11. 0 a 2

1.1K 41 15
                                    

-Siamo nella merda. Io sono nella merda- Damian al mio fianco strinse la mascella.

Immaginavo, che adesso che c'era anche mio padre questa cosa non sarebbe stata molto divertente per nessuno dei due..

-Lo vedi Michael! Tua figlia è senza scrupoli! Adesso porta anche ragazzi in casa! Che fine ha fatto Noah?!-

Noah?

Mio padre aveva uno sguardo indecifrabile. Gli occhi diradati ci guadavano all'unisco. Prima Damian, poi me, poi Damian poi ancora me, come se cercasse di rimettere insieme i tasselli.

-Come se tu non avessi fatto la stessa cosa con Steven! Adesso dorme anche qui!-
-Io sono un'adulta!-
-Allora comportati da tale!-

-Alya Jordan Young, non alzare la voce in quel modo con me!-

Steven accanto a lei sembrava assodato. Un pezzo di ghiaccio.

-Jordan? Il tuo secondo nome è Jordan? Non è un nome maschile?- sbottò Damian.
-È bisex, idiota-
Ero a tanto così da piantargli un gomito nel fianco per zittirlo.

-Vogliamo parlare dell'ora in cui sei rientrata ieri? Senza nemmeno avvisarmi? Sono tua madre Alya- proferì esausta.

Deglutii, la delusione nei suoi occhi mi colpì al petto.
Volevo solo che si accorgesse di me.

Farle capire che aveva una figlia a cui aveva il dovere di includere nelle decisioni che avrebbero fatto peso anche su di lei.

Come quella di convivere con un estraneo dentro casa nostra.

Ma lei non sembrava mai intenzionata a capirmi, a volte credevo ce l'avesse con me, non me lo diceva, ma i suoi occhi, il suo tono cambiavano quando centravo io.

-Da quando esci con ragazzi simili?-

Indicò Damian senza neppure guardarlo.
Ero sicura gli avesse fatto ribrezzo, non li aveva mai tollerati i ragazzacci come lui. Tanto meno i tatuaggi, non capiva che bisogno avessero di macchiarsi la pelle in quel modo cosi osceno.

Eppure un tempo era stata in innamorata di mio padre.

-Ma che diavolo ti sta succedendo?- sbottò esasperata.

Le lacrime mi stavano inondando gli occhi tanto da rendere irriconoscibili le immagini che avevo difronte.

Andai via. Aprii la porta di casa e respirai. Finalmente respirai senza quegli occhi accusatori come spettatori.

Mi irrigidii quando vidi Damian e mio padre litigare animatamente appena usciti da casa.

-Non posso crederci, ti avevo detto di starle accanto Damian! Accanto, non dì più!- gridò rosso di rabbia.

Era rimasto perché glielo aveva chiesto mio padre, cosa credevo?

-Papà ti stai arrabbiando per niente- lo ammonii sbuffando.

-Tu sta in silenzio Alya e non sbuffare in quel modo! Guardati- mi fissò e mi fissai, ma non capivo cosa intendesse.

-Che cazzo le hai fatto eh? Sei diventato cannibale?-

Il collo.
Lo coprii istintivamente con una mano ma, fu una brutta idea perché al posto delle mie dita mi ritrovai a sentire solo il calore perfido del suo fiato.

-Michael..- provò a chiamarlo ma, mio padre era irremovibile e intenzionato ad andare fino infondo.

-Perché sei così arrabbiato papà? Posso portarmi a letto chi voglio- dissi stizzita.

-Non se si tratta di uno dei miei ragazzi, Alya- scandì perentorio. Il fuoco nei suoi occhi mi stava accecando.

-Cosa sei, geloso? Se vuoi saperlo ieri io e JJ ci siamo baciati- mormorai quella bugia senza curarmi di ciò che avrebbe comportato dopo.

RebelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora