13.Il mio compleanno

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Quel libro mi aprì gli occhi sulla verità della monarchia.Erano le forze oscure degli angeli malvagi che controllavano tutto. E con questo avevano portato alla rovina il popolo,che non aveva più da vivere.
Comunque sia,il giorno seguente era il mio compleanno,il mio sedicesimo compleanno. Sin dalle prime luci dell'alba capii che sarebe stato un giorno diverso. Appena sveglia mi affacciai al balcone e trovai nei vasetti delle splendide rose rosse -Buongiorno guerriera,auguri- disse Leone che era in cortile -Buongiorno.Grazie per gli auguri. Ma le rose sono opera tua?- chiesi annusando una rosa rossa proprio come il sangue -Si- -Come facevi a sapere che erano i miei fiori preferiti?- chiesi stupefatta -Sono un angelo,leggo i pensieri- disse facendomi l'occhiolino.Io gli sorrisi e dopo un po' mi voltai perché sentii la porta aprirsi -Buongiorno Andrea!Auguri!- dissero Mariasole e Beatrice -Oh,grazie- dissi sorpresa -Ma chi è?- chiese mia sorella ancora sotto le coperte -Su su in piedi Giovanna!-- disse Mariasole incitandola ad alzarsi (che coraggio...) -È ora di vestirci per oggi!- disse Beatrice facendo entrare due cameriere con due vestiti enormi -Sono troppo...- provai a dire -Belli?- disse Beatrice -Magnifici?- disse Mariasole -Orribili!- urlò Giovanna (l'avevo detto io di non svegliarla..) -Grazie ragazze,ma non posso indossarli...sono troppo sfarzosi per me- dissi -Ma dai,non è vero!- sbuffò Beatrice -Guarda questo azzurro...è il tuo stile!- cercò di convicermi -E va bene...per oggi vi accontento!- dissi sconfitta.
Senza farmi vedere misi una cintura nel quale doveva starci la spada. Ma poi mi resi conto di averla dimenticata la a casa -Oh no!- pensai disperata.
Passai l'intera giornata tra thé,ricevimenti e auguri. Però ci fu uma sorpresa che gradii molto -Andrea...- mi disse Giovanna -Nostro padre ha chiesto di te- -Adesso vado...scusatemi- dissi alzandomi dalla poltrona e scusandomi con le dame che stavano parlando con me -Padre,buonasera- -Buonasera Andrea. Volevo consegnarti il regalo per il tuo compleanno- disse abbozzando un sorriso -Che bello!- strillai dentro di me -Ecco- disse porgendomi una scatola. Quando l'aprii trovai il regalo che avrei sempre voluto:una spada! Ormai già ne avevo una,ma quella mi riempii lo stesso di gioia -Grazie!Grazie!- dissi dandogli un bacio sulla guancia.
Di nascosto misi la spada nella cintura che tenevo sotto il vestito e andai alla ricerca di Leone.
-Buonasera duchessa!- disse Leone vedendomi -Leo!Non chiamarmi mai più duchessa!- dissi arrabbiata -Ops...scusatemi generale!- -Generale?Ma la finisci?- dissi ridendo -Piuttosto preparati ad assaggiare la lama affilata della mia spada!- dissi alzandola verso l'alto. Inziammo il duello e continuammo finché non cademmo a terra sfiniti.

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