Il vero amore trova sempre un modo

Desiderio

"La tua virtù è la mia sicurezza.
E allora non è notte se ti guardo in volto,
e perciò non mi par di andar nel buio,
e nel bosco non manco compagnia
perché per me tu sei l'intero mondo.
E come posso dire d'esser solo
se tutto il mondo è qui che mi contempla?"
William Shakespeare

"Killian! Killian! Svegliati!"

"Emma..."

La fanciulla con ļ'abito azzurro lo scosse dal torpore, scrollandogli le spalle.

"Sì...Sono io, sono qui..."

Si trovavano di nuovo in quel bosco. Quello del lago con i cigni.

Lo aiutò ad alzarsi.

"Io...Sto di nuovo sognando?"

"Ti sarai addormentato, non deve esserci tanto da fare in quella cella..."

"No, senza dubbio!"

Emma strinse la sua mano e lo guardò con tristezza.

"Non sono riuscita a proteggerlo Killian..."

"Chi? Di cosa stai parlando?!"

"Henry. Voleva prenderlo e io non sono riuscita ad oppormi..."

"Henry sta bene, è al sicuro! "

"Solo perché lei ha deciso così, altrimenti..."

"Non importa..."

"Ho fatto anche del male a Regina! Io...volevo ucciderla Killian! "

Gli occhi le si riempirono di lacrime, distolse lo sguardo parlando.

"Non eri in te..."

Ma lei non lo ascoltava.

"Ed ora ha preso te...''

"Ehi ehi!! Finiscila okay! Okay?!"

"Non posso pensarci..."

"Guardami! Swan guardami! "

La ragazza obbedì.

"Henry non corre alcun pericolo. Regina sta bene... E poi, riflettendoci bene, chi non vorrebbe uccidere Regina?!"

"Smettila. Non sei nella posizione di scherzare, te ne rendi conto? "

"Io non corro alcun rischio..."

"Come puoi dirlo!! Sei ammanettato in una cella di due metri per due..."

Hook sorrise divertito.

"Non è la prima volta che mi ammanetti, ricordi? E' un'interessante sensazione di deja-vu..."

"Killian..."

"Sì va bene...Okay, ammetto che la situazione non è delle più...mmm, come dire, comode!"

Emma lo fulmino' con lo sguardo e lui in tutta risposta le accarezzo' la guancia con un bacio leggero.

"Lei non mi farà del male. TU non lo farai..."

"Fosse così facile. Certo che non lo farei mai di mia spontanea volontà, ma non riesco a controllarmi..."

"Prima, nella prigione, te l'ho letto in faccia, ti ho sentita...Sei tu che le fai venire la scossa quando mi si avvicina? "

Emma sorrise imbarazzata.

"Sì beh, non so se le faccio venire la scossa come dici tu ma, mi dava fastidio che quella stronza ti stesse così vicino..."

"Eri tu la stronza..."

"Hai capito cosa intendo. Anzi, a proposito, continuerai ancora a civettare in quel modo sfacciato con lei o ti darai una calmata Uncino!?!"