8.Un quadro per il re

138 19 4
                                    

Per tutta la notte non feci altro che pensare a quel bellissimo ragazzo dai capelli neri e gli occhi verdi smeraldo.
-A cosa pensi Andrea?- -Ad un ragazzo che ho incontrato ieri ad un ricevimento- dissi rispondendo a Rachele che stava affilando la mia spada -Un ragazzo...interessante- -Si,vorrei tanto rincontrarlo...sembrava un tipo...- -Un tipo?- chiese lei maliziosa -Simpatico- dissi contenendo una risata -Sei proprio innamorata- disse lei sorridendo e io mi feci rossa in viso e dissi -Come faccio a rincontrarlo?- -Non sono abile in queste cose.Ho pensato sempre a combattere,non ad amare . Però potresti dire ai tuoi genitori che potresti ringraziare il re e la regina dell'invito- disse lei e mi si illuminarono gli occhi -Si!Magari potrei dipingere un quadro!- dissi contenta -Mi sembra una bella idea- disse soddisfatta -Allora vado a mettermi al lavoro!- dissi dirigendomi verso la biblioteca -Signorina...l'allenamento viene prima di tutto,ricorda!- disse porgendomi la spada -Certo- dissi iniziando a battere la mia spada contro la sua -Attenta!- le dissi e per poco non la ferivo ad un occhio -Sei abile,piccola guerriera!- disse.Stavolta ero io che le davo filo da torcere.
Finito l'allenamento tornai in camera e presi subito un tela e iniziai a dipingere il paesaggio invernale che vidi dalla finestra. Poche ore di duro lavoro e il capolavoro fu pronto. Corsi dai miei genitori -Molto bello- osservò mio padre -Magnifico. Hai ragione,potremo regararlo al re e alla regina- disse mia madre -Allora glielo porteremo domani- disse mio padre e il mio cuore comincicominciò a battere forte dalla gioia
Così il giorno dopo di prima mattina mi preparai mettendo una camicia bianca,un pantalone marroncino e un mantello blu. Mi spazzolai i capelli dorati e misi un po' d'acqua alle rose.
Una volta arrivati lì ci porsero circa cento varietà di thé e dopo ci porgemmo noi il quadro -Gran talento,Andrea!- disse il re -Grazie- dissi guardando la porta che portava al corridoio.Ad un certo punto lo vidi:i suoi occhi verdi si incrociarono con i miei scuri e il cuore impazzí dalla gioia -Scusate,vado alla stanza da bagno- dissi e Beatrice mi guardò sospettosa.
-Che piacere- disse Leone baciandomi la mano -Oh,salve- -Cosa fate qui?- -Ho portato un regalo per il re- dissi giocando nervosamente con le dita -Pensavo foste un soldato- disse lui guardandomi negli occhi -No,in realtà mi ero mascherata per poter leggere in santa pace- -Curioso...- disse lui sorridendomi -Scusatemi- disse lui andandosene via. Il mio cuore si spezzò un po'.

La spadaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora