CAP. 17: BIRTHDAY GIRL

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16 anni prima:

Hazel è nata l'11 settembre del 2007, in un ospedale di provincia. Sin da subito si era affermata come una delle bambine più tranquille e docili del reparto. Sfortunatamente, la sua famiglia non era molto agiata e anzi, non desiderava veramente Hazel, preferivano un maschio che potesse aiutarli a vivere. La chiamarono così per il colore dei suoi occhi, ovvero il nocciola. La madre voleva darla in adozione, ma, il marito si era opposto, dicendo che al compimento dei 16 anni l'avrebbero data in sposa ad un omone ricco che poteva garantire per la famiglia. Peccato che non andò così. Quando la bimba aveva solo 6 mesi, diventò orfana di genitori. Quel giorno si trovava dalla nonna, quando arrivò una telefonata annunciando la tragica morte dei signori Levy in un incidente stradale. Venne subito portata nell'orfanotrofio più vicino, scaricata davanti al portone, senza un saluto, senza un biglietto. Solo dentro una cesta, avvolta in una copertina, con qualcuno dei suoi giochi più cari e i documenti che dichiaravano i suoi dati anagrafici. Così Hazel perse definitivamente tutti i rapporti con la sua ''famiglia'', non ricordava i suoi, aveva solo una foto dove erano tutti insieme, ma si vedeva che non erano veramente felici. Spesso pensava che il destino aveva voluto quello per farla scampare dalle scelte dei genitori, e forse, era stato meglio così; almeno era stata accudita e amata all'orfanotrofio.

Durante gli anni:

La ragazza non perse mai il suo carattere docile e premuroso. Con il passare degli anni era diventata il punto di riferimento delle bimbe più piccole. Era brava a scuola, ascoltava e obbediva. Non saltava mai la messa e non obiettava mai. Sorrideva sempre e provava a farsi più amici possibili. Un giorno però, in Hazel iniziò a nascere la paura di essere abbandonata di nuovo, e perciò diventò sempre più servizievole e attenta. Tutto iniziava a complicarsi: più provava a farsi adottare, meno veniva notata. Stava crescendo e più si diventa grandi, meno si ha la possibilità di trovare un famiglia, perchè i genitori sono interessati a bimbi piccoli. Lei intanto si sentiva sempre più sola e abbandonata. 

Oggi:

Tutti erano lì per lei e solo per lei. Per un giorno era lei la principessa e la protagonista del suo film chiamato vita. Dean si avvicinò a lei: ''Auguri raggio di sole'' e le baciò la guancia: ''Dean...che bello vederti'' ''Non potevo mancare'' le prese la mano: ''Che bella che sei...fammi un giro'' e sorrise: ''Stupenda''. Hazel arrossì e lui tirò fuori una scatolina: ''Non dovevi...'' ''Sì invece, non ci sono mai stato e oggi voglio darti tutto quello che non sono riuscito a regalarti'' prese un respirò e continuò, richiamando l'attenzione degli altri invitati: ''Ti chiamo sempre raggio di sole, perchè mi illumini le giornate; eppure ti consideri come la luna e quindi...'' aprì il pacchettino che mostrava una bellissima collana a forma dell'astro che rappresentava Hazel. Lei la prese in mano e iniziò a toccarla, finchè non sentì una rientranza, guardò, c'era una ''H'' incisa. Non sapeva più cosa dire: ''Io...'' ''Aspetta...i regali non sono finiti'' Dean tirò fuori un pezzo di carta: ''Il sole illumina solo di giorno, ma io devo essere irradiato da te sempre...perciò da oggi sul cielo, c'è una stella che si chiama Hazel'' Gli invitati rimasero sorpresi e la festeggiata rimase basita: ''Mi hai comprato...'' ''Una stella...proprio così'' A sentire quelle parole si commosse e abbracciò Dean:  ''Grazie grazie grazie....''. Poi tagliarono la torta, ad un certo punto si stavano per baciare, quando arrivò di corsa la mamma del ragazzo: ''DISGRAZIATA'' urlò: ''Lascia stare mio figlio'' Tutti gli invitati si pietrificarono. Magda fu la prima a parlare: ''Signora...è solo una festa di compleanno...'' ''Levati dai piedi sgualdrina. DEAN!'' Lui la guardò: ''M..mamma?'' ''Dean tesoro mio, luce dei miei occhi. Che ci fai qui?'' Lui prese un respiro: ''Mamma...ascolta...io e Hazel...ci stiamo frequentando'' ''CHE  COSA? ASSOLUTAMENTE NO'' La ragazza si fece avanti: ''Signora...io...'' ''Tu non dire niente! Non meriti mio figlio. Chiamerò i servizi sociali'' ''MAMMA'' La donna trascinò via Dean. Entrambi ci restarono male. Lei teneva stretta la collanina che le era appena stata donata e una lacrima le rigò il volto. Il loro amore non era destinato a durare e lo sapeva benissimo. 

I regali furono tutti molto carini: qualche libro, un bracciale e un bellissimo top color lilla. Ovviamente però il più bello rimaneva quello di Dean.

DEAN'S POV:

Mia madre mi trascinò via dalla festa con violenza: ''Ma che ti salta in mente?'' ''Io ti voglio proteggere tesoro...'' ''MI FARAI SOLO SOFFRIRE....'' ''Lei lo ha fatto con te'' era convinta che Hazel mi avesse trattato male, ma non era così...era tutto il contrario e lo sapevamo entrambi: ''Ti prego...'' Ero disperato. Io avevo bisogno del mio raggio di sole: ''Ho detto di NO'' In quel momento realizzai. Non avrebbe mai permesso una relazione tra me e Hazel, dovevo fare qualcosa, ma non potevo lasciarla dopo quello che le avevo fatto. Non avevo idee, ero svuotato e sfiduciato; non sapevo più cosa volevo sia per me che per lei. Non ero più io. Lei mi aveva cambiato da testa a piedi, aveva illuminato la mia vita.

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