Capitolo 38

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Ho cercato di non farmi rovinare la giornata da quello stupido articolo, ma ho scritto subito a Theo un messaggio in cui gli dicevo di chiamarmi il prima possibile.
Ora sono a casa che aspetto la sua telefonata, e tra le tante cose che potrei fare, me ne sto con le mani in mano: se scrivessi ad Asia le darei ciò che vuole, la soddisfazione di avermi umiliata. Se contattassi il giornale, finirei nella trappola di alimentare ancora di più questo stupido gossip, perciò aspetto di sapere anche il parere di Theo. Finalmente mi squilla il cellulare, è lui.

-Sara, tutto okay? Scusami se non ho potuto chiamarti prima, davvero. –

-Non fa niente, Theo – rispondo. Poi prendo un bel respiro. – Purtroppo devo parlarti di una cosa non bella – proseguo a dire cercando di non essere troppo tragica. Visto che ora siamo lontani, non è il caso di farlo allarmare troppo.

-Non farmi preoccupare, lo sai che sto in pensiero se mi dici così. – Appunto. Vorrei abbracciarlo fortissimo, quando lo sento così preoccupato.

-E' uscito un articolo che parla di me, su una rivista italiana. Il punto è che Asia, quella bastarda della mia ex amica, ha rilasciato delle dichiarazioni false su di me. Dice che sono una che mira alla fama e ai tuoi soldi, e che sono un'arrampicatrice sociale... -

-STAI SCHERZANDO? – mi domanda subito lui, allarmato.

-Magari, Theo... E tra l'altro ha avuto la bella idea di non dichiarare il suo nome, in modo che io non possa accusarla. Mi ha diffamato, credo proprio che sarebbe da denuncia. – Cerco di mantenere dei toni pacati, ma Theo non lo sta facendo.

-Ora mi mandi le foto di questa merdosa rivista da quattro soldi, e ci penso io a sistemare la signorina per le feste. Mi serve una mail, un numero, un indirizzo a cui posso contattarli. Adesso se la vedono con me, vedi come gli passa la voglia di scherzare... -

-Ho tradotto l'articolo, quindi posso mandartelo... Ti mando tutto per e-mail. Però stai calmo, me lo prometti? E' che non so bene cosa devo fare, Asia si fa chiamare F. e se non dimostro che è stata lei non posso fare nulla. –

-Lasciami fare, vedrai che entro domani avrò già ottenuto qualcosa. Se serve, vengo anche a Roma, non devono più provare a fare una cosa del genere. – Ci salutiamo, ed io gli mando tutto il materiale. Con lui mi sento in buone mani, ma sono altrettanto dispiaciuta dal fatto di averlo messo così in agitazione... Mi metto ad ascoltare un po' di musica prima di addormentarmi, sperando di non pensarci fino a domani mattina.

***

Il giorno dopo, all'università, non riesco a concentrarmi. Vedo che le persone mi osservano, sicuramente avranno saputo dell'articolo... Ormai è impossibile sfuggire agli occhi di chiunque, amici e non. Una delle tizie che non sopporto mi si avvicina per dirmi, con un tono palesemente falso, che le dispiace. In realtà si vede benissimo che era solo invidiosa e adesso è felice del fatto che qualcosa non stia andando nel verso giusto.
Stufa di aspettare, decido di chiamare il numero di quella stupida rivista, mi devono delle spiegazioni e sicuramente delle scuse. Dopo un po', riesco finalmente a parlare con qualcuno.

-Ah, lei è la signorina Leoni? – mi risponde una tizia con una voce sorpresa, non appena pronuncio il mio nome.

-Sì, e vorrei avere il nome della persona che vi ha rilasciato quell'intervista diffamatoria nei miei confronti. – Stai calma, Sara.

-Mi dispiace, ma non possiamo darle questa informazione. –

-Che significa? E' di me che si parla, e ho il diritto di sapere chi se ne va in giro a dire cose false sul mio conto! E soprattutto voi, con quale diritto pubblicate questa... questo schifo?! –

Resta con Me ~ Theo James (Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora