•fottuta•
È passata mezzanotte, ho ricevuto un messaggio da Gabriel che mi dice che ho solo tre giorni per uccidere Domenico altrimenti vengo punita.All'inizio sono stata rassicurata perché non può raggiungermi qui. Ma mi ha detto che ha una spia nella villa di Cortello, quindi sì... Devo ucciderlo.
Sento la porta della camera da letto accanto alla mia chiudersi, quindi decido di aspettare trenta minuti prima di entrare nella stanza di Domenico e ucciderlo nel sonno. Mi sono assicurata di indossare qualcosa di nero che possa rendermi meno evidente al buio.
Questo è solo qualcosa che sono abituato a fare. Entrare nelle case delle persone, uccidere le persone nelle loro camere da letto mentre dormivano tranquillamente con il loro altro significativo. E non mi sono mai sentito in colpa o male.
Tuttavia questa volta è diverso.
Sono passati i trenta minuti ed è ora che io vada nella sua stanza, ma non ho fatto alcuna mossa per lasciare prima la mia stanza. Mi sono seduta lì sul pavimento appoggiando la schiena sul mio letto pensando a quanto sia incasinata.
Ricordo il trucco che Gabriel mi ha insegnato; ogni volta che mi sento nervosa o spaventata, mi taglio. Non sapevo che fosse sbagliato quando ero giovane, ma ora lo so, tuttavia è troppo tardi. Gabriel mi ha detto che è il mio corpo e posso fare quello che voglio con esso, sono d'accordo.
Sono passati quaranta minuti e ho trovato il coraggio di lasciare la mia stanza afferrando il mio coltello, il mio coltello più grande e preferito e più affilato.
Sono davanti alla stanza di Domenico a pregare che la sua porta non sia chiusa a chiave e non lo è.
Entro nella sua stanza, è nero pesto. Ma i miei occhi si sono adattati rapidamente alla scarsa illuminazione e posso vedere il suo grande corpo sdraiato su un fianco, la sua schiena è rivolta verso di me.
Ho camminato lentamente con passi silenziosi fino a quando non mi sono librata su di lui. Sta dormendo e sembra così angelico, così innocente.
Paura di cambiare idea, ho tenuto il mio coltello in aria pronto a pugnalarlo direttamente è il suo collo per sopprimere le sue urla o il suo pianto e muore più velocemente.
Mi ha dato la sua ultima pepita di pollo.
Quella frase veniva ripetuta nella mia testa nel momento in cui ho lasciato quella cucina questo pomeriggio.
Non l'ho mai sperimentato. Mai in vita mia non ho mai avuto dubbi sull'uccidere qualcuno. Diavolo, ho ucciso la mia cotta così velocemente che lo scambieresti per essere mio nemico.
Eppure non riesco a perforare la sua pelle con il mio coltello.
Mi ha dato la sua ultima pepita di pollo.
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Morana storia di "is_it_true_l0ve"
AksiMorana, un'assassina di tredici anni e già una leggenda. È nata in Francia ed e stata cresciuta dalla mafia francese. Viene mandata a uccidere un fratello Cortello, non ci riesce e viene colpita, viene portata in ospedale e la polizia viene coinvolt...