e vado dentro, li sento ridere lievemente, non ci faccio caso, vado in bagno per cambiarmi, però poi penso che non ho vestiti e vado a lamentarmi.
Tn: Voi idioti mi avete detto che non mi serve nulla, però io con cosa dormo ora?
Dico un po' scazzata, subito si girano incazzati, però non mi interessa, lo sono più di loro.
Arrivano subito tutti e due mi sbattono al muro, Tom mi prende per il collo e mi chiudono nelle loro braccia per non farmi scappare e dicono.
T: Non permetterti mai più di parlarci così!
M: Mai, ci siamo intesi!?
Visto che non mi farò mai sottomettere da un ragazzo, anche se in questo caso sono due, li guardo ghignando e non gli rispondo.
Tom aumenta la presa al mio collo, ansimo, non riesco a respirare bene, però cazzo, sento che sotto mi sto inumidendo.
M: Rispondi! Hai capito?!
Continuo a sorridere, però stringevano sempre di più, non arrivava aria hai miei polmoni, quindi mi trovo costretta ad annuire.
Mi lasciano e li guardo male.
T: Tesoro, è inutile che ci guardi così. Vedrai, che se sarai più obbediente riceverai solo ricompense.
Li guardo male e penso "E che cazzo sono un cane?"
M: Non le ricompense che pensi tu.
T: Quelle a letto, tesoro.
Li guardo scioccata, mi giro e vado verso il bagno però poi mi ricordo che non ho vestiti per cambiarmi e glielo ripeto.
Tn: Quindi cosa mi metto per dormire?
M: Puoi dormire in intimo.
Dice con un sorriso malizioso.
Lo guardo male e Tom si toglie la maglietta, invece Mattheo va a prendere una cosa nella borsa, però io mi fisso a guardare i suoi addominali.
T: Così mi consumi, tesoro.
M: E poi si lamenta per qualche succhiotto.
Li ignoro, prendo la maglia e pantaloncini che mi hanno offerto e vado subito in bagno, quando entro rimango stupita dalla meraviglia del bagno. Una vasca con idromassaggio e una doccia gigante riempiono maggior parte del bagno, mi tolgo i vestiti e metto la maglia, appena chiudo gli occhi e mi abbasso per sciaquarmi la faccia sento la porta che si apre e due mani che mi sculacciano mi giro e trovo Tom e Mattheo, dopo che mi è scappato un gemito dico.
Tn: Pervertiti.
Ghignano, prendo i pantaloni ed esco dal bagno con loro che mi seguono.
M: Però ti è piaciuto
T: Abbiamo sentito il gemito tesoro.
Non gli rispondo, metto i pantaloni di fretta e mi metto a letto, chiudo gli occhi e dopo qualche secondo sento il letto che si abbassa e vedo che Tom si mette alla mia destra e Mattheo alla mia sinistra.
Tn: Ci sta il divano.
M: Scordatelo.
Tn: Bene, allora vado io.
Mi alzo per metà però mi ritirano giù.
T: Nono, tu rimani con noi.
Sbuffo, mi metto comoda, poi chiudo gli occhi.
Cazzo è impossibile però dormire con questi due, forse forse, un pensierino ce lo farei.
M: Tom.
Sussulto, non me lo aspettavo che dal nulla parlassero.
T: Dimmi Mattheo.
Lo sento ghignare.
M: Misa che la piccola qua ha dimenticato che possiamo leggere la mente.
T: Lo credo anche io.
Imbarazzatissima mi metto a pancia in giù e dico
Tn: Notte ragazzi.
Loro intanto se la ridono e Mattheo mi mette la mano sul culo e Tom intorno alla schiena.
Mattheo inizia a massaggiarlo e io rimango pietrificata, però lo lascio fare voglio vedere fin dove arriva, lui vedendo che non reagivo dice.
M: Piccola mettiti a pancia in su.
E Tom mi sussurra all'orecchio.
T: Non te ne pentirai.
Ci penso un po' e alla fine decido di girarmi, subito mi mettono le mani dentro i pantaloni, avvicinandosi alla mia intimità, ormai umida, mi iniziano a toccare da sopra le mutandine, sento il mio sesso pulsare, inizio ad ansimare, continuano per qualche secondo poi capisco che hanno l'intenzione di abbassarmi i pantaloni e anche le mutande e io mi alzo un po' per farmi abbassare tutto e apro un po' di più le gambe, così che loro possano toccarmi meglio.
T: Quanto sei bagnata.
Si, sono molto bagnata e hanno aumentato la mia voglia iniziando a toccarmi, ora li volevo dentro di me.
Ad un certo punto, come se avessero capito, entrambi mettono tutti e due un dito per uno e iniziano pompare, io comincio a gemere, dopo poco ne aggiungono un altro e vanno sempre più veloci.
Tn: Cazzo.
Dico ansimando, li sento ghignare, stavo per venire, stringo le coperte, però qualche secondo prima che raggiungessi l'orgasmo loro tolgono le dita, io rimango ferma, riprendo fiato e subito dopo li guardo male.
T: Questa è la punizione per averci risposto male.
Sbuffo mi rigiro senza neanche rimettermi la biancheria, non mi interessa e sento una pacca sul culo da tutti e due, ansimo ancora vogliosa e finalmente mi metto a dormire.
Mi sveglio la mattina dopo con qualcuno che mi bacia il collo e un altro che mi massaggia il culo, solo dopo un paio di secondi in cui mi stavo eccitando mi ricordo di essere nuda sotto, quindi mi giro e alzo per metà e mi tiro su mutande e pantaloni, poi mi alzo e li sento dire.
M: Svegliata bene
T: Tesoro?
Li guardo e gli faccio il dito medio, vado in bagno mi sciaquo la faccia però esco subito e dico.
Tn: Ragazzii
Mi guardano e ricomincio a parlare.
Tn: Mi prestate qualcosaa.
Sbuffano e Mattheo stavolta mi dà una maglietta e Tom dei pantaloncini e visto che ieri sera mi hanno lasciato con la voglia, decido di lasciarli anche io.
Mi inizio a spogliare davanti a loro e gli dico
Tn: Vado in doccia.
Vado in doccia e dopo pochi minuti li sento aprire la porta, li vedo entrare in doccia con me e iniziano a baciarmi il collo tutti e due, abbasso lo sguardo e vedo i loro cazzi dritti e duri.
Ok, forse non mi rimangono quello che pensavo, non voglio più farmi scopare da loro.
Davvero non riuscirei più a camminare poi.
Notato che lo sto guardando e ghignano, comincio ad inumidirmi, sento il mio sesso pulsare, volevo finire quello che ieri sera non avevamo finito, però la voglia di vendetta, di far rimanere anche loro con la voglia, sovrastò quella di farmi scopare, quindi mi scanso, esco dalla doccia e dico.
Tn: Questo è per avermi lasciato con la voglia ieri sera.
Esco, mi vesto e quando escono mi guardano incazzati, mi sbattono al muro, Mattheo mi prende per il collo e dice.
M: Allora tu non hai capito chi comanda.
T: Se noi vogliamo punirti, lo facciamo.
M: Se noi vogliamo scoparti, lo facciamo, anche qui e adesso.
Tn: Ah sì? E se io ora non volessi scoparvi?
T: Sicura che non lo vuoi tesoro?
Tn: Al 100%.
E ghigno.
M: Neanche se facciamo questo?

Inizio scena 🔴

Mi iniziano a baciare il collo e cambio espressione
T: O questo?
E mi infila una mano nei pantaloni, io ansimo e lui prendendolo come un "continua" mi prende e mi butta sul letto, mi abbassa i pantaloni e le mutande e inizia a leccare il mio sesso, inizio a gemere, cazzo è la sensazione più bella, invece Mattheo mi prende i polsi e me li mette sopra la testa stringendoli.
Tn: Lasciami Riddle.
Ghigna, provo a liberarmi, però sento la sua stretta stringersi di più, a quel gesto ansimo, lui ghigna di nuovo e mi toglie la maglia con il reggiseno, inizia a baciarmi il collo poi scende fino al seno e inizia a giocare con i miei capezzoli diventati ormai duri come una pietra, mentre io invece continuo a gemere, intanto Tom inizia a succhiare il mio clitoride, comincio a gemere di più e poco dopo vengo.

Fine scena 🔴

I due fratelli si staccano e mi guardano ghignando.
T: Beh ti è andata piuttosto bene, alla fine per il momento ancora potrai camminare.
Cosa aspettate allora Riddle?
Mi ritrovo a pensare ancora eccitata, poi prendo di nuovo il controllo di me, mi alzo e mi rivesto, poi dico.
Tn: Andiamo?
Si guardano e ghignano, alzo gli occhi al cielo irritata e dico.
Tn: Cosa volete? Perché mi guardate?
M: Beh avevi detto tu che non volevi essere scopata da noi no? E invece.
Tn: Non abbiamo ancora scopato.
T: La mia lingua ti ha scopato per bene in realtà.
Lo guardo male, prendo la borsa e vado verso la porta.

Brothers Riddle'sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora