capitolo 2

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Andiamo in macchina e stavolta sto in braccio a Tom, fanno a turni per guidare.
Tn: Nessuno ci vede giusto?
M: Ovvio, perché?
Tn: Curiosità.
Ghigno e prendo la borsa piegandomi e comincio a cercare le sigarette dentro alla borsa, però non trovandole mi muovo appositamente sopra Tom.
T: Sta ferma.
Tn: Oh scusa non l'ho fatto apposta, stavo cercando le sigarette.
Dico con un sorrisetto in volto e girandomi, mettendomi faccia a faccia con lui, mi guarda scazzato e mi sussurra in modo eccitante all'orecchio.
T: Quando ci fermiamo sta notte ti fotto così forte da non farti camminare più.
Tn: Perché aspettare, speri che mi dimentichi?
Mette una mano sul mio collo, mi porta la testa vicino a lui e dice
T: Io scordarmi di punire una ragazzina insolente?
Fa una pausa, stringe ancora di più la presa al mio collo, però non mi stava facendo male, anzi.
T: Non potrei mai, devo insegnarti le buone maniere ed educarti.
Leva la mano dal mio collo e continuo a guardarlo, lui fa la stessa cosa, con un ghigno in volto.
Pochi secondi dopo distolgo lo sguardo e prendo le sigarette dalla borsa, accendo la sigaretta e mi muovo per mettermi meglio.
Però Tom mi mette le mani sui fianchi, mi blocca e lo guardo.
Tn: Mi stavo solo mettendo comoda.
T: Mettendoti comoda rischi di essere scopata fino a domani senza pausa.
Lo guardo scocciata e dico.
Tn: Tuo fratello non si lamentava così tanto ieri.
Alza le spalle, non gli importava di quello che gli avevo appena detto, infatti comincia a muovermi su di lui, sento poco dopo il suo rigonfiamento che spinge contro la mia intimità, che tra l'altro inizia a pulsare e inumidirsi.
Tn: T-oom.
Dico ansimando.
T: Si? Tesoro.
Sto in silenzio.
T: Dimmi quello che voglio sentire e lei.
Dice mettendo una mano da sopra i pantaloni sulla mia intimità e accarezzandola per poi darmi uno schiaffetto proprio lì, sussulto e lui ghigna, intanto la mia figa inizia a pulsare ancora di più, vogliosa delle sue dita, o addirittura il suo membro.
T: Sarà accontentata, avrà le mie dita, oppure, se vuoi altro, tesoro.
Ansimo di nuovo, però non rispondo, mi stava umiliando.
T: Tesoro, già dai tuoi gemiti si capisce tutto, metti da parte l'orgoglio, ti farò provare il miglior piacere che tu abbia mai provato.
Lo continuo a guardare, lui continua a fissare me, continuando a muovermi sopra di lui, sentendo il suo cazzo spingere contro i pantaloni, voleva uscire e entrare dentro di me.
Tn: Non oggi, Tommy.
Dico riprendendo lucidità e girandomi, accendo un altra sigaretta, però sento le labbra di Tom cominciare a stuzzicarmi il collo.
Tn: Riddle, basta.
Però morde il collo e ansimo, sia per il dolore che per l'eccitazione.
T: A me non sembra che vuoi che smetta.
Fa una piccola pausa, mette la mano nei miei pantaloni e dice.
T: Soprattutto perché qui, hai fatto un lago e la tua figa, mi sta chiamando, non posso deluderla.
Dice prendendomi in giro.
Cazzo che stronzo.
Tn: Non ti sta chiamando proprio nessuno, ora togliti.
Non volevo dargliela vinta, anche se quelle parole mi erano costate molto.
T: Sta piangendo per me, tesoro.
Giro di poco la testa, eravamo a pochi millimetri di distanza, sentivo il suo fiato sulle mie labbra.
Tn: Vaffanculo Riddle.
A quelle parole ghigna e inizia a fare movimenti circolari sul il mio clitoride.
Tn: Sei un pezzo di merda.
T: Un pezzo di merda che ti farà arrivare all'orgasmo.
Fa una pausa e ghignando dice.
T: Di nuovo.
Tn: Sarà meglio per te.
Ghigna, mette una mano sul petto e mi spinge giù, fino a far toccare alla mia schiena il suo petto, mi accomodo e lui invece continua fare il suo lavoro, finché non mette due dita dentro di me e con l'altra mano si intrufola sotto la maglia, slaccia il reggiseno, lo butta hai nostri piedi e sfiora il mio il mio capezzolo ormai indurito, ansimo e a quel suono lo sento ghignare.
Comincia a giocarci, stringendolo e tirandolo.
Dalla mia bocca esce un urletto, incapace di fare altro, oltre a gemere.
T: Vedo che ti piace.
Non gli rispondo, lui però comincia ad aumentare la velocità e tira il mio capezzolo, si sente solo il rumore dei miei gemiti.
Almeno finché non dico.
Tn: T-oom, sto per venire.
T: Vieni per me tesoro.
Vengo sulle sue dita, le toglie e se le porta alla bocca, assaggiando i miei umori.
T: Sei molto buona, tesoro.
Non lo ascolto e prendo fiato, riprendendomi dall'orgasmo appena avuto.
Mi metto seduta e non più sdraiata sopra Tom, però prendendo il reggiseno Tom me lo toglie di mano, lo da a Mattheo che lo mette in un cassettino della macchina.
Tn: Ma che-
M: Stai meglio senza reggiseno.
Tn: Dammi il reggiseno. Subito Riddle.
Ghigna, io allora attenta a non farci uccidere mi sposto da Tom e mi metto sopra Mattheo.
M: Cosa fai?
Tn: Mi pare ovvio Riddle, riprendo il mio reggiseno.
M: Sei noiosa.
Tn: Non rompere.
Mi arriva una sculacciata da parte sua e sussulto, lo vedo ghignare.
Tn: Vaffanculo, te e tuo fratello.
T: Cosa centro io ora?
Che mi hai scopato solo con le dita, umiliandomi. Lo vedo ghignare, cazzo è vero leggevano la mente.
T: Già, te lo scordi sempre.
Tn: Sai com'è, non sono abituata a stare con persone di questo livello.
M: Grazie per i complimenti piccola.
Dice massaggiandomi il sedere, per poi darmi l'ennesimo schiaffo lì.
M: Però non cambiare discorso.
Tn: Quale discorso?
T: Quello che vuoi essere scopata da me, però non solo con le dita.
Tn: Non mi sembra di averlo mai detto.
Dico negando.
M: Piccola, togliendo il fatto che si nota.
Alzo un sopracciglio.
Tn: Ah sì? E da cosa, sentiamo.
Continua a palpare il mio culo con una mano.
M: Da come ti comporti, da quando gemi al nostro tocco.
T: E dalla tua figa bagnata.
Li guardo scioccata.
Tn: Voi mentre dormo fumate, però roba pesante.
Dico negando tutto, Tom però mi prende per il collo e dice.
T: Non provare a parlarci così e soprattutto a negare quanto la tua figa supplicava di avermi dentro di lei.
Tn: Sennò, Tommy?
T: Sennò per insegnarti ad obbedire dovrò piegarti a novanta.
Fa una pausa, mi lascia il collo e dice.
T: Ora torna qui.
Tn: No, voglio stare sopra Riddle due, mi sta più simpatico.
Alza gli occhi al cielo, poi si volta verso il fratello e gli chiede.
T: Riesci a guidare con lei?
M: Si tranquillo.
Vittoriosa mi metto meglio sopra Mattheo, con la schiena sul suo petto e comincio a guardare come guida.
Tn: È uguale a quelle che non volano?
M: Si.
Guardo un bottone e chiedo.
Tn: Con questo vola?
Segue il mio sguardo e risponde.
M: No, serve per renderla invisibile.
Tn: Che figo.
M: Grazie piccola.
Alzo gli occhi al cielo, poi mi metto a pensare a quello che aveva detto, è vero quello che hanno detto, però, era un duro colpo per il mio orgoglio, soprattutto perché fanno gli stronzi, tralasciando il fatto che li conosco solo da ieri.
La mia intimità era ancora umida per prima, e stare sopra uno di loro due non aiutava.
Quanto vorrei che ci fermassimo e scendessimo da questa fottuta macchina così da riprendermi.
A distogliermi dai miei pensieri è Mattheo, che improvvisamente mette una mano sulla mia coscia, la guardo, immaginando scenari poco casti. Inizia a massaggiarmi l'interno coscia, cazzo che stronzo.
Tn: Voglio scendere.
M: Ora non possiamo.
Sbuffo.
T: Non hai due anni, aspetterai.
Incrocio le braccia e sbuffo di nuovo, buttandomi completamente sopra Mattheo.
Tn: Che palle, siete noiosi voi due rapitori.
Mi guardano entrambi e alzano un sopracciglio.
T: Vuoi che ti intratteniamo mentre arriviamo a destinazione, tesoro?
Tn: Conosco bene cosa intendi per intrattenere, quindi no, però grazie per la favolosa offerta, tesoro.
Dico ironica, lui alza gli occhi al cielo e Mattheo continua a massaggiarmi la coscia, piano piano si stava sempre di più avvicinando alla mia intimità , sono sempre più umida e la mia figa pulsa, cazzo se proprio doveva poteva anche sbrigarsi.
Riprendo la ragione, prendo la mano di Mattheo e la tolgo, lo sento ghignare e rimette la mano, sempre più vicina alla mia intimità.
Tn: Mattheo Riddle togli questa fottuta mano.
Ghigna di nuovo e dice.
M: Perché?
Tn: Perché lo sto dicendo io.
M: Non mi sembra una spiegazione valida.
Tn: Fanculo.
Prendo la sua mano e la tolgo di nuovo, per fortuna non insiste, torniamo ognuno a farci gli affari propri, mi tranquillizzo e riprendo del tutto il controllo, inizio a pensare più lucidamente, alla fine che sarà mai una scopata senza sentimenti dai, poi da quel che ho notato sono anche abbastanza bravi tutti e due.
Decisa quindi mi giro con la faccia sul petto di Mattheo, alzo lo sguardo e lo fisso.
M: Cosa ti serve piccola?
Tn: Un orgasmo.
Subito mette i suoi occhi nei miei, forse per vedere se ero seria, continuo a fissarlo eccitata, poi mi inizio a muovere su di lui.
Poi mi giro verso Tom che ci stava fissando.
Tn: Anzi due.
Ghignano entrambi e subito Mattheo fa atterrare la macchina e la ferma.

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