24.La protetta

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Appena chiusi la porta mi avvicinai a mia sorella. Leone l'aveva stesa per terra e le teneva la mano -Andrea,prendile la mano- mi disse e così feci. In poco tempo tutte le ferite che aveva scomparirono -Andrea...ma tu sei un angelo- disse mia sorella -Un angelo?- chiesi -Ti sono spuntate le ali!- disse Leone guardandomi le spalle -Ma come?- chiesi toccandole -Ti sei procurata una ferita combattendo per la tua futura protetta!- -Protetta?- chiesi -Lei...- disse indicandomi mia sorella -Cioè...io sarò il suo angelo custode?- chiesi felice -Si...anche io e Rachele ci siamo precurati ferite per proteggere te e tuo nonno- disse e al quel punto lo abbracciai. Mi abbracciò anche mia sorella -Staremo sempre insieme,te lo giuro!- le dissi piangendo -Eccoli!- urlò una voce. Era mio padre -Scappiamo!- dissi prendendo per mano mia sorella -Voliamo!- disse Leone cominciando a volare e io e Giovana assieme a lui.
Ci accorgemmo solo in quel momento che improvvisamente era notte -Che ore sono,Leone?- -Mezzanotte meno dieci!- urlò con tutta la forza che aveva.
Arrivammo nella sala del trono e sbarrammo la porta con tutto quello che c'era -E adesso?Cosa farete?- chiese una voce dietro di noi. Era lei. Beatrice -Non riuscirete mai a mettere la spada lassù!- disse. Alzammo il capo e vedemmo che proprio lì c'era una fessura che permetteva di vedere la luna,che quella sera era piena -Prima uno di voi dovrà combattere con me e uccidermi- disse ridendo come una psicopatica -Io- dissi prendendo la spada e mettendomela davanti. Mi accorsi che dietro la schiena aveva un'accetta gigantesca.

La spadaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora