capitolo 2

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Andiamo in macchina e stavolta sto in braccio a Tom, fanno a turni per guidare.
"nessuno ci vede giusto?" chiedo e Mattheo mi risponde subito "ovvio, perché?"
"curiosità" dici innocentemente.
Ghigno e prendo la borsa piegandomi e comincio a cercare le sigarette dentro alla borsa, però non trovandole mi muovo appositamente sopra Tom.

"sta ferma" si lamenta, "oh scusa non l'ho fatto apposta, stavo cercando le sigarette" dico ghignando e girandomi, mettendomi faccia a faccia con lui, mi guarda scazzato e mi sussurra in modo eccitante all'orecchio "quando ci fermiamo sta notte ti fotto così forte da non farti camminare più".
guardandolo lo incalzo "perché aspettare, speri forse che mi dimentichi?"

Mette una mano sul mio collo, mi porta la testa vicino a lui e dice "io scordarmi di punire una ragazzina insolente?"
Fa una pausa, stringe ancora di più la presa al mio collo, però non mi stava facendo male, anzi, e dice "non potrei mai, devo insegnarti le buone maniere ed educarti".
Leva la mano dal mio collo e continuo a guardarlo, lui fa la stessa cosa, con un ghigno in volto.
Pochi secondi dopo distolgo lo sguardo e prendo le sigarette dalla borsa, accendo la sigaretta e mi muovo per mettermi meglio.
Però Tom mi mette le mani sui fianchi, mi blocca e lo guardo.

"mi stavo solo mettendo comoda" dici subito e lui risponde "mettendoti comoda rischi di essere scopata fino a domani senza pausa"
subito lo sguardo scioccata e dico "tuo fratello non si lamentava così tanto ieri"
Alza le spalle, non gli importava di quello che gli avevo appena detto, infatti comincia a muovermi su di lui, sento poco dopo il suo rigonfiamento che spinge contro la mia intimità, che tra l'altro inizia a pulsare e inumidirsi.
"T-oom" ansimo "si? Tesoro" risponde ed io sto in silenzio quindi lui ghignando continua "dimmi quello che voglio sentire e lei" e intanto mette una mano da sopra i pantaloni sulla mia intimità e accarezzandola per poi darmi uno schiaffetto proprio lì, sussulto e lui ghigna, intanto la mia figa inizia a pulsare ancora di più, vogliosa delle sue dita, o addirittura il suo membro.

"sarà accontentata, avrà le mie dita, oppure, se vuoi altro, tesoro"
Ansimo di nuovo, però non rispondo, mi stava umiliando.
"tesoro, già dai tuoi gemiti si capisce tutto, metti da parte l'orgoglio, ti farò provare il miglior piacere che tu abbia mai provato"
Lo continuo a guardare, lui continua a fissare me, continuando a muovermi sopra di lui, sentendo il suo cazzo spingere contro i pantaloni, voleva uscire e entrare dentro di me.
"non oggi, Tommy"
Dico riprendendo lucidità e girandomi, accendo un altra sigaretta, però sento le labbra di Tom cominciare a stuzzicarmi il collo.
"Riddle, basta"
Però morde il collo e ansimo, sia per il dolore che per l'eccitazione.
"a me non sembra che vuoi che smetta" poi fa una piccola pausa e mette la mano nei miei pantaloni dicendo "soprattutto perché qui, hai fatto un lago e la tua figa, mi sta chiamando, non posso deluderla"
mi prende in giro.
Cazzo che stronzo.

"non ti sta chiamando proprio nessuno, ora togliti"
Non volevo dargliela vinta, anche se quelle parole mi erano costate molto.
"Sta piangendo per me, tesoro"
Giro di poco la testa, eravamo a pochi millimetri di distanza, sentivo il suo fiato sulle mie labbra.
"vaffanculo Riddle"
A quelle parole ghigna e inizia a fare movimenti circolari sul il mio clitoride.
"sei un pezzo di merda" dico e lui risponde subito "un pezzo di merda che ti farà arrivare all'orgasmo"
Fa una pausa e ghignando continua.
"di nuovo"
"sarà meglio per te"

Ghigna, mette una mano sul petto e mi spinge giù, fino a far toccare alla mia schiena il suo petto, mi accomodo e lui invece continua fare il suo lavoro, finché non mette due dita dentro di me e con l'altra mano si intrufola sotto la maglia, slaccia il reggiseno, lo butta hai nostri piedi e sfiora il mio il mio capezzolo ormai indurito, ansimo e a quel suono lo sento ghignare.
Comincia a giocarci, stringendolo e tirandolo.
Dalla mia bocca esce un urletto, incapace di fare altro, oltre a gemere.
"vedo che ti piace"
Non gli rispondo, lui però comincia ad aumentare la velocità e tira il mio capezzolo, si sente solo il rumore dei miei gemiti.
Almeno finché non dico.
"T-oom, sto per venire" mi risponde subito "vieni per me tesoro"

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