1.Una noiosa giornata invernale

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Napoli.Dicembre 1786.Faceva molto freddo e le giornate a palazzo scorrevano lente,spezzate soltanto da poche novità,come le lettere che arrivavano o le domestiche che per sbaglio rompevano le delicate ceramiche,di tanto in tanto.
Noi eravamo in stanza e mentre io leggevo,mia sorella minore Giovanna guardava costantemente fuori dalla finestra -Non ti sembra che la neve danzi?- disse -Si- risposi io guardando la neve che si posava sul davanzale,ricamando i gerani nei vasi -Che gelo però!- disse tremando -Indossa qualcosa di più pesante o prenderai un malanno!- dissi indossando la vecchia divisa militare di mio zio -Va bene. Tu adesso invece vai gironzolando per il palazzo?- disse un po' irritata -Si. Ho sentito che stanno per arrivare casse di merci pregiate a palazzo,oggi- -Se è cioccolato portane un po' che non se ne vede da mesi!- disse lei continuando a guardare fuori dalla finestra -Sarà fatto- dissi uscendo silenziosamente dalla camera da letto.
Non mi sono ancora presentata:mi chiamo Andrea e sono la figlia del duca e la duchessa di Napoli.
Comunque mi ero vestita in quel modo per non farmi riconoscere dai domestici,che mi avrebbero rimandata sicuramente in camera.
Così,una volta scese le scale,aprii il portone principale e notai subito due cose:la neve e una carrozza con due destrieri -Ciao bello- dissi accarezzando uno di loro -Ecco le vostre casse- disse una voce cavernosa dal lato opposto della carrozza in cui mi trovavo -Cinquanta spade e cinque chili di cacao- disse di nuovo quell uomo -Ed ecco a voi le monete- disse il nostro maggiordomo,Alfonso.
Quando finirono di parlare rientrai a palazzo e mentre salivo le scale correndo un odore mi invase le narici -Torta di mele...- pensai,così mi teletrasportai in cucina -Ma si!- dissi prendendo due fette già tagliate.
Ritornata in camera Giovanna mi assalí e cominció a mangiare la torta -Sono spade e cacao!- le dissi mentre detti un morso alla mia fetta -Evviva!-urlò con la bocca piena e mi venne da ridere -Voglio convincere mamma e papà a farmi regalare una spada per il mio compleanno. Tra poco compieró sedici anni!- -Anch'io ne voglio una!- disse arrabbiata -No,sei troppo piccola- dissi dispettosamente e lei,ancora più arrabbiata di prima, disse -Invece io l'avrò!- -Stanne certa- risposi ironicamente.

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