Ci si impiega un attimo per dire una cosa e una vita intera a scacciare l'eco delle parole. Quel giorno scoccavano, per la precisione, due settimane da quando le parole di Hoseok non gli uscivano dalla testa.
Ossessione malata. Canzone d'amore senza essere mai stato innamorato.
Era incredibile che non riuscivano a lasciarlo stare. Ma ciò che era più incredibile era che, da allora, da quando avevano cominciato a torturarlo, lui aveva perso le notti dietro quel sample. A fissarlo, a riascoltarlo in loop, a cercare di scomporlo e ricomporlo per dare vita a qualcosa di migliore, di degno.
"Non dovresti darci così tanta importanza, hyung."
Oh povero Namjoon, era rimasto dietro di lui ad aspettare che lavorassero al suo mixtape da due ore ormai.
"Non gliela do."
"Allora perché sei così fissato con questa canzone? Solo perché te l'ha detto 'Seok?"
Dopo quella bruttissima figura fuori lo studio di Hongdae, Jimin e Jungkook avevano accompagnato Yoongi a casa. Farsi sette fermate di metro con un ubriaco sulle spalle non era il massimo, fu una fortuna per loro che Hoseok avesse un'auto a disposizione. Anche perché non erano riusciti a sbarazzarsi di lui in nessun modo, Hoseok sapeva essere molto cocciuto e insistente, soprattutto quando era preoccupato. Era rimasto con loro a casa di Yoongi fino a sera, fino a che non si fosse svegliato. Non voleva sentire ragioni, voleva rimanere lì nonostante la presenza di Jimin e Jungkook, voleva assicurarsi con i suoi stessi occhi che Yoongi stesse bene. Il che non era un problema finché Yoongi dormiva. Il vero problema sarebbe stato una volta sveglio – loro cercavano di dire questo a Hoseok. Ma indovinate: non servì a nulla.
Immaginate com'era stato spiegare tutto questo a Yoongi quando vide il culo di Hoseok seduto sul divano della sua cucina.
Comunque, ritornando a noi: nessuno capiva quanto Yoongi non sopportasse sentire Namjoon che lo chiamava "'Seok".
"Non è per questo, è solo che-" ingoiò a vuoto prima di continuare, le sue parole gli tornarono in mente. Cosa farai quando rimarrai solo? "Non era così buona come pensavo che fosse."
"Per questo ti stai portando la testa da giorni?"
"Non riesco a far uscire niente di buono. Non lo sento, non penso di esserne capace."
"Perché? Perché l'hanno detto quei drogati?"
Un sospiro gli fece chiudere gli occhi, si grattò il retro della nuca e contò fino a tre prima di ammettere che la sua autostima, i suoi giudizi e dubbi erano sfociati nella crudeltà più totale. "Forse non avevano tutti i torti."
Sentiva spesso uno sciame di vergogna aggredirlo quando si apriva anche solo leggermente, e persino una puntura bastava per fargli pentire di ogni sua scelta. Mostrarsi debole era come un pungiglione che penetrava in profondità che non eri più in grado di tirar fuori – ed erano troppe le volte in cui permetteva di farsi mordere.
Udì uno sbuffò alle sue spalle, il rumore dei vestiti muoversi e in un baleno avvertì la presenza di Namjoon più vicina a sé. Appena sentì un oggetto colpire il tavolo, abbassò lo sguardo. Namjoon aveva avvicinato sotto il suo naso il suo telefono con un audio sul display, cliccò 'play' e dalle casse fuoriuscì il suono di fischi. Durò circa dieci secondi, una volta finito Yoongi guardò Namjoon confuso.
"Hyung, sai perché mi fido ciecamente di te?" Namjoon iniziò, aveva assunto quel tono che precedeva una frase di conforto, e questo non impediva Yoongi di impietosirsi per se stesso. "Perché la passione e la dedizione che hai tu, non l'ho mai vista negli occhi di nessun altro. Questo ti rende il genio che sei." Namjoon concluse posando una mano sulla sua spalla, mano di cui Yoongi si sbarazzò velocemente.
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𝐌𝐔𝐒𝐈𝐂 𝐌𝐀𝐑𝐀𝐔𝐃𝐄𝐑𝐒
Fanfiction[sope] "E cosa fai?" Yoongi sbatté più volte le palpebre. "Uh? Cosa faccio?" "Sì, Yoongi. Cosa fai quando non dormi?" Non aveva idea quando tutto avesse iniziato a peggiorare. "Canzoni." L'umile desiderio di Hoseok era di emergere nella scena hip-h...