Capitolo 3

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Sento suonare la sveglia e mi alzo per spegnerla, ma poi la mia mente viene subito inondata da mille pensieri. E realizzo ciò che mi aspetta oggi.
Oh. Mio. Dio. Mi rimetto seduta sul letto e respiro profondamente, ma poi mi viene da ridere così, apparentemente senza motivo. Theo James è a Roma. Io incontrerò Theo James. Oggi pomeriggio...
-Che è successo, sei caduta dal letto? - Mamma entra in camera e mi sorride, aprendo le finestre.
Camilla, la mia cagnolina, salta sul mio letto e mi viene in braccio.
-E' oggi, non ce la posso fare! - Mi copro il viso con le mani e mamma si siede sul letto accanto a me, prendendo in braccio la cagnolina, un bassotto nano con il pelo color cioccolato.
-L'importante è che sei sicura che non ti cambiano ospite... -
-Mamma, no! - Mi metto a ridere. - Uffa... Mi vergognerò troppo quando manderanno in onda la puntata. Potrebbero vederla tutti i miei ex compagni di classe e quelli dell'università... - Sbuffo.
-E a te non deve importare, Isabella ti ha fatto una sorpresa bellissima. Adesso non metterti in testa stupidaggini, magari avessero fatto a me una sorpresa del genere! - Camilla si sposta di nuovo in braccio a me, e scarico la tensione accarezzandole il pelo.
-E se Asia si farà viva dopo avermi vista in TV? Vabbe', cambierò numero... - Adesso forse sto esagerando nell'inventarmi problemi che non esistono.
Ora capisco perché Isabella mi aveva fatto consegnare l'invito all'università... Ho cambiato casa, e grazie al cielo Asia non conosce il mio nuovo indirizzo. Non voglio di certo che torni a perseguitarmi. Era la mia migliore amica, ma poi me ne ha fatte passare di ogni. Mi aveva allontanato dalle altre mie amiche, e ultimamente cercava ogni scusa per farmi stare male. Non le è mai andato giù il fatto che io sia stata ammessa all'università e lei no, mi aveva detto chiaramente di essere invidiosa di me. E alla fine ho deciso di chiudere quella che ormai, da tempo, non era più un'amicizia.
Non mi sarei più fatta mettere i piedi in testa da nessuno, e di certo non da lei. Sono un disastro, è meglio che Theo non lo sappia o vorrà scappare, ho persino una ex amica stalker.
-Oggi ti trucco io, eh Sara! -
-Okay, mamma. - Scaccio i brutti pensieri e sorrido, pensando solo a ciò che mi aspetta oggi, ormai sempre più vicino.

***

A pranzo non ho mangiato quasi niente, mi sento le farfalle nello stomaco e l'adrenalina che sale.
Sto aspettando che la macchina della produzione mi venga a prendere, intanto controllo di aver messo tutto in borsa e mi metto le scarpe, quelle trappole infernali con il tacco di dodici centimetri.
Per scherzare, dicevo a Isabella che con quelle scarpe camminavo come un t-rex, con una ridicola andatura da dinosauro. Ho avuto modo di esercitarmi, anche se non cammino come una top model credo di essere almeno migliorata. Di parecchio, anche.
Le cinque si avvicinano, la macchina sarà qui tra pochi minuti, intanto Elena mi toglie un capello che è rimasto sulla stoffa del vestito.
-Quando avevo i capelli corti non succedeva - commento mettendomi a ridere. Proprio due anni fa, io e Isabella avevamo fatto la "pazzia" di tagliarci i capelli insieme... Ci eravamo mandate le foto del risultato, eravamo molto carine. Ma ho la sensazione che a Theo piacciano di più i capelli lunghi, come li ho adesso.
-Stai troppo bene, lo sai che io non faccio complimenti se non è vero! - Elena sorride, non abbiamo il tempo di aggiungere altro che ricevo uno squillo sul cellulare: "Staff C'è Posta" è il nome che compare sul display.
-Oddio, sono arrivati! - Elena si mette quasi a saltellare, mentre io rispondo con una voce trillante.
-Sì, okay. Arrivo subito. Vicino al parcheggio... sì, sì. - Chiudo la chiamata e sospiro.
-Si sentiva la tua voce, Ele! -
-Scusa! Ah, ho appena sentito Isabella e Sofia e loro sono già arrivate agli studi. Te lo dico adesso che non ci sente nessuno, che dopo ovviamente non posso - mi dice. Loro sono già lì, oddio. Mi sento male. Neanche agli esami di maturità ero così agitata.
-Non mi dire niente, non dire niente! - Alzo le mani. Prendo la borsa e usciamo di casa, mamma mi dà le gocce di erboristeria da prendere nel caso in cui io inizi seriamente a sentirmi male.
-Divertiti e fai tante foto con Theo, okay? -
-Sì, mamma. -
-Ciao, Elena! - Mamma mi somiglia. O meglio, sono io che somiglio a lei, abbiamo gli stessi colori e lineamenti.
Finiamo con i saluti, e prima di andare verso la macchina ricontrollo per l'ennesima volta di aver preso tutto: cellulare, braccialetto da regalare a Theo e il ritratto, al sicuro in una cartellina di plastica trasparente. Nessuno dovrà sapere che ho questo ritratto nella mia borsa, e dovrò anche trovare il modo di darglielo lontano da sguardi indiscreti. Stessa cosa per il braccialetto, perché io ovviamente non dovrei sapere a cosa - o meglio, a chi - vado incontro.
Saliamo in macchina, Elena vestita con un normalissimo vestito ed io che sembro appena uscita da un salone di moda. Oggi non devo essere né modesta né insicura. Sono bella, stop.
-Allora, signorine! - Grazie a Dio l'autista è una donna, mi sento più a mio agio visto e considerando che con queste scarpe sono a rischio inciampo.
-Salve - diciamo insieme. In macchina c'è la musica, Elena ed io sorridiamo entrambe notando che stanno passando alla radio la canzone di una band italiana emergente sulla quale avevo puntato fin da subito. Come dire, ho occhio per il talento e non solo. Theo mi aveva colpito fin da subito, e ora sta facendo molta strada. Per lui fioccano film su film, ed io sono felice per lui e per me che li andrò a vedere.
-Chi di voi deve fare la registrazione? - mi domanda la donna alla guida, una signora bionda sui quarant'anni.
-Lei - risponde Elena per me, che me la sto già facendo sotto dall'emozione.
-La mia amica mi accompagna, sostegno morale! - aggiungo mostrandomi sorridente.
-Hai qualche idea su chi possa essere? -
-Ehm... sì, più o meno, ma tanto lo scoprirò fra poco. - Proseguiamo il viaggio fino agli studi quasi in silenzio, cerco di concentrarmi soltanto sulla musica. Ho indossato anche il braccialetto di Harry Potter, uguale a quello che regalerò a Theo.
-Benissimo ragazze, siamo arrivate! - ci annuncia la signora. Scendiamo dalla macchina e ci accompagna all'ingresso sul retro, non quello per il pubblico ma quello riservato allo staff e... agli ospiti. Elena mi tiene a braccetto per impedirmi di inciampare, o peggio, di cadere.
-Giulia, portale nel loro camerino. - La signora bionda ci lascia con un'altra assistente dello staff, che porta me e la mia amica fino ad un camerino riservato a noi. Bene. Proprio ciò che speravo.
Giulia, l'assistente, ci conduce verso una porta ed entra insieme a noi.
-Tu sei Sara, giusto? Sai un po' come funziona tutto, sì? -
-Sì, seguivo il programma in TV a volte. -
-Benissimo. - Visto che non c'è bisogno di spiegarmi niente, chiediamo all'assistente di lasciarci un attimo da sole. Ci verrà a chiamare non appena sarà il nostro turno, ed Elena resterà a guardare da dietro le quinte.
-Non credo che ti fanno entrare per accompagnarmi, non hai ricevuto l'invito. - Faccio una smorfia. Forse un po' di sostegno morale mi sarebbe servito, ma sicuramente neanche a Isabella avranno permesso di portare Sofia in studio.
-Che palle... -
-Dai, te lo facciamo conoscere dopo! - Mi tappo la bocca per ciò che ho appena detto, nessuno mi deve sentire. Io non so niente, io non so niente, io non so niente...
Nel camerino c'è una specchiera in cui posso guardarmi per intero, e posso dire di sentirmi a mio agio proprio come quando ho provato il vestito quel giorno al negozio.
Indosso un paio di decolté nere con un tacco dodici non troppo a spillo, arricchite da qualche piccola borchia che le rende più particolari. Il vestito è nero, lungo quasi fino alle ginocchia e con le spalline larghe. La scollatura a cuore mi mette in risalto il seno senza rendermi volgare. Anche sulla cintura del vestito c'è qualche borchia che riprende quelle delle scarpe. I capelli sono lisci, ma verso la fine si trasformano in boccoli. Sono appuntati dietro da un fermaglio, Isabella dice che questa pettinatura mi incornicia il viso. Per il trucco, mi sono affidata a mamma. Eyeliner, ombretto argentato e un rossetto color ciclamino, un trucco nel complesso elegante e delicato. Non ho voluto indossare troppi accessori, solo un anello e il mio braccialetto che mi farà da portafortuna.
All'improvviso, bussano di nuovo alla porta. Oddio, tocca a me!
-Sara, tocca a te. Se sei un po' agitata facciamo le cose con calma, che tanto non siamo in diretta. Okay? - Annuisco.
-Andiamo, allora. - Elena mi prende la mano fin quando non arriviamo al piccolo corridoio dal quale entrano gli ospiti. Sento dire dal postino, appena poco più in là "Sara ha accettato l'invito ed è qui con noi"...
-Vai, vai! - Mi incoraggia Elena mettendosi la mia borsa in spalla, ed io corro fino all'uscita del corridoio, ritrovandomi davanti a parecchie persone sedute sugli spalti. Saluto la De Filippi e vado immediatamente a sedermi sul pouff bianco, sento che le gambe stanno per cedermi. A questo punto, avranno già raccontato la storia mia e di Ellie e avranno mandato il filmato della consegna della posta. Prendo un bel respiro.
-Allora Sara, appena te la senti apriamo la busta e vediamo chi ti ha mandato a chiamare. Puoi decidere se farlo parlare, altrimenti se è qualcuno che non vuoi vedere, chiudiamo la busta. - Qualcuno che non voglio vedere, scherziamo? Theo James in questo momento è già nascosto al lato della busta, lo so.
-Okay, so tutto. - Sorrido e annuisco, così si fa. Non ho preso le gocce e non ho chiesto il bicchiere d'acqua, tutto sommato sto andando bene.
-Apriamo la busta - dice Maria. Parte la musichetta e... la mia migliore amica è lì, dietro quello schermo. Mi fingo sorpresa e mi viene da ridere, mentre lei mi sorride e fa la faccia da furbetta.
-Allora? - mi chiede Maria vedendo che non la smetto di ridere, probabilmente sono tutta rossa!
-Non ci credo, proprio lei! - Sono una brava attrice. Sì sì.
-Isabella ci ha raccontato che vi siete conosciute su Facebook... -
-Sì, è vero. -
-E che avete iniziato questa amicizia a distanza. Da Agrigento, Isabella è venuta a Roma e adesso fate l'università insieme - prosegue a dire Maria.
-Tutto verissimo... Be', lei è stata bravissima a non farmi capire niente... Vediamo un po' che si è inventata questa matta. Può parlare, Maria, ovvio! -
Anche Ellie non la smette di ridere, mentre inizia a parlare.
-Ciao, Sara... Sono stata brava, eh? Ti ho mandata a chiamare qui a C'è Posta per ringraziarti della nostra amicizia. E perché questa amicizia a distanza finalmente è... Scusa, mi sono impicciata! - Ellie si passa una mano tra i capelli.
-Non ti preoccupare - le dice Maria.
-Finalmente - prosegue Ellie - abbiamo abbattuto quei chilometri che ci separavano e possiamo vivere la nostra amicizia giorno per giorno. Ti voglio bene, sei una sorella non di sangue, ma per scelta. - Mi commuovo, queste parole sono sue, spontanee e vere.
La De Filippi poi inizia a leggere una lettera che Isabella mi ha scritto. Anche queste sono parole sue, a Ellie non piacciono le cose finte ed io lo so bene. Aveva detto niente "palloncini e bambini", ma sinceramente in questo momento trovo tutto bellissimo e non posso fare a meno di commuovermi.
Ad un certo punto, Maria inizia a dire ciò che aspettavo da quando ho messo piede in questo studio...
- ... E per questo ci serve l'aiuto di una persona speciale... Facciamolo entrare! - Merda. Non ce la posso fare, adesso svengo. Guardo verso la piccola scalinata tra il pubblico, illuminata da una luce multicolore. Sulle note di una canzone che mi piace, vedo comparire all'improvviso Theo James. Scende le scale con la sua innata eleganza e viene verso di me, quegli attimi mi sembrano interminabili. Sta accadendo davvero, è tutto reale.
Theo è bellissimo, senza barba come piace a me e con uno smoking blu scuro e una camicia bianca sotto. I suoi occhi, i suoi capelli con un ciuffo appena accennato, le sue bellissime labbra carnose. È qui in tutto il suo splendore.
-Theo James! - annuncia Maria mentre dal pubblico si leva un applauso gigantesco.
Theo saluta la De Filippi e poi viene verso di me, che, come immaginavo, non riesco a controllare le mie emozioni. Gli getto le braccia al collo, e lui si piega subito alla mia altezza e mi stringe a sé, le sue mani mi stringono con forza la schiena. In realtà stavo per cadere, ma Theo ha fatto in modo che non se ne accorgesse nessuno. Restiamo così per quello che è almeno un minuto, ma poi sono costretta a staccarmi. Ho la pelle d'oca, il fiato corto, gli occhi lucidi e il cuore che sta battendo a velocità disumana. Quando sciogliamo l'abbraccio, la mano destra di Theo continua a cingermi i fianchi. Quanto è dolce questo ragazzo? Sta cercando di rassicurarmi, si è accorto che non riesco a reggere tutta questa tensione.
Theo si siede sul pouff accanto a me, con la traduttrice seduta vicino a lui come un avvoltoio. Lo prendo per mano, e lui la stringe facendomi sentire subito meglio.
-Vuoi dire qualcosa, Sara? - chiede Maria.
-Sono senza parole... Isabella, non smetterò mai di ringraziarti per questo! Theo... grazie per avermi abbracciata e aver impedito che cadessi. - Sorrido, distogliendo subito i miei occhi dai suoi, potrei sciogliermi e iniziare a vedere gli arcobaleni ovunque. Sono ancora un po' fuori dalla realtà, questo lo devo ammettere. La traduttrice gli ripete in inglese ogni cosa, finché Theo non inizia a parlare. La sua voce, calda e profonda, mi sta mandando al manicomio. La sua mano stringe ancora la mia, e credo che lui abbia già notato che il contatto con le sue mani mi fa un effetto particolare...
-La vostra storia mi ha colpito molto - inizia a dire Theo, ovviamente in inglese. - Isabella, la tua amica, mi ha detto che non avresti voluto incontrare nessun altro. Mi ha detto che mi ammiri prima di tutto come persona... - Capisco ogni singola parola, non mi serve neanche la traduzione.
-E' vero - dico. - Tu per me non sei "l'idolo", l'attore preferito... sei molto di più. Ti ho visto, e... non ho potuto più dimenticarmi di te. - O adesso o mai più, non so quanto tempo avrò con lui e devo dirgli ogni cosa.
-C'è da dire che Theo è di una bellezza disarmante - aggiungo, sempre tenendo il suo sguardo alla larga dal mio. - Ma ripeto, la bellezza la vedo soprattutto nei suoi occhi. - A quel punto, i nostri sguardi si incrociano. Un brivido mi corre lungo la schiena, mentre i suoi occhi del colore del cioccolato non smettono di guardare i miei. Maria interrompe l'idillio, Theo prosegue a parlare mentre io lo guardo imbambolata, e Isabella sorride soddisfatta. Devo abbracciare anche lei appena toglierò questa busta, se potessi le farei una statua gigantesca nel centro di Roma.
-Ci sono due sorprese... - dice all'improvviso Ellie. - Una, Theo potrà dirtela subito. L'altra, è... nascosta. - Ellie ride sotto i baffi. - Lascio la parola a Theo, te le dirà lui - aggiunge.
Theo sorride e si schiarisce la voce, prima di guardarmi di nuovo negli occhi e mandarmi per l'ennesima volta fuori di testa. Poi, inizia di nuovo a parlare.
-Sara... questa è una sorpresa speciale per te e per Isabella. Ho pensato che sarebbe bello invitarvi dieci giorni sul set del mio nuovo film, inizieremo le riprese a gennaio e a febbraio sarete mie "ospiti". - Lo ha detto davvero?
-Le riprese saranno a... New York! - Mi passo le mani tra i capelli per l'agitazione e la felicità, non riesco a crederci! Mi verrebbe istintivamente da abbracciarlo di nuovo, e appena sporgo le braccia nella sua direzione... è lui a farlo. E non è forzato, tutt'altro. Lo fa perché mi vede felice, ed io sto per toccare il cielo con un dito.
-La prossima sorpresa... - prosegue a dire Isabella dopo che mi sono fatta portare un bicchiere d'acqua - ... la dovrai cercare in una delle tasche di Theo! - Oddio, che cosa imbarazzante. Ellie, questa me la paghi... anzi no, perché sto per mettergli di nuovo le mani addosso.
Smettila di fare la maniaca!
-Okay... Figuraccia in arrivo! - dico. Per evitare di sembrare davvero una pervertita, mi butto subito sulla tasca della giacca, palesemente vuota.
-Non è qui... - mi dice Theo mentre la traduttrice mi sta praticamente appiccicata e si frappone tra me e lui.
-Magari è qua... - Poggio la mano sulla tasca destra dei pantaloni, molto cautamente. Theo, perfettamente a suo agio, mi sorride con la sua migliore espressione da pervertito. Lo fa apposta, ormai per lui è chiaro che toccarlo mi fa venire in testa degli strani pensieri. Magari è così anche per lui. La tasca destra è vuota, la sinistra anche... Maria se la ride, mentre capisco che la scatolina si trova proprio sulla tasca posteriore sinistra. Ellie, questa è opera tua, ne sono certa.
-Ci sei quasi! - mi dice Theo mentre mi decido a infilare la mano nella sua tasca. Gli sto praticamente toccando una chiappa, ma lui continua a fare il suo bel sorrisino.
-Eccola... - Sospiro di sollievo e mostro la scatolina a Theo, sto sudando freddo.
-Aprila! - mi incita la De Filippi che mi osserva con uno sguardo malefico, e mi decido finalmente ad aprire la scatolina mentre il mio battito si decide a tornare - finalmente - regolare.
Nella scatolina trovo un bellissimo gioiello, un braccialetto di oro bianco con un ciondolo che racchiude un piccolo... diamante?! Theo mi aiuta ad allacciare il bracciale.
-Ho pensato che sarebbe stato bello avere un... "bracciale dell'amicizia", per questo ora ne hai uno uguale a quello di Isabella. E avrete sempre un ricordo di me - dice Theo. Isabella mi sorride dal monitor e mi mostra il suo braccialetto identico al mio, il mio sguardo si sposta da lei a Theo.
-E' bellissimo... - Maria mi interrompe di nuovo, chiedendomi se voglio aprire la busta.
-Ma certo, togliamo questa busta! - rispondo immediatamente. Appena parte la solita musichetta e la busta scompare, corro immediatamente verso Isabella e ci abbracciamo, stavolta anziché piangere ridiamo come due cretine, ci manca soltanto che ci mettiamo a saltellare.
-Ah, Maria, l'ultima cosa... - Isabella chiama la De Filippi e le ricorda dell'ultima sorpresa prima della fine.
-Sara, hai diritto ad un ballo romantico con Theo... la musica l'ha scelta Isabella, eh! - Theo in un secondo mi è di nuovo accanto, e mi porta con sé verso il centro dello studio. Adesso siamo davvero "soli", senza la fastidiosa presenza della traduttrice.
Ed ecco che parte "Clocks", una canzone molto romantica dei Coldplay... Istintivamente poggio entrambe le mani sulle spalle di Theo, e lui poggia le sue sulla mia schiena, dolcemente, trascinandomi nei movimenti che fa. Sto andando a fuoco. Io, lui e una canzone romantica. E il pubblico, ma vabbe'...
-Sei molto tesa - mi dice Theo all'orecchio, sento quasi la sua pelle sfiorarmi.
-Mi fai questo effetto... - Scema. Stai flirtando apertamente con lui!
-Sono molto... lusingato, di farti questo effetto. - Furbo, lui. Non si lascia sfuggire nulla di troppo.
La canzone sta per finire, devo assolutamente dirglielo...
-Non te ne andare, dopo. Cioè io... devo darti una cosa. -
-Tranquilla, non me ne vado. Sono curioso di questa cosa che devi darmi... - Oh mio Dio, mi accorgo troppo tardi che la mia frase è piuttosto ambigua, e divento rossa come un gambero. O meglio, io non arrossisco, ma sento che la mia faccia sta andando in fiamme.
Theo mi fa l'occhiolino, la musica è finita e la sua mano è ancora lì, dietro la mia schiena. Non la togliere, ti prego.
La De Filippi ci saluta, il pubblico grida il solito "Sei bellissimo" a Theo. Prima di andare, Maria mi dice una cosa che proprio non mi aspettavo: - Adesso potrai stare un po' da sola con lui e potrete parlare, e la trasmissione vi offre un giro in limousine per Roma. -
-Io e Isabella con... Theo James?! -
-Sì. -
Theo è costretto a togliere la mano dal mio fianco, ma appena rincontriamo Elena e Sofia nel corridoio che porta verso i camerini, Theo mi afferra di nuovo la mano.
E' l'inizio della mia fine, me lo sento.

Ciao a tutte! Mi sentivo un po' in colpa a tenervi sulle spine, quindi ho deciso di aggiornare oggi! Che ne pensate del primo incontro tra Theo e Sara?
Vi anticipo che nel prossimo capitolo accadrà DI TUTTO E DI PIÙ... Cercherò di aggiornare presto!
Votate☆
...e commentate!
Greta

Resta con Me ~ Theo James (Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora