CAP. 15: TEMPESTA

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Hazel stava facendo la valigia. Non voleva rimanere in quella casa un minuto di più. Magda bussò alla porta: ''Cucciola...ascolta...io...'' vide che stava rammucchiando le sue cose: ''Dove...'' ''Me ne vado...TU non mi vuoi'' ''CERTO che ti voglio...solo che mi hai fatta spaventare e...'' ''Non mi importa...me ne vado'' ''SE TE NE VAI, denuncerò la mamma di Dean per rapimento. Sei legalmente affidata a me. TU non vai da nessuna parte. CHIARO?'' Hazel sbiancò, a sentire i nomi rapimento e Dean, decise di fermare tutte le sue manie ribelli: ''Ok...resto qui...VATTENE ORA'' E sbattè la porta. Aveva le lacrime agli occhi. In questo periodo si sentiva un po' come il mare in tempesta: cattivo e distruttivo ma che allo stesso tempo non vuole fare del male  a nessuno, anzi, è solo una reazione involontaria. Hazel era un po' così, era come il mare o come il significato del suo nome: nocciola. Perchè pensava così? Bhe, lei esteriormente è molto dura, scontrosa, come la buccia di questo frutto, ma all'interno è più saporita e dolce. Lei era il significato del suo nome, lei era il suo nome. Prese un taccuino e scrisse in alto la data 1/09/23 e poi subito sotto: ''Caro diario, non ti scrivo da quando sono uscita da quando sono tornata a scuola, quando ero nel reparto lo trovavo un mezzo utile e anche quando ne ero appena uscita; ma poi col passare del tempo ti ho lasciato nel cassetto ad impolverarti. Vedo che però è ancora tutto conservato: il mio braccialetto dell'ospedale, le collane fatte al laboratorio artistico...tutto. Sai, sono cambiate tante cose...Sono tornata insieme a Dean e non potrei essere più felice. Le persone che invece...insomma...penso tu possa capire...mi riferisco a Magda e Sam...con loro sono in conflitto...non vogliono che io soffra di nuovo..ma so che non succederà. Come sai era partito dopo avermi ingannata solo per alleviare il suo senso di colpa...ma quando è tornato...non ho potuto rinunciare...forse siamo tossici..o forse no...non lo so. Io...io mi sento come il mare in tempesta. Non so che fare...spero di stare meglio. Baci. Hazy'' Ripose la penna e chiuse il taccuino, riponendolo con cura sotto ad alcune scartoffie. Il telefono si illuminò. Era Dean: ''Ciao bimba!'' ''Ehi Dean...'' lui la guardò: ''Come va? Ti vedo spenta...'' ''Ehm..ho litigato con Magda e Sam...sai...loro non vogliono che io e te...'' ''Ah sì? Quindi che farai?'' chiese quasi infastidito: ''Mi lascerai per loro?'' continuo con disprezzo: ''No...ovvio..figurati..ti ho promesso che non l'avrei fatto e questo farò.'' ''Perchè non te ne vai?'' ''Perchè sono sotto la tutela di Magda...ordini del tribunale''  ''Allora mandiamo una richiesta di cambio?'' ''No..è che...'' ma venne interrotta: ''Oddio...Hazel hai sentito l'ultima su Sam?'' Lei sembrò stupita: ''No...ho saputo solo che è andata dal medico..'' ''Promettimi che se te lo dico non vai in panico'' ''Ok'' Lui respirò: ''Sam...insomma...'' ''PARLA'' ''Le è stato diagnosticato un tum0r3'' ''COSA? DEVO RIATTACCARE'' ''ASPETTA'' ''NO'' e riattaccò. Uscì dalla camera e corse da Magda: ''vado...'' ''dove?'' ''Sam...le hanno diagnosticato un brutto male...'' Magda la guardò: ''Vai...corri''

''Sto cercando Samantha'' L'infermiera la guardò: ''Cognome?'' ''Ehm..Melbaine...Samantha Melbaine'' ''Uhm..stanza 15. In fondo al corridoio a destra'' rispose con tono piatto la donna. Hazel si affrettò a passo veloce verso il luogo che le avevano descritto. Bussò ed entrò: ''Sam...'' sussurrò: ''Hazel...sei tu?'' ''Sì...posso...sedermi?'' ''Certo'' rispose la ragazza senza guardarla negli occhi: ''Che vuoi?'' ''Io...volevo scusarmi.. insomma.. tu ci sei sempre stata quando stavo male e non mi sembrava carino voltarti le spalle in questo momento...'' ''Se sei qui perchè vuoi ricambiare il favore puoi anche andartene...Non ho bisogno di ricevere pietà...corri da Dean...ti starà aspettando'' concluse acida: ''No Sam...è stato lui a dirmi di te...Anche se lui voleva che stessi in chiamata un po' di più ho riattaccato per venire qui...Scusa per tutto. Prometto che sarò più presente e che starò con te fino alla fine. Lo prometto'' Sam continuava a non guardarla: ''Quello che hai fatto...non puoi pretendere che ora tutto passi...'' ''Io...'' ''LASCIAMI finire'' rispose quasi alterata: ''Hazel il mondo non gira in torno a te. Non hai solo tu dei problemi, non hai solo tu una vita privata. Mi hai mai chiesto Sam come stai? oppure Sam ti senti con qualcuno? NO. QUINDI ORA NON FINGERE CHE T'IMPORTI'' Avevano entrambe le lacrime agli occhi, fino a che non entrò un ragazzo: 'Sammy che succede? Ti ho sentito urlare dal corridoio'' ''Sto bene Thomas, grazie. Vieni siediti...Hazel se ne stava andando'' La ragazza fissò il giovane che era appena entrato ed uscì in silenzio. 

''Allora amore...come procede?'' chiese Thomas: ''Tra quanto potrai uscire?'' ''Non lo so...per fortuna sta andando tutto a gonfie vele e...se procede così non servirà neanche che mi tagli i capelli'' rispose toccandosi le ciocche ricce: ''Sammy...io ti amerei anche senza capelli...tu sei perfetta in qualsiasi modo'' e le baciò la fronte: ''Grazie...'' ''Ma dimmi...lei era...'' ''Sì Hazel'' sospirò: ''La ragazza di cui ti parlavo. Non sono sicura di volerla d nuovo nella mia vita'' Thomas la guardò apprensivo: ''Datevi tempo...tutto si sistemerà...un'amicizia come la vostra è forte come il diamante'' Sam annuì. Forse aveva ragione, dovevano darsi tempo e spazio. Hazel aveva bisogno di lei e lei aveva bisogno di Hazel. Anche tra un miliardo di persone sarebbero riuscite a ritrovarsi, ne era certa.

Hazel era scioccata. Samantha aveva ragione, non le aveva mai chiesto niente di lei, si era solo preoccupata di sé stessa. Si sentiva uno schifo. Uno schifo per aver messo prima Dean, dopo tutto quello che le aveva fatto e per aver trascurato le persone che per un anno l'avevano appoggiata e amata. Aveva fatto uno sbaglio, un grosso sbaglio. Magda aveva ragione, doveva fare le cose con calma, non si sono più sentiti per un anno e magicamente appena si rivedono si rimettono insieme. E' amore o sono sensi di colpa o peggio nostalgia? La ragazza stava capendo molte cose, ma man mano che riusciva ad accettarle, entrava sempre di più in conflitto con sé stessa. Dal mare calmo alla tempesta, dalla tempesta alla burrasca e poi? Cosa le sarebbe accaduto? Doveva sistemare tutto e...chiarire le cose con Dean, fare un passo indietro, finché era ancora in tempo.

Magda capì tutto e non si fece problemi a perdonarla. Dean non la prese allo stesso modo: ''Tu cosa?'' ''Hai capito bene...voglio fare un passo indietro...stiamo correndo troppo...'' Lui sembrò  deluso: ''Ti prego...io...ti amo'' ''Anche io ma...capisci che non possiamo rivederci dopo un anno e subito dire che stiamo insieme...è stupido, incosciente e anche irrispettoso per noi stessi e per le persone che ci sono intorno...le nostre famiglie sono incompatibili...'' ''Ma che ci frega. Io e te contro il mondo ricordi?'' Hazel ormai lo supplicava: ''Ti prego capiscimi. Non ti sto dicendo che voglio rompere...ti sto solo chiedendo di fare le cose con calma. Voglio essere sicura di quello che stiamo facendo...abbiamo 16 anni non più 14.'' ''Hai ragione...farò del mio meglio allora...ci sentiamo'' Dean si alzò e se ne andò e lo stesso fece Hazel, con le lacrime agli occhi ma contenta di quello che aveva appena fatto.

Era in camera sua quando prese il telefono in mano ed entrò su Instagram, vide una storia di Dean, cliccò: ''Str0n40'' sussurrò. Cliccò sul suo profilo e vide che aveva cancellato le loro storie in evidenza: ''Che bambino. Non ti ho lasciato, ti ho solo chiesto di fare le cose con calma d3fici3nt3'' E lanciò il telefono sul letto, Dean non era cambiato, era rimasto il solito Altman altezzoso e rompi scatole.



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