TRE

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• dov'eri •

È passato un giorno, poi sono passati altri giorni

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È passato un giorno, poi sono passati altri giorni. E passò un'intera settimana! E non ho lasciato questa stanza!

La mia prima settimana in tutta la mia vita in cui non ho ucciso nessuno. Dove non ho avuto missioni o sono stata torturata perché a volte faccio vendo messa in una cella per una settimana e vengo torturata come punizione da Gabriel.

Non sono sicuramente l'unica assassina francese, ma sono l'unica assassina francese che non viene punito dalle guardie ma dal capo, il che è molto strano anche se sono speciale non posso essere COSÌ speciale.

Ecco perché mi chiamano la sua preferita che è tutto tranne che un privilegio - ok forse ho un grande appartamento e ricevo così tanti soldi che ho il mio conto in banca, ma le punizioni pagano per questo e altro ancora.

Grazie a Dio, in questi ultimi anni sono diventata più forte e il più delle volte riesco nelle mie missioni ma ce ne sono di impossibili come uccidere Domenico Cortello.

Elio mi porta sempre del cibo e quando ha scuola passa la mattina presto, quindi si assicura che io abbia il mio pranzo. A volte bussa solo alla mia porta e io la apro per trovare solo un sacchetto di cibo. Non che mi aspettassi che mi parlasse o che mi prendesse amicizia.

"Jack sto morendo." Ho sospirato parlando al telefono con Jack, l'assassino spagnolo che mi ha contattato due giorni fa e da allora siamo sempre FaceTiming.

"In primo luogo è Jake per l'amor del cazzo e in secondo luogo sì, perché Domenico ti ucciderà".

"Quel culo non può fare nulla". L'ho deriso. "Sono così annoiata, non ho mai sentito questo... vuoto? Non so se è strano".

"Vuoi uscire?" Me l'ha chiesto e non mi aspettavo che lo facesse.

"Um sì." Ho risposto. "Penso che mi piacerebbe."

"Fantastico, quando e dove?"

"Solo per ricordarti, sei tu quello che vive a New York. Non lo so..."

"C'è uno skate park nel tuo quartiere. Vuoi andare lì? Alle 17 di sera? Oggi?"

"Oh mio Dio, sì. Sono stanca di pattinare in questa stanza. Ci vediamo lì".

"Non essere in ritardo come in ogni missione, specialmente perché questa volta non hai scuse".

L'ho riattaccato ridacchiando. L'ho sempre trovato fastidioso come l'inferno, ma in realtà non è così male.

Sono le 4 del mattino, quindi ho deciso di prepararmi.

Quando la mia vita è diventata così... senza azione?

M O R A N A

Finalmente lascio la mia stanza per la prima volta in sette giorni. Il mio skateboard sotto il braccio e le mie cuffie intorno al collo mentre scendo le scale dove le mie valigie sono cadute due volte, sto ancora piangendo per questo.

Morana storia di "is_it_true_l0ve"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora