3.Ospiti a palazzo

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Quel pomeriggio stesso arrivarono degli ospiti a palazzo,ovvero le mie cugine e i miei zii direttamente dalla Toscana.
-Ciao Artemide- disse mia sorella abbracciando mia cugina,che era la più piccola delle tre ed aveva dodici anni come Giovanna -Ciao Atena!- dissi abbracciando la penultima delle sorelle,anche lei quindicenne -Dov'è Aurora?- chiesi guardando in carrozza,che effettivamente aveva un posto libero -Lei è rimasta a Firenze per studiare,tra poco diventerà contessa-mi rispose Atena -Poverina...- sussurrai mentre scendevano dalla carrozza i miei zii,Clemente e Cassandra.
Vi starete chiedendo:perché mio zio ha voluto far chiamare così le sue tre figlie?Dovete sapere che mio zio è un amante della storia,dei costumi e delle leggende della Grecia. Così ha deciso di chiamare le sue figlie come dee greche.
Approposito...vi ricordate della divisa di mio zio?Ecco,è proprio lui. Mi aveva chiesto di ripararla,visto che mi ero proposta di farlo. Dopo due settimane gli dissi che era irrecuperabile,ma in realtà la riparai e la accorciai. Divenne così la mia divisa per le "missioni segrete" nel palazzo.
Dopo i saluti ci fecero vedere il loro regalo per noi. Ci mostrarono un bellissimo vaso proveniente da Creta,decorato con delfini azzurri che nuotavano in un mare blu abisso,incorniciato da fili dorati.
Così mentre i miei genitori si apprestavano a ringraziare i miei zii con mille parole,trascinai mia sorella e le mie cugine in camera da letto -Guarda qui!- Giovanna cercò di attirare l'attenzione sulla mia libreria -Che bello!- disse Artemide osservando con stupore i libri -Non sono tanti,ma il mio amore per loro sí- dissi,sfiorandolo uno ad uno -Anche a me piacciono,ma vedo che tu li ami addirittura!- disse Atena sorridendo -In effetti- dissi per poi bisbigliarle -Questa notte aiutami a rubare una spada,per favore!- -Ancora con le tue "missioni"?- chiese ridendo -Si- risposi orgogliosa -Affare fatto,ti aiuterò,ma solo se ne prendereno una anche per me!- disse e io,un po' seccata le dissi -D'accordo-  dopo ci stringemmo le mani.
Non vedevo l'ora di avere tra le mani quello splendido tesoro!

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